
LA CASA DELLE BELLE ADDORMENTATE
Kawabata Yasunari
Descrizione: A diciotto anni, Imi ha finalmente realizzato il suo sogno di vivere a Londra. A bordo di un vecchio treno malandato ha lasciato l'orfanotrofio ungherese dove ha sempre vissuto e, nella metropoli inglese, si è impiegato in una caffetteria della catena Proper Coffee. Il suo sguardo è puro, ingenuo e pieno di entusiasmo: come gli altri orfani del villaggio di Landor, anche lui non permette mai al passato di rattristarlo, né si preoccupa troppo di ciò che il futuro potrebbe riservargli. Ha imparato a vivere nel presente, a godersi ogni più piccola emozione e si impegna di giorno in giorno, con costanza, a preparare un cappuccino sempre più delizioso. Le tante e minuziose regole che disciplinano la vita all'interno della caffetteria - riassunte nel Manuale del caffè cui i dirigenti della Proper Coffee alludono con la deferenza riservata ai testi sacri - gli sembrano scritte da mani illuminate capaci di individuare in anticipo la soluzione a qualsiasi problema pur di garantire il completo benessere di impiegati e clienti. La piramide gerarchica che ordina la Proper Coffee sembra a Imi assai più chiara e rassicurante del complesso reticolo di strade londinesi: che nascondono meraviglie, ma nelle quali è facile perdersi e disorientarsi. Dovrà passare molto tempo prima che Imi - grazie al cinismo di un collega spagnolo e ai saggi consigli della sua spensierata padrona di casa Lynne - cominci a capire la durezza di Londra e l'impietosa strategia delle regole riassunte nel Manuale del caffè. Tanto candore finirà per metterlo in pericolo: e sarà allora Morgan, il libraio iraniano dagli occhi profondi, a prendersi a cuore il destino di Imi - coinvolgendo nel suo audace progetto Margaret, vincitrice del premio Nobel per la letteratura: anziana e ormai stanca di tutto, ma ancora capace di appassionarsi alle piccole storie nascoste tra le pieghe della vita. Con la scrittura ferma, cesellata e limpidissima che da sempre è la cifra del suo stile, Nicola Lecca crea un'elegante fiaba contemporanea capace di affondare lo sguardo nei paradossi, nelle ipocrisie della società dei consumi e nell'affollata solitudine in cui ogni nostro bisogno ci consegna a una rete, appositamente tesa da altri per trarne profitto. La scelta di uno sguardo umile e "spoglio di tutto" come quello di un orfano pieno soltanto dei suoi desideri dà vita a pagine scintillanti, ironiche, capaci di illuminare la complessità del mondo e di emozionarci profondamente.
Categoria: Narrativa
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori Italiani e Stranieri
Anno: 2013
ISBN: 9788804624592
Trama
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In una particolarissima casa di appuntamenti, attempati gentiluomini si concedono il piacere di giacere accanto a splendide giovani donne addormentate. Un raffinato e inquietante racconto erotico che sa cogliere i profondi misteri dell'anima con tocchi luminosi e leggeri. Il romanzo più delicato e suggestivo di Kawabata (1899-1972), premio Nobel per la letteratura 1968.
LA CASA DELLE BELLE ADDORMENTATE
Kawabata Yasunari
«Intimità e controllo sulla propria vita non c’erano piú. Alice per la maggior parte del tempo portava vestiti dell’ospedale. Si svegliava quando glielo dicevano, si lavava e si vestiva quando glielo dicevano, mangiava quando glielo dicevano. Alice si sentiva in prigione, come se l’avessero messa dentro per vecchiaia». Atul Gawande descrive e discute le principali difficoltà dei servizi assistenziali per gli anziani nell’Occidente industriale attraverso le storie paradigmatiche degli ultimi anni di vita di alcuni personaggi conosciuti personalmente. E propone alternative. La sua tesi è che lo stesso sistema sanitario che ha trasformato le nostre vite allungandole straordinariamente è però anche responsabile di una medicalizzazione della vecchiaia, in un’ottica concentrata esclusivamente sul binomio «sicurezza e salute» a discapito della centralità – soprattutto per le persone molto anziane – del controllo sulle proprie scelte di vita, anche di fronte alla morte.
Essere mortale
Gawande Atul
"Quando muore qualcuno le sue cose sono sempre lì. Aspettano solo di essere usate da un altro. Non gli importa, basta che un altro le usi. Quando morì mia madre, la sua poltrona rimase immobile in salotto. Io penso che sia meglio voler bene alle persone" "A quali persone?" "A tutte quelle che è il caso"."Mica facile".
APOCALISSE IN PANTOFOLE
Franceschini Francesco
Questo volume raccoglie gli scritti firmati personalmente da Carla Lonzi e quelli firmati collettivamente dal gruppo Rivolta Femminile che, dalla primavera del 1970 ai primi mesi del 1972, segnarono una rottura teorica con "il monologo della civiltà patriarcale". Prefazione di Maria Luisa Boccia.
Sputiamo su Hegel
Lonzi Carla
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