
UNA NOTTE SUL TRENO DELLA VIA LATTEA E ALTRI RACCONTI
Kenji Miyazawa
Descrizione: Colette ha sempre rifiutato di scrivere deliberatamente sulla sua vita, ma ne La stella del vespro, pubblicato per la prima volta nel 1946 l’esistenza della più grande scrittrice francese del ’900 si svela discretamente, lungo frammenti scritti con la cura e la sofisticatezza a cui ormai ha abituato i suoi lettori e di cui è diventata maestra. Si tratta di una sorta di cronologia frammentata che trascrive gli avvenimenti e le osservazioni della vita quotidiana: i capricci di primavera; i viavai del compagno Maurice Goderek; le visite che riceve – tra cui Truman Capote – le audizioni per la riduzione teatrale de La Seconde; l’impegno a raccogliere tutte le sue opere per il progetto OEuvre complete per l’editore Le Fleuron; l’Académie Française. Ormai immobilizzata dalla vecchiaia, dal peso e dall’artrosi, osserva il cielo, il succedersi al giorno della luna o del vespro nel quadrato ritagliato dalle finestre del suo grande appartamento a Palais–Royal. Leggiamo una Colette malinconica e meditativa, chiusa nel suo appartamento, in cui riceve, mangia, scrive e legge. In questo testo, evoca dei ricordi dai tempi della guerra, medita sulla sua condizione di invalidità e i suoi nuovi rapporti con il mondo da scrittrice “nota e riconosciuta” e, amabilmente, conversa con le sue care presenze, con gli esseri da lei sempre amati – appassionatamente o teneramente – come la madre Sido; la figlia di cui evoca il ricordo della nascita nel 1913; Missy (la contessa Mathilde de Morny); l’ex marito Henry de Jouvenel; Polaire; il migliore amico nonché terzo e ultimo marito Maurice Goderek; il giovane reporter che viene ad intervistarla; la prostituta Renée che le appare nel giardino innevato della sua casa, un giardino dalla cui descrizione si distingue a fatica da quello di Saint–Sauveur.
Categoria: Letteratura femminile
Editore: Del Vecchio
Collana: Formebrevi
Anno: 2015
ISBN: 9788861101302
Recensito da Lucilla Parisi
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Sei fiabe in cui è raccolta tutta la poetica di Miyazawa Kenji, scienziato, buddista, agronomo e filosofo (1895-1993). Il racconto che dà il titolo alla raccolta ha ispirato numerose serie di telefilm, fumetti e cartoni animati di fantascienza.
UNA NOTTE SUL TRENO DELLA VIA LATTEA E ALTRI RACCONTI
Kenji Miyazawa
“Tundurundù è il nomignolo affettuoso con cui mi chiamava mia madre sin dai primi mesi dell’infanzia”. Un viaggio affascinante tra pensieri e ricordi a un anno dalla morte della madre. L’occasione per una nuova consapevolezza del Trascendente che passa attraverso un rapporto materno denso di amore e di bellezza.
Tundurundù
Di Giandomenico Marco Eugenio
Antonello Centanin, in arte Aldo Nove, ha trascorso tutte le estati, dall’infanzia alla prima adolescenza, in Sardegna, un’isola che nel suo immaginario poetico si è trasformata in una terra magica e misteriosa, popolata dalle presenze ancestrali di antichi isolani. Il racconto di Nove segue un doppio registro narrativo, realistico e fantastico allo stesso tempo. Da un lato il giovanissimo Antonello, bambino alla scoperta di una terra lontana e in parte sconosciuta, dall’altro il piccolo Sartàlo, giovane di una tribù indigena perennemente in lotta per la sopravvivenza. Una vicinanza curiosa e inaspettata legherà per sempre le esistenze fragili dei due protagonisti, separati dal tempo, ma non dal destino. Il nonno di Antonello e un vecchio Sikh, Giò, faranno da guida al piccolo. Un romanzo poetico ed evocativo, fantastico e almeno in parte autobiografico.
Un bambino piangeva
Nove Aldo
«Chi nasce il 29 febbraio vive il tempo in un modo davvero strano: salta da 4 a 8, da 8 a 12, e così via». Hassinu, il protagonista del romanzo, è un impiegato alle poste di Algeri. Ha 40 anni ma non lo sa, perché è nato il 29 febbraio: senza preavviso passa da 36 a 40 anni e si sente in qualche modo scippato della propria vita, come molti della sua generazione cui hanno rubato gli anni migliori. Amara Lakhous racconta una generazione, un paese che ha anticipato, in qualche modo, quello che sta succedendo oggi in tutto il mondo arabo. Hassinu vuole il pane e la libertà, come i giovani arabi di oggi che si stanno ribellando alle dittature.
UN PIRATA PICCOLO PICCOLO
Lakhous Amara
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