
Buchi
Cornia Ugo
Descrizione: Arturo Bandini, immigrato, attaccabrighe, ribelle, megalomane, sprezzante, sempre in lite con tutti, è in cerca della donna giusta. "La strada per Los Angeles" è il primo capolavoro di Fante. Arturo Bandini è alle prese per la prima volta con quelli che poi i lettori si abitueranno a riconoscere come i suoi eterni problemi: essere amato dalle donne e diventare un grande scrittore. Ma una cosa è la realtà, un'altra i sogni, e il romanzo, nonostante il tono spassoso, è anche un bruciante documento autobiografico, il resoconto di una difficilissima gavetta artistica e sentimentale. Poco piú che adolescente, è costretto, per sopravvivere, a lavori umilianti e faticosi, Arturo è armato solo della forza dei suoi desideri. Rifiutato dagli editori per i contenuti sessuali che, a metà degli anni Trenta, rendevano rischiosa la pubblicazione, il romanzo rimase sepolto in un cassetto fin dopo la morte di Fante, e venne pubblicato solo nel 1985. Oggi "La strada per Los Angeles" è considerato, dai lettori e dai critici, uno dei vertici dell'arte comica di John Fante, e un tassello indispensabile della saga di Bandini.
Categoria: Narrativa
Editore: Einaudi
Collana: Stile libero
Anno: 2005
ISBN: 9788806168865
Aprire un cassetto, una scatolina rossa, una bella cassapanca coi piedi di leone, un'angoliera - tutti oggetti che stavano nella vecchia casa di famiglia - e trovarci dentro "un richiamo come all'indietro". Un richiamo a un passato ricevuto in eredità ma di cui il cinquantenne Ugo ha solo pochi ricordi: la casa di Guzzano, un tempo piena di vita ma già vuota dopo la sua nascita, già solamente casa di vacanze, e poi la zia Bruna, la zia Maria, la zia Fila, il nonno, lo zio Renato, lo zio Arrigo... Di fronte a questo vuoto, a questo buco impossibile da riempire ma che è ormai necessario attraversare, Ugo non può che inventarsi il proprio modo per creare "un piccolo centro d'ordine in mezzo alle forze del caos". E il modo che si inventa è raccontare. Allora ecco che dal passato sorgono frammenti, piccole avventure, le corse in macchina con il nonno, l'aia di notte, il favo dei calabroni nel sottotetto, l'amore alla falsa diga del Limentra, visi in penombra, frasi che ritornano, che non si è mai finito, sembra ieri, forza e coraggio. Ma soprattutto emozioni, piccole angosce, malinconie, un po' di sollievo. Sennonché chi racconta ha l'abitudine di evitare, di scantonare, di "slaterare", perciò alle emozioni sigillate dentro a quei cassetti antichi arriva piano e slaterando, appunto, parlando di chi ha conosciuto appena per arrivare infine alla perdita dei genitori: allo smantellamento degli affetti più cari.
Buchi
Cornia Ugo
Il ragazzo e il mare: si può racchiudere cosi l'avventura di un'estate per un adolescente degli anni cinquanta. Il lento addestramento alla pesca, le conversazioni sulla guerra con il pescatore che è stato soldato sul fronte orientale, l'isola del sud: tutto questo fa da sfondo all'incontro del protagonista con una ragazza più grande venuta da un colleggio svizzero a far vacanza al mare.
Tu, mio
De Luca Erri
Abitudine, omosessualità, dipendenza, violenza, corruzione, disoccupazione, religione: sette "dannazioni quotidiane". Uomini che si ricordano al mattino di un maglione dimenticato altrove la sera prima, un giovane Holden "non più giovane" che somiglia a Johnny Depp, un orecchino di perla che scivola tra i rimpianti di una spensieratezza perduta, un marito che non sa di essere violento, una ragazza morta ammazzata pronta a tutto per ritornare in vita, una donna prigioniera di un divano, Eluana Englaro. Sette racconti come sette nuovi peccati capitali: intervallati da brevi intermezzi luminosi in cui l'autore riporta i suoi pensieri, queste storie costruiscono parola dopo parola una stretta prigione claustrofobica, densa di pessimismo e ironia amara, fino all'ultimo racconto che dà il titolo alla raccolta, un "what if" grottesco e politicamente scorretto che chiude il cerchio e la cella del nostro bel paese.
IL PAESE BELLO
Sgambati Stefano
Si incontreranno per tre volte, ma ogni volta sarà l’unica, e la prima, e l’ultima. Tre storie. Tre incontri. Tre episodi in cui scivolano personaggi che si incrociano, per sfasature temporali, in età diverse, sullo sfondo della hall di un hotel. L’albeggiare che annuncia, per tre volte, l’insistenza di un sentimento.
TRE VOLTE ALL’ALBA
Baricco Alessandro
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