
Il museo delle penultime cose di Massimiliano Boni
Boni Massimiliano
Descrizione: La vita dispari è la pirotecnica, profonda ed esilarante parabola umana di un ragazzino che vede solo una metà del mondo, destinato a diventare un adulto che vive solo a metà. E se metà fosse meglio di tutto? Paolo Colagrande compie un prodigio, perché in queste pagine – dove Gianni Celati incontra Woody Allen – il godimento vivissimo di una scrittura straordinaria va a braccetto con un'allegria contagiosa. La «vita dispari» è quella che – ridendo di noi stessi – conduciamo tutti noi a qualsiasi età quando tentiamo di indovinare la parte mancante delle cose. Paolo Colagrande è nato a Piacenza nel 1960. Il suo ultimo romanzo è Senti le rane (nottetempo 2015, Premio Campiello Selezione Giuria dei Letterati). Paolo Colagrande è nato a Piacenza nel 1960. Ha pubblicato i romanzi: Fídeg (Alet 2007, Premio Campiello Opera Prima, finalista Premio Viareggio), Kammerspiel (Alet 2008), Dioblú (Rizzoli 2010), Senti le rane (nottetempo 2015, Premio Campiello Selezione Giuria dei Letterati). Quando Buttarelli scompare – e intorno alla sua figura si crea un alone di mistero – non resta che raccogliere, per tentare di fare un po' di chiarezza o forse per aumentare la confusione, la testimonianza del suo amico nullafacente Gualtieri. Ecco che allora si snoda una trama di malintesi e incastri rovinosi, sempre all'insegna del paradosso: la silenziosa guerra con la preside Maribèl, la passione per Eustrella, il fidanzamento simultaneo con otto – otto – compagne di scuola, gli strambi insegnamenti esistenziali impartitigli dal padre putativo, il matrimonio con Ciarma, l'infatuazione per una certa Berengaria. «Buttarelli provava a fare quello che vedeva fare agli altri, con enorme fatica. A volte riusciva a reggere la parte per un tratto breve, ma era come se a un certo punto si ritrovasse nel fitto di un bosco senza piú il sentiero tracciato, e allora era piú prudente tornare indietro»...
Categoria: Narrativa
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Anno: 2019
ISBN: 9788806239893
Recensito da Elpis Bruno
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In un futuro non troppo lontano, tutti i sopravvissuti alle deportazioni nazifasciste sono ormai scomparsi e l'Italia è scossa da un rigurgito antisemita. In un clima ostile, Pacifico Lattes, giovane studioso del museo della Shoah di Roma, prepara un'importante mostra sugli ultimi superstiti ai campi di concentramento. Il suo minuzioso lavoro di archiviazione e conservazione però, svolto per anni dietro a una scrivania, sembra improvvisamente crollare di fronte alla notizia della possibile esistenza di un sopravvissuto ancora in vita: tra le mura di una casa di riposo di Tor Sapienza, infatti, ce Attilio Amati, novantottenne aspro e taciturno custode di un segreto all'apparenza inconcepibile. Dall'incontro tra Attilio e Pacifico, dapprima scettico nei confronti di un vecchio il cui nome non compare sulle liste dei deportati, inizia una ricerca difficile e ostinata, un confronto serrato che porterà entrambi a riconoscersi nella dolorosa esperienza dell'altro. Un gioco inestricabile di scambi e silenzi che nasconde una drammatica «scelta di Sophie», un terribile segreto legato alla travagliata esperienza del lager.
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Boni Massimiliano
La vita di Mouans Sartoux, piccolo borgo provenzale, è turbata da una serie di tragici eventi: Laetitia Chevalier è scomparsa nel nulla; Etienne Blondel muore a seguito di una ubriacatura; Rkia Azergui è coinvolta in un improbabile incidente con il motorino. Tra le distese di campi che circondano il paese si nasconde un casolare abbandonato. Andrea, giovane studioso di botanica, aggira la recinzione ed entra insieme all'amico Mathieu: è l'inizio di un viaggio senza ritorno sulle tracce di un segreto sepolto tra i ricordi dell'infanzia. Nella narrazione giocano un ruolo fondamentale la natura e le piante: il profumo del caprifoglio provoca incubi, il narciso induce al sonno, l'aconito è velenoso, il frutto del melograno ha il colore del sangue...
I tuoi occhi sono foglie
Guglielmi Marilena
Un'organizzazione nascente, spietata e sanguinaria, dalle periferie cerca la conquista del cielo. Tre giovani eroi maledetti, che hanno un sogno ingenuo e terribile. Un poliziotto molto deciso, un coro di malavitosi, giocatori d'azzardo, criminologi, giornalisti, giudici, cantanti, mafiosi, insieme a pezzi deviati del potere e terroristi neri. E il piú esclusivo bordello in città. Un romanzo epico di straordinaria potenza, il cuore occulto della Storia d'Italia messo a nudo.
ROMANZO CRIMINALE
De Cataldo Giancarlo
Siamo narcisi che palpitano al ritmo di like desiderando una sola cosa: essere visibili e ammirati. È finito il tempo in cui erano i sentimenti di colpa a influenzare i nostri comportamenti: a guidare molti di noi, adulti e adolescenti, ora sono il nostro bisogno di visibilità sociale, di notorietà, di ammirazione continua e la paura di finire in un cono d’ombra sociale. È questa uno delle conseguenze dell’individualismo, dell’enfasi sul Sé, che si traduce spesso nell’esibizione di doti inesistenti. Ma a condurre il gioco è un Sé fragile, terrorizzato di non essere all’altezza delle aspettative, che sprofonda facilmente nella paura della vergogna, la causa più diffusa di sofferenza mentale. In pochi anni e con un’accelerazione imprevedibile è successa una catastrofe: sono spariti il Patriarcato e il suo rappresentante più noto, il Padre. Il loro posto è stato occupato dal Sé, è lui che comanda e sancisce il giusto dall’ingiusto. L’individuo, insensibile alle regole e alle leggi e in assenza di grandi narrazioni condivise, pretende di realizzarsi e di ottenere con facilità ricchezza, benessere e potere sociale. Se nelle società del passato l’urgenza era quella di adeguarsi alle regole e alla legge del Padre, oggi il desiderio più profondo dei ragazzi – ma sempre di più anche degli adulti – è quello di suscitare ammirazione. E se non c’è l’ammirazione, c’è la vergogna: risulta intollerabile l’idea di essere considerati brutti, insignificanti, privi di fascino. Alla caduta dell’etica condivisa ha corrisposto l’enfasi sull’estetica, sul potere della seduzione, sull’esibizione spudorata di doti spesso inesistenti. Ecco perché oggi la paura di essere inadeguati, di non essere all’altezza delle aspettative, di non essere desiderabili, è divenuta la causa più diffusa di sofferenza mentale. A firma di uno dei più noti e stimati psicoanalisti italiani, l’analisi feroce di un malessere crescente.
L’insostenibile bisogno di ammirazione
Pietropolli Charmet Gustavo
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