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Gier Kerstin
Categoria: Letteratura araba
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Viaggiatrice nel passato suo malgrado per un dono di famiglia, Gwen, giovane londinese che vorrebbe avere a che fare con i problemi tipici della sua età e dei suoi compagni di scuola, si trova catapultata da un secolo all'altro con una pericolosa missione da compiere. Peccato che non sappia di chi può fidarsi, dei Guardiani del Tempo o del terribile Conte di Saint Germain, dell'affascinante ma scostante Gideon o dell'invidiosa cugina Charlotte. A un certo punto l'unico vero amico sembra essere Xemerius... un gargoyle col muso di gatto.
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Gier Kerstin
Il ruolo economico dello stato
Stiglitz Joseph E.
Alessio è affascinante, intelligente e affidabile, ha un lavoro che ama nella casa editrice del padre e un appartamento con vista mozzafiato su Firenze. Ma per quanto si sforzi non riesce a trovare una donna a cui legarsi per più di una sera. Perché Alessio non riesce a fidarsi, e non riesce ad aprirsi, con nessun’altra eccetto Giulia. Giulia è l’amica da una vita, con lei condivide tutto: vacanze, confidenze, e s’intrufolano l’uno nella casa dell’altra per una pizza o una risata inattesa. Quando Alessio ha problemi con una donna ne parla a Giulia, e Giulia fa lo stesso con lui. Scherzano spesso dicendo che, sposarsi tra loro, è l’unica soluzione all’inevitabile vita da single. Fino al giorno in cui Alessio si accorge che qualcosa è cambiato, che qualcosa, o qualcuno, si è infilato nella loro amicizia. Riuscirà Alessio a trovare la strada per riavvicinarsi a Giulia e salvare il loro bellissimo rapporto?
E se perdo te?
“Asino chi legge” racconta delle difficoltà di portare la letteratura, scritta e letta, in luoghi dove la passione per la pagina non e mai nata o si scontra con difficoltà insormontabili: a Napoli e nella periferia napoletana, in Irpinia, in Trentino, in Puglia, in Sicilia e in altre zone d’Italia. L’autrice, scrittrice ed esperta esterna di scrittura creativa, eternamente in viaggio fra treni e periferie, raccoglie così un bagaglio di storie, divertenti, assurde, tristi, dalle vicende dei figli dei capoclan napoletani ai timidi ragazzi della Nusco di De Mita, ai giovani pakistani di Bolzano, ai ragazzi che hanno lasciato la scuola a Frattamaggiore, restituendo una fotografia disincantata della scuola italiana e della percezione dello scrittore nelle scuole, oltre che un ritratto del Paese e un'idea forte di letteratura e di impegno che i nostri tempi tendono a cancellare. I ragazzi e i loro insegnanti sono qui, insieme ai luoghi, i veri protagonisti, con le pagine che scrivono,le loro storie e l’eterna domanda, che passa di generazione in generazione: perché in Italia si legge così poco? E perché tutti vogliono scrivere?
Asino chi legge
Cilento Antonella
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