
LA NOTTE DEI PETALI BIANCHI
Di Fiore Gianfranco
Descrizione: Due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L'uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un'amicizia del cuore, un'intesa perfetta e magica. Un anno dopo, il loro legame è spezzato. Questo accade in Germania, nel 1933... Racconto di straordinaria finezza e suggestione, L'amico ritrovato è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in Inghilterra, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Germania, Israele, Portogallo. Ovunque lo stesso entusiasmo della critica. "Un'opera letteraria rara", l'ha definito George Steiner sul New Yorker, "Un capolavoro", ha scritto Arthur Koestler nell'introduzione all'edizione inglese del 1976. "Un libro che assilla la memoria... una gemma", "Un racconto magistrale", hanno fatto eco The Sunday Express e The Financial Times di Londra. E infine Le Monde di Parigi: "Uno dei testi più densi e più puri sugli anni del nazismo in Germania... Tra i romanzi più belli che si possano raccomandare ai lettori, dai dodici anni in su. Senza esitazione."
Categoria: Letteratura tedesca
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale economica
Anno: 1998
ISBN: 9788807810541
Recensito da Alessandra Voto
Le Vostre recensioni
...
Leggi tutto
Aggiungi un tuo commento
Scrivi la tua recensione
La zona tra Brescia, Chiari e Rovato è un distretto produttivo pieno di fabbriche e di capannoni. Ed è il personale inferno di Dante, che di mestiere fa la guardia giurata e gira, notte dopo notte, per verificare che tutto vada per il meglio. Vive insieme a sua madre, una donna che da quando è vedova sembra rinata. Ma rinata male, perché passa il suo tempo tra creme e sesso trovato via internet. Col risultato che Dante è sempre più solo. Nella stessa zona vive anche Samira. Quindici anni, musulmana e bella. Ha un padre violento, reso ancora più violento dal fatto di vivere in un posto che sente straniero e ostile: l’Italia. Così quest’uomo sarebbe pronto ad ammazzare sua figlia se soltanto sapesse che ha incontrato Dante, un cristiano, e che si ostina a frequentarlo. Perché Samira, in realtà, è già una donna. E vuole essere una donna libera. Mentre un gruppetto di suoi connazionali sta preparando un attentato miserabile, da poveracci, e Dante finirà per imbattersi anche in loro. “La notte dei petali bianchi” prova a rispondere a una domanda: fa più paura stare da soli o fanno più paura gli altri, i diversi da noi? E lo fa mettendoci a disposizione una lucida visione dell’Italia dei nostri anni e un strepitoso talento nel raccontarla.
LA NOTTE DEI PETALI BIANCHI
Di Fiore Gianfranco
Celestial e Roy sono l’incarnazione del sogno americano: lui, pur provenendo da una famiglia della classe operaia della Louisiana, è riuscito a frequentare il college e ritagliarsi un posto nella società come dirigente, lei è una promettente artista emergente. Sposati da appena diciotto mesi, hanno una splendida casa ad Atlanta e stanno cercando di avere un figlio. Durante una visita ai genitori di Roy, la giovane coppia pernotta in un hotel. Dopo un litigio di poco conto, Roy esce dalla stanza per prendere del ghiaccio. Nella hall dell’albergo incontra una donna con un braccio fasciato, che gli chiede una mano per risolvere un problema con il condizionatore della propria stanza. Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con la sconosciuta, Roy torna da Celestial, si riappacificano e si addormentano. All’alba vengono svegliati dalla polizia che butta giù la porta della stanza e arresta Roy con l’accusa di stupro. Ad additarlo come il proprio aggressore è la donna a cui ha prestato aiuto la sera precedente. La donna è bianca, Roy e Celestial sono afro-americani. Roy viene condannato a dodici anni per un crimine che non ha commesso, solo e unicamente in virtù del colore della sua pelle e del pregiudizio che ne consegue. Benché fieramente indipendente, Celestial si ritrova all’improvviso sola, povera e disarmata, trovando conforto in André, un amico d’infanzia da sempre innamorato di lei. Dopo cinque anni di carcere, la condanna di Roy viene commutata e lui si ritrova libero, pronto a tornare ad Atlanta e a riprendere in mano la propria vita, inconsapevole dei cambiamenti avvenuti negli anni della sua detenzione.
Un matrimonio americano
Jones Tayari
Elegante, musicale, armoniosa, dolce, piacevole, seducente: per chi ci guarda da fuori, la nostra è la lingua più bella del mondo, tanto da farne la quarta più studiata tra le lingue straniere. Gli italiani, invece, tendono a darla per scontata, ignorando forse che le parole che ancor oggi utilizziamo hanno una storia antica e nobile. È un gran privilegio parlare d'amore, sognare e persino imprecare con le stesse parole di Dante e degli altri grandi della nostra letteratura. Dovremmo emozionarci sapendo di poter passare con facilità da un sonetto di Petrarca a una poesia di Alda Merini, da Ariosto al Fantozzi di Paolo Villaggio, dai poeti siciliani ai testi di Vasco Rossi. Le altre lingue europee non offrono questa opportunità. Avere come strumento per esprimersi l'idioma che ha segnato nel mondo la musica, le arti, la scienza, il canto dovrebbe riempirci di ammirazione e orgoglio, e darci la misura delle nostre potenzialità. Da un'italianista appassionata, una dichiarazione d'amore in otto passeggiate tra i tesori della nostra lingua, da Boccaccio alla "supercazzola" di Amici miei, da Galileo a Benigni, per innamorarsi, o reinnamorarsi, della "lingua degli angeli", nella definizione di Thomas Mann. L'italiano ricambierà, regalando godimento, fascino, sicurezza in sé stessi e nelle proprie idee. E tutte le parole per le cose più belle della vita.
Ama l’italiano. Segreti e meraviglie della lingua più bella
Andreoni Annalisa
Lo Zio è uno spietato boss della camorra. Ha però una fatale debolezza: "il Grande Fratello", di cui non si perde una puntata. Nemmeno se costretto a vivere in latitanza, braccato dall'agente di polizia Woody Alien, soprannominato così per la "bruttezza intellettualoide", che potrebbe incastrarlo grazie a un misterioso informatore. Allora i "guaglioni" dello Zio, scoperta l'identità del traditore, arruolano il pusher Anthony ventenne incensurato, ma in compenso lampadato e depilato per mandargli un messaggio dalla Casa. Dopo un estenuante addestramento, Anthony riesce a superare il provino ed entra nel cast...
NEL NOME DELLO ZIO
Piedimonte Stefano
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )