
Ho smesso tutto
Il Cile
Categoria: Letteratura giapponese
Editore: Einaudi
Collana: Nuovi coralli
Anno: 1997
ISBN: 9788806091422
Recensito da Elpis Bruno
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Una vita ricostruita attraverso le storie d'amore. Dodici ritratti femminili, dodici donne diversissime luna dall'altra ma accomunate dal forte e immarcescibile sentimento amoroso. Frammenti di vita che si incastrano per formare un puzzle caleidoscopico il cui risultato è sicuramente un inno all'amore, al sesso, alle donne. C'è Campy, la ragazza di campagna, che ama le moto e i motociclisti. C'è Vacuy, la perfetta groupie armata di macchina fotografica per immortalare tutti i concerti. C'è Soldy, conosciuta sui social e che presto si rivela un vero e proprio incubo. Ci sono loro e c'è il protagonista. E anche un finale insolito, inaspettato, originale. È tutta finzione o è tutta verità?
Ho smesso tutto
Il Cile
Marta ha solo sedici anni, ma dietro i suoi begli occhi si nascondono le incisioni di segreti inconfessati, orribili ferite dall'odore nauseabondo. Gli uomini sono delle bestie, Marta è costretta a ripeterselo. L'ha imparato a sue spese, sulla sua pelle, e pagherà fino in fondo. Eppure, gli uomini sono l'unico approdo che resta, quando tutti i sogni si spengono nelle ristrettezze di una vita che offre solo la copia sbiadita di ciò che sembra luccicare nell'Occidente, così lontano eppure appena dietro l'angolo. Salvo avere la fortuna di scovarlo, l'uomo giusto. Un uomo da amare. Sempre che l'amore esista davvero. Chisinau, Moldavia... La gioventù finisce presto, da quelle parti. La spensieratezza non c'è. La vita è dura, violenta, i miti si schiantano nella realtà di tutti i giorni. Si vive border line, e si finisce sopraffatti, se si è donne, giovani, carine. Come Marta, violabile e violata, colpevole senza colpe, eroina al contrario di una storia senza speranza. E in cambio c'è solo vendetta, morte, e altra sopraffazione. Esiste una giustizia? Se esiste, è la giustizia più ingiusta che si possa meritare. La "Frivolezza" è quella dei sogni rincorsi. Ma la storia è densa, proprio come "il cristallo liquido" che nel titolo annulla e trasforma gli anni teneri di una gioventù bruciata dagli altri. Irina Turcanu scrive questa sua cronaca dell'infanzia con mano intenerita e partecipe, eppure senza fronzoli, senza mediare con l'asprezza delle tematiche scelte, con mano dura laddove la storia si fa dura. Il romanzo di una giovanissima scrittrice rumena, oggi italiana. Tenetelo di conto, ne sentirete ancora parlare.
LA FRIVOLEZZA DEL CRISTALLO LIQUIDO
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