
Gente di Dublino
Joyce James
Categoria: Guide
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Quindici storie che segnano l'esordio narrativo di James Joyce e compongono un mosaico unitario che rappresenta le tappe fondamentali della vita umana: l'infanzia, l'adolescenza, la maturità, la vecchiaia, la morte. In queste pagine Joyce ritrae oggettivamente il mondo della sua città natale, i pregi e i difetti della piccola borghesia dublinese, l'attaccamento alla tradizione cattolica, il sentimento nazionalistico, il decoro, la grettezza, le meschinità, i pregiudizi, osservati e descritti con mordente ironia e profondo senso poetico. Ogni storia, dove pare nulla succeda, rivela in realtà una complessità di sentimenti che smascherano, agli occhi e al cuore di Joyce, la vera anima di Dublino. Introduzione di Giorgio Melchiori.
Gente di Dublino
Joyce James
Con le armi del grande narratore, Ermanno Rea conduce un’indagine in forma di diario sulle ragioni del suicidio di Francesca Spada, giornalista culturale de “l’Unità” e critico musicale. A ospitare la vicenda è una Napoli lacerata dalla guerra fredda. L’inchiesta è resa difficile dalla distanza temporale da eventi avvenuti oltre trent’anni prima, in un momento in cui le coscienze si confrontavano in modo ossessivo con la politica. Una stagione per certi versi drammatica in cui si intersecano le ragioni esistenziali dei protagonisti, il destino di una città come Napoli (il cui porto era controllato di fatto dagli americani), le incertezze di una generazione appena uscita dalla guerra, alle prese per di più con un Partito comunista ancora fortemente ancorato all’identità stalinista. A poco a poco, con un andamento concentrico, si fa luce sulla complessità dei fatti che spinge la giovane giornalista al suo atto estremo. Da storia privata quindi l’indagine si fa storia collettiva di un’intera classe politica, di una generazione, delle sue speranze e dei suoi valori. Il romanzo-inchiesta di Ermanno Rea, premio Viareggio 1996: forse il suo capolavoro.
Mistero napoletano
Rea Ermanno
Il viaggio non è solamente un'occasione di conoscenza del mondo. Viaggiare ci allena a considerare la vita quella continua novità che è, non dimenticando il passato ma guardando al futuro. L'Etiopia è entrata nella mia vita all'improvviso, sulle ali dell'entusiasmo dell'amica Lorella che me l'ha fatta scoprire. Quando l'avventura è iniziata non immaginavo quanti doni mi avrebbe lasciato. D'altra parte, viaggiare ci insegna che al nostro arrivo non siamo mai gli stessi di quando siamo partiti.
Per valli e altopiani
Romano Spadoni
Trascorsi tre anni dalla Sciagura che ha distrutto la civiltà, nel piccolo borgo di Piedimulo, una comunità di contadini sopravvissuti vive nascosta, protetta dai grandi massi di una frana. Oltre il villaggio, verso l'alta montagna, c'è il ruscello e oltre ancora i lupi. Scampata dalla metropoli in fiamme, Nina ha dodici anni. Persi i genitori durante gli anni della ferocia, ora vive con i nonni. Ma la ragazzina riconosce i segnali nel cielo e sa che un oscuro nemico sta bussando di nuovo alle porte. Nina sarà costretta a crescere in fretta, a vivere tra i lupi e - dopo la riconquista del villaggio caduto in mano a una falange di mercenari - a essere la protagonista della rinascita di quella comunità autarchica e pacifica.
NINA DEI LUPI
Bertante Alessandro
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