Saggi

Le persone sensibili hanno una marcia in più

Sellin Rolf

Descrizione: Inutile negarlo: l’essere ipersensibili può portare a risvolti problematici. Nonostante queste persone tendano a rinunciare a se stesse rivolgendo la loro attenzione all’esterno e agli altri, non sono rari rimproveri del tipo: Devi essere sempre così emotivo? Eppure, l’ipersensibilità non è necessariamente un “tallone d’Achille” che espone a sofferenze, delusioni, o irragionevoli inibizioni: se la si usa bene, può rivelarsi una dote incredibile. Rolf Sellin, che per anni ha studiato questa predisposizione soffrendone lui stesso, guida gli ipersensibili verso l’adozione di un nuovo atteggiamento che permetta loro di contenere gli effetti più negativi della loro condizione. Insegna a smettere di acconsentire a richieste eccessive, ponendo confini più netti tra sé e il mondo. Spiega come uscire vincitori, anche quando si ha la netta impressione di essere affetti da una forma inguaribile di “altruismo patologico”, indesiderato, incompreso e, per giunta, gratuito. Aiuta a valorizzare la capacità di empatia, senza esserne sopraffatti, a vivere le emozioni proprie e altrui, con maggiore equilibrio. Invita a trasformare le sensibilissime antenne in dotazione agli ipersensibili, eccezionali nel captare ciò che ai più resta sconosciuto, in un talento da spendere in ogni ambito dell’esistenza. Gli spunti di riflessione, i numerosi suggerimenti sono utili a chi vuole imparare a gestire da solo e in modo costruttivo la propria sensibilità, sia nella vita privata sia professionale, e a proteggersi in modo più efficace a livello mentale ed energetico, così che l’ipersensibilità possa tornare a essere quello che realmente è: un’incomparabile risorsa interiore.

Categoria: Saggi

Editore: Apogeo

Collana:

Anno: 2012

ISBN: 9788850331413

Recensito da Alessandra Allegretti

Le Vostre recensioni

Il piccolo libro di Rolf Sellin scorre piacevolmente, soprattutto tra le mani di chi si sente coinvolto dall’argomento come me.

L’autore è una persona sensibile, che dichiara di aver sempre sofferto per l’atteggiamento troppo esigente verso se stesso e l’eccessiva emotività. Con molta fatica ha imparato ad accettarsi e a trovare il lato positivo del suo temperamento.

Gli ipersensibili infatti soffrono facilmente perché hanno “una pelle sottile”, ma proprio per questo possono captare di più e sono molto attenti alle sfumature.

Quello che è vissuto allora come svantaggio può essere visto come una ricchezza, o semplicemente un modo di essere con cui si può convivere con serenità.

Nelle prime pagine si affronta il tema alla radice: la sensibilità spiccata si eredita e viene peggiorata da una educazione che tende ad esaltare il lato insicuro o troppo giudicante del bambino.

Crescendo, la vita con gli altri peggiora le cose: le persone troppo sensibili non hanno autostima e cercano disperatamente punti di riferimento e approvazione degli altri. Perciò sono instabili e vivono emozioni altalenanti che dipendono dagli stimoli esterni.

Segue poi la parte più interessante, dove si affronta l’argomento della perdita della percezione di sé e di come si può imparare a ritrovare il proprio corpo e la propria mente.

Come? Cambiando la nostra percezione, sentendoci e manifestando delle esigenze, già solo di affetto, verso gli altri. Allora l’ipersensibilità diventa un dono da gestire e amare, proprio come noi stessi.

Se l’argomento vi “tocca”, ve lo consiglio!

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Ipersensibilità come specie - ipersensibol

[…] o giudizio di merito (superiore, inferiore, migliore, peggiore, ecc.). Come ha scritto Rolf Sellin, “Ipersensibilità significa fondalmentalmente percepire stimoli in numero maggiore e in modo […]

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