
Il vestito del morto
Descrizione: Le tre minestre che danno il titolo a questo libro rappresentano in realtà tre ministre, come Vitali ribattezza segretamente le zie che hanno accompagnato la sua infanzia: Cristina, ministro degli Interni, è preposta alle faccende domestiche e alla cucina; Colomba, ministro dell'Agricoltura, si occupa dell'orto e delle attività agricole di famiglia; Paola infine, ministro degli Esteri, è impegnata professionalmente fuori casa e cura le relazioni con vicini e parenti. Le zie circondano il ragazzino di un affetto "rustico ma profumato", dettato dal buon senso ma ancora pregno di superstizioni, retaggio di una cultura popolare di altri tempi. Siamo infatti in un'Italia di provincia, negli anni Sessanta, dove ancora si parla il dialetto e "la saggezza si esprime in assiomi che non ammettono repliche". Dal racconto autobiografico di Andrea Vitali emerge uno spaccato di vita vissuta e di costume di grande suggestione, delicatamente nostalgico e al contempo ironico. Un autentico tuffo nel passato al quale contribuisce anche il ricettario della tradizione locale che affonda le radici nel territorio, tra le sponde del lago di Como e le valli retrostanti.
Categoria: Narrativa
Editore: Mondadori
Collana: Illustrati Mondadori
Anno: 2013
ISBN: 9788804640226
Il vestito del morto
Cresciuto in Svezia, figlio di una donna che non ha mai conosciuto e di un guardaboschi che cerca disperatamente di scorgere all’orizzonte quel mare che ha dovuto lasciare da bambino, Hans Olofson è arrivato per caso nello Zambia. Profondamente colpito dall’immensa bellezza dell’Africa, pensa di potersi fermare per sempre. Ma un giorno, qualcuno uccide i suoi vicini, bianchi come lui. E Olofson comincia a sentirsi minacciato.
L’occhio del leopardo
Mankell Henning
Due ‘cold cases’ che, dopo anni di stasi, diventano improvvisamente urgenti. Uno perché la vittima muore con dieci anni di ritardo rispetto alle intenzioni dell’aspirante omicida. Era riuscita a resistere tutto quel tempo con un proiettile nella schiena, senza che si riuscisse a trovare chi glielo aveva piantato, ma la sua morte riporta il caso alla ribalta. L’altro perché un nuovo elemento apre d’improvviso una finestra sulla strage di bambini avvenuta nel corso di un incendio doloso. E chi gli danno come partner? Una giovane ‘rookie’ senza nessuna esperienza di omicidi, a cui Bosch deve fare da tutore. Una bella sfida. Appassionante come al solito, incalzante e veloce. Connelly non delude mai.
La strategia di Bosch
Connelly Michael
Quattro pensionati - un giudice, un avvocato, un pubblico ministero e un boia - ammazzano il tempo inscenando i grandi processi della storia: a Socrate, Gesù, Dreyfus. Ma certo è più divertente quando alla sbarra finisce un imputato in carne e ossa: come Alfredo Traps, rappresentante di commercio, che il fato conduce un giorno alla villetta degli ex uomini di legge. La sua automobile ha avuto una panne lì vicino, ma lui non se ne rammarica, anzi: pregusta già il lato piccante della situazione. Si ritrova invece fra i quattro vegliardi, che gli illustrano il loro passatempo. L'ospite è spiacente: non ha commesso, ahimè, nessun delitto. Come aiutarli? Niente paura, lo rassicurano: "un crimine si finisce sempre per trovarlo". E se la colpa non viene alla luce, la si confeziona su misura: "bisogna confessare, che lo si voglia o no, c'è sempre qualcosa da confessare". Tra grandi abbuffate e abbondanti libagioni, il gioco si fa sempre più pericoloso, finché il piazzista si avvede d'essere non già un tipo banale, mosso solo da meschine aspirazioni di carriera e sesso, bensì un delinquente machiavellico, capace di usare la sua amante come un'arma infallibile contro il superiore cardiopatico.
La panne
Dürrenmatt Friedrich
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