Narrativa

L’ERRORE DI GLOVER

Laird Nick

Descrizione: L'errore di Glover è un gustoso e raffinato dramma psicologico ambientato nel mondo dell'arte londinese. David Pinner, trentacinquenne di scarso fascino, aspirante artista e blogger frustrato, incontra dopo anni Ruth Marks, una sua ex insegnante, ultraquarantenne di alta classe e pittrice dal successo internazionale, di cui è infatuato da sempre; cominciano a frequentarsi in amicizia, ma proprio quando David le si sta per dichiarare, lei gli confessa di essersi innamorata del coinquilino di lui, James Glover: giovanissimo, belloccio, senza alcuna aspirazione creativa (e vergine!). David assiste all'evoluzione della storia fra Ruth e Glover con apparente simpatia ma malanimo sempre crescente, e il triangolo amoroso deflagrerà proprio alla vigilia delle nozze. Con una penna di rara grazia e potenza, Laird rilegge la più classica storia shakespeariana di gelosia trasferendola in un mondo di intellettuali patinato e pretenzioso di cui ci offre una satira degna del miglior Woody Allen.

Categoria: Narrativa

Editore: Minimum fax

Collana: Sotterranei

Anno: 2010

ISBN: 9788875212759

Recensito da Marika Piscitelli

Le Vostre recensioni

Ogni volta che i suoi occhi incontravano quelli di lei, lui avvertiva come una scarica, una piccola emozione che, se assecondata, avrebbe cominciato a rotolare, crescendo fino a diventare una valanga“.

Sul Time Out c’è una foto di Ruth: sembra un po’ invecchiata, certo, ma è bella come allora, come ai tempi in cui insegnava al Goldsmiths. David ritaglia il trafiletto che la riguarda e decide di andare alla mostra che ospita una delle sue opere per poterla rivedere.

Ruth ovviamente non potrebbe ricordarsi di tutti i suoi studenti, e meno che mai di uno come David, timido, impacciato e senza particolari velleità artistiche, ma per lui è completamente diverso…

Al Goldsmiths aveva conosciuto gli artisti veri, quelli la cui angosciosa relazione con i materiali che usavano non tradiva, come nel suo caso, paura della mediocrità o di mettersi in gioco, ma una pulsione ricorrente e innegabile“.

Perciò alla fine aveva deciso di lasciare l’indirizzo artistico e passare a quello di letteratura inglese, e lo aveva comunicato tra le lacrime proprio a Ruth, scaricando con l’ingenuità di un bambino spaventato i dubbi e le frustrazioni accumulate in diversi anni di silenzio e solitudine. In quella circostanza difficile e delicata Ruth era stata così gentile e comprensiva da guadagnarsi un posto d’onore non solo nella sua memoria, ma anche nel suo cuore.

Dopo essersi rivisti alla mostra, i due iniziano a frequentarsi, e David è sempre più affascinato dalla bellezza e dalla sicurezza di Ruth: “David sentiva che lui e Ruth si stavano avvicinando, si stavano allineando, combaciavano alla perfezione. Era per questo che gli uomini impazzivano per lei. Guardava David con tanta intensità da portarlo a credere di essere il centro del suo universo. Tutto ciò non esprimeva un bisogno disperato: in quel caso sarebbe stato scoraggiante. Lei riusciva a donargli la convinzione di essere speciale. Era il milionesimo visitatore. Era l’unico che capisse, l’unico che lei desiderasse, l’unico che potesse salvarla“.

Ma le percezioni di David sono molto alterate dalle sue speranze, e ben presto la verità viene a galla: Ruth non vuole iniziare una storia d’amore con lui, anzi è attratta da James Glover, il coinquilino di David…

Da quel momento in poi, Ruth smette di personificare un ideale di perfezione femminile e si trasforma agli occhi di David in una patetica donna di quarantacinque anni che ci prova con un ragazzino, una persona instabile e profondamente immatura che comincia addirittura ad infastidirlo.

Naturalmente, anche i sentimenti verso Glover sono destinati inesorabilmente a ribaltarsi: non avendo alcuna chance di avvicinarsi a Ruth nel modo in cui vorrebbe, David non può fare altro che provare a difendersi annullando i propri desideri, e questo lo porta a inaridirsi e a scivolare in una pericolosa spirale di odio e di invidia.

Cosa ci trova Ruth in quel bamboccio tutto muscoli di Glover? Cos’hanno in comune un barista e un’artista di fama internazionale?

Il blog di David costituisce l’unica testimonianza della sua sofferenza impotente: per gli altri lui resta un trentacinquenne anonimo e scialbo, e nessuno sospetta che invece sia ormai capace di ingannare e persino manipolare le persone cui dichiara di voler bene…

“L’errore di Glover” è un’opera letteraria raffinata, che affronta il tema della gelosia attraverso un’analisi psicologica approfondita e scritta da una penna di rara eleganza.

L’oggetto del desiderio è Ruth, “un metro e sessantacinque di grazia e disinvoltura”, un personaggio dal fascino straordinario e ricco di contraddizioni, soprattutto perché l’autore ce la mostra prima attraverso gli occhi infatuati di David e poi ne offusca progressivamente la figura col grigio del risentimento che sempre segue alla delusione.

Ruth fece una triste risata, strappò un foglio di carta dal rotolo da cucina appeso al muro e si soffiò rumorosamente il naso. Quel gesto lo depresse. Non gli piaceva il rumore di una persona che si soffia il naso; erano cose che lui faceva sempre in privato. Un po’ del fascino di Ruth sparì in quel pezzo di carta da cucina, e il fatto che a lei non importasse lo infastidì“.

Non occorre essere amanti del genere per apprezzare il romanzo di Laird: a prescindere dalla trama, pur avvincente e prodiga di sorprese, è impossibile non lasciarsi rapire dalla fluidità della narrazione e dalla modulazione sapiente di un linguaggio molto attento ma, al tempo stesso, alieno a pesanti e ridondanti virtuosismi.

Vivamente consigliato.

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