
L’appartamento del silenzio
Verdoliva Gianni
Descrizione: È una primavera torrida a Milano, e succedono cose strane. Una suora viene trovata sgozzata in convento, truccata e vestita in abito da sera. Il commissario Boe finisce per bussare alla porta di Johnny Santini, professore di lettere in un liceo. Un professore particolare: si stordisce con l’hashish, allaccia relazioni con le allieve dell’ultimo anno, ed è segretamente a capo del Free Beagle, fantomatica organizzazione animalista che assalta i laboratori della vivisezione. Ma Santini non ne sa nulla. Anzi. Anche a lui stanno accadendo cose strane: qualcuno lo ha ricattato per recuperare una valigetta in un laboratorio e, invece, ci ha trovato un cadavere. E, mentre gli omicidi si susseguono e portano tutti a lui, scopre l’esistenza di una vecchia leggenda della malavita. Una leggenda dimenticata da decenni e che striscia e si sussurra ancora solo nei corridoi dei manicomi criminali, in cui orde di derelitti continuano invano a gridarsi innocenti. È lì la chiave dell’enigma. Johnny Santini corre incontro a una verità atroce e soffocante, a cui tutti, prima di lui, hanno resistito solo impazzendo. O suicidandosi.
Categoria: Giallo - thriller - noir
Editore: Aliberti
Collana:
Anno: 2010
ISBN: 9788874246694
Recensito da vanloon12
Le Vostre recensioni
...
Leggi tutto
Aggiungi un tuo commento
Scrivi la tua recensione
Non tutti i luoghi sono casa; ma "l'appartamento del silenzio", un'elegante dimora in centro città, lo diventa per Beppe Novari, dopo anni di abbandono per strane dicerie. È proprio grazie a questo appartamento che i personaggi del romanzo si incontrano: personalità e vite diverse che dall'unione riescono a salvarsi, riunendosi attorno a un fuoco familiare. Insieme, riusciranno a ricucire le loro vite e quelle di chi, prima, ha abitato le stanze di quella bella e un po' sinistra dimora, trasformando il silenzio in gioia.
L’appartamento del silenzio
Verdoliva Gianni
Perché una sacca di sangue costa 3 euro al Sant’Andrea di Vercelli e 12 al Gallicano di Cosenza? E perché la Regione Piemonte dispone di 700 dipendenti e la Sicilia di 6000? Ci sono tante cose che ci fanno arrabbiare: gli sprechi, le inefficienze e ognuna delle mille male-qualcosa che popolano le cronache quotidiane. Una volta si tratta di truffe. Un’altra volta è una partoriente che ci lascia la pelle a causa di un errore o di un disguido. Un’altra ancora sono i treni fermi in mezzo alla campagna per il sistema andato in tilt. Perché tutto questo? La risposta non viene da differenze culturali o caratteriali che, con facile qualunquismo, si potrebbero individuare. La ragione affonda le radici nella storia: proprio quella di 150 anni fa. Se oggi i cittadini si lamentano per l’eccessivo carico fiscale e per le troppe tasse che gravano sul singolo contribuente, diventa inevitabile rammentare che l’andazzo prese il via giusto un secolo e mezzo fa, quando ci si cominciò a inventare imposte con tanta fantasia e nessuna logica. Se adesso tutti parlano di federalismo (e pochi immaginano come farlo) è perché si riconosce implicitamente che sono stati commessi errori imperdonabili che adesso diventa urgente rettificare. Non un’Italia unita e nuova ma un regno sabaudo allargato, che annette, che conquista e che impone le sue regole e le sue misure. Un travisamento degli accordi e del progetto originario, che ha tradito il Nord danneggiando anche il Sud.
Polentoni
Del Boca Lorenzo
Lo chiamano Oltre. Alcuni sono appena arrivati in quel mondo così simile al nostro eppure così diverso. Altri invece sono lì da secoli e sono ormai indifferenti alla perenne coltre di nubi che nasconde il sole e all’atmosfera cupa che li circonda. Ma ognuno di loro condivide lo stesso destino: dopo essere morti, sono stati condannati per l’eternità. Sia che abbiano scritto a caratteri di fuoco il loro nome nel grande libro della Storia – tiranni sanguinari, sovrani spietati, criminali di guerra – sia che nel corso della loro oscura esistenza si siano macchiati di colpe incancellabili, adesso sono tutti relegati in quel luogo maledetto. Tutti, tranne John Camp. Lui è «vivo», ed è lì per sua scelta. Perché ha giurato di salvare la donna che ama. Durante un audace esperimento di fisica delle particelle, la dottoressa Emily Loughty è scomparsa nel nulla e, quando si è deciso di ripetere il procedimento per capire cosa fosse successo, John si è posizionato nel punto esatto in cui lei era sparita e... in un attimo è stato catapultato all’Inferno. E ora deve affrontare un mondo sconosciuto e ostile per ritrovare Emily e riportarla indietro. Ma il tempo a sua disposizione è poco, e tutti e due rischiano di rimanere per sempre prigionieri nella terra dei Dannati...
Dannati
Cooper Glenn
La narrazione di "I guardiani del destino" si snoda attorno alla vicenda surreale di Eddie Fletcher, agente immobiliare la cui esistenza viene sconvolta dalla scoperta che la realtà è solo un meccanismo continuamente modificato e riplasmato da alcuni 'guardiani' potenti e misteriosi, che vivono al di fuori del pianeta. Philip K. Dick affronta qui uno dei temi portanti della sua produzione letteraria, il rapporto tra realtà oggettiva e realtà soggettiva, e lo fa con quella potenza visionaria che ne ha fatto uno degli autori da cui il cinema ha tratto maggiore ispirazione. Questa antologia raccoglie anche gli altri racconti brevi di Philip K. Dick trasposti in pellicole cinematografiche, ossia "Next" (2007), "Paycheck" (2003), "Impostor" (2002), "Minority Report" (2002), "Screamers. Urla dallo spazio" (1995) e "Atto di forza" (1990). Un'occasione per accostarsi a un autore che, ancora oggi, è capace di metterci di fronte a rilevanti quesiti sul senso della nostra esistenza e sul nostro modo di leggere la realtà.
I guardiani del destino e altri racconti
Dick Philip K.
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )