
Milano mia
Cosentino Dario
Categoria: Libri per ragazzi
Editore: Curcio
Collana: Curcio Kids
Anno: 2018
ISBN: 9788868682996
Recensito da Redazione i-LIBRI
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Dario Cosentino ci porta a spasso nella sua Milano, quella che lo ha accolto quando era studente e di cui nel tempo ha esplorato le zone più famose e gli angoli più remoti, le vie imbellettate e i quartieri autentici.
Milano mia
Cosentino Dario
L'ultimo anno e mezzo per Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, è stato il più intenso di tutta la vita. Si parte col successo delle date negli Stati Uniti, si passa per l'organizzazione del grande concerto benefico "Italia loves Emilia" e alla fine si arriva al grandioso tour di Backup 1987-2012, raccolta di greatest hits che celebra i venticinque anni di carriera. Insomma, un momento irripetibile. Ma chi è questo eterno ragazzo? Dagli esordi in radio fino a oggi, un libro per chi vuole essere a fianco di un vero e proprio fenomeno della musica italiana.
Jovanotti!
Monina Michele
New York City, 1926. I vetri dei grattacieli risplendono dei bagliori di mille feste animate da balli sfrenati a ritmo di charleston e dal tintinnio delle perle sui vestiti luccicanti. L'alcol scorre a fiumi nonostante i divieti e, a giudicare dall'effervescenza di Manhattan, il mondo sembra destinato a un futuro radioso. È qui che in seguito all'ennesima eccentricità viene spedita dai genitori l'irriverente Evie O'Neill, una ragazza dell'Ohio che non aspetta altro che tuffarsi tra le infinite possibilità offerte dalla metropoli. A ospitarla è lo zio Will, un professore, parente dei Fitzgerald, che dirige il Museo Americano del Folklore, delle Superstizioni e dell'Occulto, detto anche Musco del Brivido: un luogo magico dal fascino decadente, che custodisce nelle sue teche e tra i suoi bui corridoi le tracce del retroterra misterioso dell'America. Ma quando lo sfolgorio della città viene oscurato da una serie di delitti a sfondo esoterico, New York precipita in un vortice di paura ed Evie, che da subito assiste lo zio nella consulenza alla polizia, è chiamata a collaborare alle indagini, anche per quel suo dono di vedere il passato delle persone toccando un oggetto a loro appartenuto. Muovendosi tra fumosi jazz club e bassifondi urbani, scintillanti negozi e sale spettrali, la ragazza s'inoltrerà insieme a molti compagni di strada in un gorgo di eventi evocato dal passato, e che nel passato dovrà essere ricacciato, pena il sopravvento di un antico male oscuro.
La stella nera di New York
Bray Libba
Dalla splendida collina di Capodimonte nota come «la Posillipo povera», Rosa osserva Napoli e ripensa alla madre morta. C’è qualcosa che la unisce a quella donna, qualcosa che va oltre il legame di sangue e che risiede in «un guasto» che ha marchiato le vite di entrambe. Alla ricerca di quel guasto, Rosa rivive la storia di sua madre, Vincenzina, dall’incontro con il suo futuro padre, Rafele, alla nascita di un amore nato in mezzo alla povertà e alla lordura del borgo dei Vergini, dove la guerra sembra non finire mai. Come in un film proiettato solo nella sua mente, Rosa passa in rassegna la morte di suo padre Refele, la decisione di Vincenzina di iniziare a praticare il prestito a usura e la richiesta a Rosa di accompagnarla nei suoi giri per le vie del quartiere, per aiutarla a conteggiare gli interessi. Ma il flusso di memoria di Rosa è una giostra che non può fermarsi. E allora davanti agli occhi le appaiono per magia anche altre persone. «Anime finte» che, come gli attori di una compagnia teatrale, salgono sul palco e recitano la loro parte: Annarella, l’amica d’infanzia, la sua tentatrice; Angiulillo, un ragazzo assoldato dai NAR e dalla camorra per compiere la strage di Bologna; Emilia, una tenera e primitiva down; il maestro Nunziata, sognatore incandescente; il trans Maria. Una galleria di gente esclusa dalla storia a cui Rosa sente di dover restituire quella dignità che è stata rubata loro dalla società. Perché la povertà non finisce mai, pensa Rosa, è la gente che decide di dimenticarla. Con la prosa poetica e originale che le è valsa la candidatura al Premio Strega 2015, Wanda Marasco riesce nell’impresa di scrivere un secondo romanzo all’altezza delle aspettative: barocco ma accessibile, coraggioso ma spietato.
La compagnia delle anime finte
Marasco Wanda
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