
L’ILLUSIONISTA
Montolli Edoardo
Descrizione: Inghilterra, 1915. Come ogni mattina, Julia compie i rituali dell’attesa: lucida la casa alla perfezione, indossa l’abito più elegante che possiede e si acconcia i capelli, accorda il violoncello e poi si siede alla finestra. E aspetta. Aspetta che la promessa venga mantenuta, che suo marito Peter torni dal fronte. Anche Nadine aspetta, ripensando a quell’amore tenero e spensierato sbocciato a Londra, sotto la neve d’inverno. Quello che prova per Riley è un amore impossibile, contrastato aspramente dai genitori di Nadine. Ed è proprio per conquistarli che Riley è partito per il fronte, quella guerra lampo che, dicevano tutti, sarebbe durata soltanto un inverno. Ma l’inverno si era sbagliato. Rose non ha tempo di aspettare. Infermiera in prima linea nel conflitto, ha visto troppi uomini feriti nel corpo quanto nell’anima aspettare soltanto una cosa, la morte. E c’è un filo sottile, fragile e capriccioso, fatto di messaggi dalla trincea, che Rosa ha visto troppe volte spezzarsi. Julia, Nadine e Rosa sanno che questa maledetta guerra è una lunga attesa, ma unite dalla medesima determinazione e dall’imprevedibilità del destino scopriranno che quest’attesa può essere interrotta solo in un modo: con il coraggio dei loro cuori.
Categoria: Narrativa
Editore: Garzanti
Collana: Narratori Moderni
Anno: 2011
ISBN: 9788811681922
Recensito da Lucilla Parisi
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È una primavera torrida a Milano, e succedono cose strane. Una suora viene trovata sgozzata in convento, truccata e vestita in abito da sera. Il commissario Boe finisce per bussare alla porta di Johnny Santini, professore di lettere in un liceo. Un professore particolare: si stordisce con l’hashish, allaccia relazioni con le allieve dell’ultimo anno, ed è segretamente a capo del Free Beagle, fantomatica organizzazione animalista che assalta i laboratori della vivisezione. Ma Santini non ne sa nulla. Anzi. Anche a lui stanno accadendo cose strane: qualcuno lo ha ricattato per recuperare una valigetta in un laboratorio e, invece, ci ha trovato un cadavere. E, mentre gli omicidi si susseguono e portano tutti a lui, scopre l’esistenza di una vecchia leggenda della malavita. Una leggenda dimenticata da decenni e che striscia e si sussurra ancora solo nei corridoi dei manicomi criminali, in cui orde di derelitti continuano invano a gridarsi innocenti. È lì la chiave dell’enigma. Johnny Santini corre incontro a una verità atroce e soffocante, a cui tutti, prima di lui, hanno resistito solo impazzendo. O suicidandosi.
L’ILLUSIONISTA
Montolli Edoardo
Sergio Scozzacane è un impresario musicale. Lo chiamano "lo squalo" per la forma a pinna del suo naso. Un soprannome, ma anche un destino da carnivoro: è il proprietario della casa discografica Musica Blue Records, che produce dischi a pagamento vendendo illusioni a cantanti privi di talento. Alloggiato in una pensione d'infimo ordine e sommerso dai debiti contratti con la camorra, lo squalo progetta una improbabile uscita di scena. Ma quando tutto sembra perduto, una speranza si riaccende: Mattia, un giovane cantante che ha ancora sotto contratto per due mesi, vince un talent show televisivo, e portarlo a cantare a Sanremo sembra l'occasione di riscatto della sua vita da agente fallito e per salvare la pelle. Ma anche il "viaggio della speranza" nella città dei fiori, che lo squalo affronta assieme a Mattia (bella voce ma leggermente autistico) e alla sorella Sofia (cieca, bellissima e determinata), con la camorra alle costole, si rivela l'ennesimo buco nell'acqua.
IL FIUTO DELLO SQUALO
Solla gianni
La chiave bianca
Erica Story
“Abbiamo tutti almeno una volta guardato il mare aspettando che qualcosa da lì ritornasse”Edipo e Narciso sono due personaggi centrali del teatro freudiano. Il figlio-Edipo è quello che conosce il conflitto con il padre. Il figlio-Narciso resta invece fissato sterilmente alla sua immagine. Abbiamo visto cosa significa l’egemonia del figlio-Narciso: dopo il tramonto dell’autorità simbolica del Nome del Padre, il mito dell’espansione fine a se stessa ha prodotto la tremenda crisi economica ed etica che attraversa l’Occidente. Le nuove generazioni appaiono sperdute tanto quanto i loro genitori. Questi non vogliono smettere di essere giovani, mentre i loro figli annaspano in un tempo senza orizzonte, soli, privi di adulti credibili. Esiste un al di là del figlio-Edipo e del figlio-Narciso? Telemaco, il figlio di Ulisse, attende il ritorno del padre; prega affinché sia ristabilita nella sua casa invasa dai Proci la Legge della parola. In primo piano è qui una domanda inedita di padre, che mostri come si possa vivere con slancio e vitalità su questa terra. Nel nostro tempo nessuno sembra più tornare dal mare per riportare la Legge. Il processo dell’ereditare, della filiazione simbolica, sembra venire meno, e senza di esso non si dà possibilità di trasmissione del desiderio da una generazione all’altra. Telemaco ci indica la nuova direzione verso cui guardare, perché Telemaco è la figura del giusto erede. Il suo è il compito che attende anche i nostri figli: come si diventa eredi giusti? E cosa davvero si eredita se un’eredità non è fatta né di geni né di beni, se non si eredita un regno?
Il complesso di Telemaco
Recalcati Massimo
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