Giallo - thriller - noir

LO SCALPELLINO

Läckberg Camilla

Descrizione: Al largo di Fjällbacka, nella nassa di un pescatore a caccia di aragoste rimane impigliato il corpo senza vita di una bambina. Nei suoi polmoni ci sono tracce d'acqua dolce e sapone: qualcuno l'ha annegata in una vasca da bagno prima di gettarla in mare. Mentre Erica, mamma da poche settimane, è completamente assorbita da una neonata che tutto le offre fuorché le "gioie deliranti della maternità" che si aspettava, Patrik guida le indagini. Ma chi può aver voluto la morte della piccola Sara? Il paese è alla ricerca di un capro espiatorio, la gente bisbiglia, i conflitti nutriti negli anni si fanno più aspri: dentro le case dalle facciate perfette affiorano drammi famigliari che il tempo non ha saputo placare. Al terzo romanzo della sua serie pubblicata in trentadue paesi, Camilla Làckberg, con occhio attento agli esseri umani e alla loro psicologia, intreccia le colpe del passato agli effetti devastanti sul presente, tracciando il ritratto lacerante di una psiche femminile sfrenata, affascinante, e mostruosa.

Categoria: Giallo - thriller - noir

Editore: Marsilio

Collana: Farfalle

Anno: 2011

ISBN: 9788831709088

Trama

Le Vostre recensioni

Lo esplicito subito cosicché non andiate a stanare alcun proposito contraddittorio o forzato in queste righe, in queste parole: non sono un amante del thriller. Terminata la lettura di Lo scalpellino, ultimo della Läckberg, regina del “gialloSvezia”(edito da Marsilio), ho lasciato trascorrere alcuni giorni prima di scriverne. Ho agito in questo modo per cercare di dare la risposta più coerente alla domanda: Cosa può lasciarmi di significativo questo thriller, cosa può lasciare a me che non sono un amante del genere?

Era una domanda che mi giungeva in maniera così sfacciata che realizzai che per rispondere dovevo attendere, lasciando che la trama, il mistero e i colpi di scena di cui sono imbevute le pagine si sciogliessero. Dovevo dimenticarli. Poi ho capito, come si capiscono le cose quando le si guarda da quel minimo di distanza.

È un testo che offre un mistero parcellizzato nella vasta coralità dei personaggi, un testo figliato, un testo in cui le innumerevoli sfumature della maternità, dell’essere genitori – anche quelle peggiori, anche quelle più insignificanti e neutre – arrancano in una quotidianità che definirei traslata neanche sul piano della finzione, bensì su quello dell’iperrealismo, sono conflitti moglie/marito, madre/figlia, amante/amante, padre/figlio, è un dedalo di tentativi in cui l’essere umano può perdersi credendo, così facendo, di sbarazzarsi del legame familiare.

Dimenticavo, la trama. Certo, la trama. Lo spunto narrativo è quello di cui leggiamo anche sulla bandella: una bambina viene trovata morta in mare da un pescatore. Mentre il fatto sembra assumere le sembianze della disgrazia casuale, le autorità dirottano le indagini su un possibile assassino: la scientifica stabilisce che la bimba è morta sì per annegamento, ma in una vasca da bagno. Nei suoi polmoni, tracce di sapone. Si cerca il colpevole.

Da qui una lunga narrazione bifronte che si dipana su due piani temporali diversi, il primo è quello della contemporaneità, il secondo quello che segue vicende che si dipanano dai lontani anni Venti. Questi due cordoni narrativi si uniranno, ma il lettore capisce già che sono parti inscindibili di un unico dramma.

Una narrazione serrata in brevi scene, una narrazione che scivola veloce grazie a uno stile non ricercato, in traduzione, uno stile che vuole lasciare il giusto spazio alla vicenda, senza soverchiare il dispiegarsi degli eventi. Uno stile certo non impeccabile. Uno stile efficace.

Un polizziotto, Patrik, investiga rimanendo invischiato nello smalto ingrommato dei pavimenti di case in cui crescono neonati. Li ama, i neonati. Ha una bimba, darebbe la vita per difenderla, dovrà difenderla.

La storia non risparmia anche riflessioni sulla malattia, vissuta nel rapporto tra il ragazzo autistico, Morgan Wiberg, e sua madre. Un rapporto intenso, corrosivo, creaturale.

E poi tentativi di spaventare madri, madri che vengono picchiate dai loro conviventi, madri sole mentre i mariti lavorano, madri che asciugano i volti rigati di lacrime dei loro figli in fasce, pomeriggi in cui donne si guardano negli occhi sostenendosi a vicenda nei drammi, donne che sorreggono famiglie, donne che sfasciano famiglie e coscienze, madri che sorridono, madri che si abbracciano, che ringraziano Dio, puttane che ignorano i propri figli, madri che sbranano infanti, amiche che telefonano ai propri amici uomini per farsi aiutare, donne che crescono i figli delle proprie vicine di casa, madri snaturate, coetanee sedute a un tavolo mentre fuori piove, madri abbracciate ai padri dei propri figli, donne che uccidono i loro persecutori, prostitute d’alto bordo coi piedi nel fango, padri che si suicidano per non aver saputo garantire un futuro ai figli, e poi semplicemente nonne, zie, amiche, sorelle, amanti, ragazze, bambine.

Mani che strappano neonati ad altre mani.

Questo m’è rimansto e non è stato poco.

 

...

Leggi tutto

LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )

Aggiungi un tuo commento

Scrivi la tua recensione

Devi effettuare il login per aggiungere un commento oppure registrati

Camilla

Läckberg

Libri dallo stesso autore

Intervista a Läckberg Camilla

Un cellulare che squilla nella notte, una voce irriconoscibile e poche taglienti parole: una minaccia di morte. Cesare Almansi, avvocato di successo, ha da poco deciso di entrare in politica quando sono iniziate ad arrivare queste misteriose telefonate. C'è solo una persona a cui può rivolgersi: il suo vecchio amico del liceo, il detective Bacci Pagano. Sono passati anni da quel lontano '68 e dai cortei a cui i due partecipavano per le vie di Genova, trascinati dall'idea di cambiare il mondo puntando su valori diversi, quasi rivoluzionari. Valori in cui Cesare crede ancora e che ha trasferito nella nuova avventura elettorale. Ora qualcuno vuole fermarlo, anche se l'avvocato non ha idea di chi possa essere. Nessuna pista per Bacci Pagano che inizia a indagare nell'intricato sistema di potere dei partiti e dei favori per ottenere voti. Eppure su quel fronte tutto si risolve in buco nell'acqua. L'investigatore dei carruggi avrebbe bisogno del suo intuito infallibile, ma per la prima volta nella sua carriera, è distratto da qualcosa, o meglio da qualcuno: Lou, la responsabile dell'ufficio stampa di Almansi, capelli biondi e occhi azzurri come due squarci feroci di cielo. Bacci Pagano rimane invischiato in una relazione fatta di tira e molla, di passione e di fughe improvvise. Quando l'indagine porta a galla una verità che viene dal passato, il detective deve fare i conti con una terribile notte di trent'anni prima. Una notte che lui e Cesare volevano dimenticare.

Lo spaventapasseri

Morchio Bruno

Per salvare la vita di sua madre, Clary è costretta ad andare nella Città di Vetro, l'antica capitale degli Shadowhunters, i Cacciatori di demoni... e non importa che entrare senza autorizzazione nella città sia contro la Legge e infrangere la Legge possa significare la morte, per lei. Come se non bastasse, la ragazza scopre che Jace (suo fratello, e molto più di un fratello, in realtà) non la vuole assolutamente in città e che il suo amico Simon è stato chiuso in carcere dagli Shadowhunters, che guardano con estremo sospetto un vampiro che sopporta la luce del sole. Con il malvagio Valentine che mette in campo tutto il suo potere per distruggere la stirpe degli Shadowhunters, l'unica possibilità dì sconfiggerlo è che i Cacciatori di demoni combattano fianco a fianco con i mortali nemici di sempre, i Nascosti. Ma è possibile che gli eterni avversari mettano da parte l'odio per lavorare finalmente insieme? Età di letura: da 13 anni.

Shadowhunters. Città di vetro

Clare Cassandra

Liber è un uomo in fuga, anzi no, è un uccello. Liber è un uomo libero, anzi no, è un assassino. Liber è uno solo, anzi no, Liber sono tanti. Un personaggio ricorrente, che come nei sogni attraversa città e dimensioni, tracciando ogni volta una storia diversa. Si ramificano così molteplici possibilità di vita e di narrazione. Liber è un personaggio che fugge dalle situazioni difficili, dai ricordi dolorosi, dalle città caotiche, ma ogni fuga non è altro che l'inizio di un viaggio. E così Liber sfugge alle trame dei racconti, si maschera da vecchio, da uomo volante, da miglioratore del mondo, da bambino sognante. Ogni alter ego racconta una storia in più. Trasformarsi, mutare, viaggiare, raccontare: tutto ciò permette a Liber di tenere fede al suo nome, di restare un essere libero.

Tanti modi di fuggire da una città

Casacca Stefano

Nell'estremo lembo della provincia ferrarese, dove il Po incontra il mare, Giovanni e Iolanda, fratelli e nemici, devono patteggiare per sopravvivere. La loro casa è nascosta nella golena; lì accanto il cimitero. Il Po e l'Adriatico scandiscono ore e stagioni come le campane a morto segnano i giorni dei protagonisti. Lui con un passato di ricoveri psichiatrici, lei priva di uno scopo e intenzionata a trovarne uno. Morendo, la madre ha lasciato dietro di sé le macerie di un morboso attaccamento alla figlia e Giovanni ora può finalmente far scontare alla sorella anni di materne angherie. Ma non sarà questo a innescare il meccanismo che li porterà allo scontro, perché mentre Giovanni trama Iolanda agisce: rimasta senza la madre da accudire, l'anziana donna cerca una bambola a cui prestare attenzioni:Francesca, una bambola viva. Sarà lei a riportare a galla il marcio che cova nel passato di Giovanni e Iolanda. Divisi seppur inscindibili, ma nella vecchia casa non c'è spazio per entrambi.

D’argine al male

Conventi Gaia