
Lamé. Delitti in abito buono
Conventi Gaia
Descrizione: Un giorno, uno scrittore famoso scopre che la moglie, corrispondente di guerra, lo ha abbandonato senza lasciare traccia e senza alcuna spiegazione plausibile. Nonostante il successo e un nuovo amore, il pensiero dell'assenza della donna continua a tormentarlo e gli invade la mente fino a gettarlo in un totale smarrimento. E' stata rapita, ricattata, o semplicemente si è stancata del matrimonio? L'inquietudine che gli deriva è tanto forte quanto l'attrazione che lei continua a esercitare su di lui. La ricerca di lei - e del significato della propria vita - porta lo scrittore dalla Francia alla Spagna e alla Croazia, sino a raggiungere gli affascinanti paesaggi desolati dell'Asia Centrale. E ancora di più, lo allontana dalla sicurezza del suo mondo verso un cammino completamente sconosciuto, alla ricerca di un nuovo modo di intendere la natura dell'amore e il potere ineludibile del destino.
Categoria: Narrativa
Editore: Bompiani
Collana: Narratori Stranieri
Anno: 2005
ISBN: 9788845234248
Recensito da Marika Piscitelli
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Che si tratti del sagrato di Santa Maria in Vado o dell'antica Biblioteca Ariostea, a Ferrara, la morte sa dove dare appuntamento senza risultare invadente. Probabilmente le dipartite letterarie sono le poche ad avere un senso: avviano il meccanismo di una trama e in qualche caso ne sono la soluzione ultima. Che siate accaniti lettori di noir o che questa sia la vostra prima volta, scoprirete che nella vita e nella morte c'è sempre un pizzico d'ironia che spesso risulta salvifica. Magari non per la vittima predestinata - dal fato e dall'autore - ma certamente per il lettore che, in quanto tale, deve ritenersi complice di ogni delitto qui narrato.
Lamé. Delitti in abito buono
Conventi Gaia
Nei primi anni ottanta il terrorismo seminava vittime e paura con stragi sommarie ed esecuzioni mirate. Il 1981 era stato anche l’anno degli attentati al Papa, a Reagan, a Sadat e a parecchi altri meno famosi. In Polonia, Solidarnosch aveva tirato la prima picconata a quel muro che si sarebbe sgretolato soltanto anni dopo. Il medio-oriente era una polveriera nella quale ogni giorno qualcuno, fosse stato un semplice civile o un capo di stato, saltava in aria. è proprio in quegli anni Gigi scopre il mondo guardandolo dalla Sardegna, con un papà così felice e innamorato da vedere anche sua moglie felice e innamorata. Un po’ come fanno gli ubriachi che vedono tutti sbronzi. Ma, purtroppo, si sbagliava.
L’anno di vento e sabbia
Delogu Roberto
In quel fine ottobre del 1929 sferzato dal vento e da una pioggerella fastidiosa e insistente, a Bellano non succede nulla di che. Ma se potessero, tra le contrade volerebbero sberle, eccome. Le stamperebbe volentieri il maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò sul muso di tutti quelli che si credono indovini e vaticinano sul sesso del suo primogenito in arrivo, aumentando il tormento invece di sciogliere l'enigma, perché uno predice una cosa e l'altro l'esatto contrario. Se le sventolerebbero a vicenda, e di santa ragione, il brigadiere Efìsio Mannu, sardo, e l'appuntato Misfatti, siciliano, che non si possono sopportare e studiano notte e giorno il modo di rovinarsi la vita l'un l'altro. E forse c'è chi, pur col dovuto rispetto, ne mollerebbe almeno una al giovane don Sisto Secchia, coadiutore del parroco arrivato in paese l'anno prima. Mutacico, spento, sfuggente, con un naso ben più che aquilino, don Sisto sembra un pesce di mare aperto costretto a boccheggiare nell'acqua ristretta e insipida del lago. Malmostoso, è inviso all'intero paese, perfino al mite presidente dei Fabbriceri, Mistico Lepore, che tormenta il prevosto in continuazione perché, contro ogni buon senso, vorrebbe che lo mandasse via. E poi ci sono sberle più metaforiche, ma non meno sonore, che arrivano in caserma nero su bianco. Sono quelle che qualcuno ha deciso di mettere in rima e spedire in forma anonima ai carabinieri, forse per spingerli a indagare sul fatto...
Quattro sberle benedette
Vitali Andrea
È l'ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca. Ormai si sentono adulti e indipendenti, hanno davanti a sé l'intera vita, da afferrare a piene mani. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. Si sono appena laureati, il giorno successivo lasceranno l'università. Dopo una serata di grandi bevute sono finiti a baciarsi con passione, e poi tra le lenzuola. Ora sono lì, l'uno accanto all'altra, nell'alba di una vita nuova. Quel giorno, il 15 luglio 1988, Dexter e Emma si dicono addio per la prima volta. Le loro strade si separano, lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza. Emma non ha soldi, ha bisogno al più presto di un lavoro, e sogna di cambiare il mondo. Emma si sposterà a Londra, farà la cameriera in un pessimo ristorante messicano e prenderà due decisioni importanti: diventare insegnante e andare a vivere con il suo ragazzo, Ian, un comico che non riesce a strappare una risata. Nel frattempo Dexter, grazie alla sue conoscenze e alle possibilità economiche, entra nell'industria dello spettacolo. Presenta un programma televisivo di dubbio gusto, assieme a una donna con cui si trova a uscire fin troppo spesso. È diventato dipendente dalle droghe, dal sesso facile e dalle celebrità di terza categoria che frequentano il suo mondo. Ma ogni 15 luglio c'è un momento speciale per entrambi: dove sarà Emma, cosa farà Dexter? Per venti anni, in quel giorno, si terranno in contatto. Nel corso di venti anni, ogni anno, per un giorno, saranno di nuovo assieme...
UN GIORNO
Nicholls David
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