
Lei & Lui
Levy Marc
Descrizione: Diego De Silva fa un passo a lato, si allontana dalle irresistibili vicende di Vincenzo Malinconico e ci regala una semplice storia d'amore. Semplice per modo di dire, perché la scommessa è tutta qui: nel nascondere la profondità in superficie, nel tratteggiare desideri e dolori, speranze e rovine, con poche parole essenziali, dritte e soprattutto vere. Perché, come diceva Fanny Ardant ne La signora della porta accanto, solo i racconti scarni e le canzoni dicono la verità sull'amore: quanto fa male, quanto fa bene. Solo lí si cela l'assoluto. Cosí De Silva prende i suoi due personaggi e li osserva con pazienza, li pedina, chiedendoci di seguirlo - e di seguirli - senza fare domande. La perfetta storia d'amore di due persone che si sfiorano senza incontrarsi mai. Nicola e Irene sono fatti l'uno per l'altra, ma non lo sanno. Probabilmente se ne accorgerebbero, se s'incrociassero anche solo una volta. Non dovrebbe essere difficile, visto che frequentano regolarmente lo stesso bistrot...
Categoria: Letteratura femminile
Editore: Einaudi
Collana: L'Arcipelago Einaudi
Anno: 2013
ISBN: 9788806215262
Lei & Lui
Levy Marc
In un futuro non troppo lontano, tutti i sopravvissuti alle deportazioni nazifasciste sono ormai scomparsi e l'Italia è scossa da un rigurgito antisemita. In un clima ostile, Pacifico Lattes, giovane studioso del museo della Shoah di Roma, prepara un'importante mostra sugli ultimi superstiti ai campi di concentramento. Il suo minuzioso lavoro di archiviazione e conservazione però, svolto per anni dietro a una scrivania, sembra improvvisamente crollare di fronte alla notizia della possibile esistenza di un sopravvissuto ancora in vita: tra le mura di una casa di riposo di Tor Sapienza, infatti, ce Attilio Amati, novantottenne aspro e taciturno custode di un segreto all'apparenza inconcepibile. Dall'incontro tra Attilio e Pacifico, dapprima scettico nei confronti di un vecchio il cui nome non compare sulle liste dei deportati, inizia una ricerca difficile e ostinata, un confronto serrato che porterà entrambi a riconoscersi nella dolorosa esperienza dell'altro. Un gioco inestricabile di scambi e silenzi che nasconde una drammatica «scelta di Sophie», un terribile segreto legato alla travagliata esperienza del lager.
Il museo delle penultime cose di Massimiliano Boni
Boni Massimiliano
James è un vero talento quando si tratta di suonare la cornamusa. È così bravo che ben presto è il suo stesso insegnante a rendersi conto che non ha più nulla da imparare, e che probabilmente si tratta del miglior suonatore di tutto lo Stato. Tuttavia, ci sono molte ragioni che rendono la Thornking-Ash la scuola perfetta per James: tanto per cominciare, ha il compito segreto di difendere i suoi studenti dalle mire di fate ed elfi. E poi c'è il vero motivo che lo ha spinto a iscriversi: la presenza della sua ex compagna di scuola Deirdre, Dee, di cui è ancora innamorato. Ma una fata di nome Nuala, che vuole succhiargli l'energia vitale, finisce per invaghirsi di lui, mettendo così a rischio il rapporto di James con Deirdre. Dee è al centro di un gioco mortale, e mentre James fatica a venire a capo dell'intricata situazione, Nuala lo segue di continuo, considerandolo una sorta di specchio della sua anima. Spera che prima o poi il suo affetto venga ricambiato, e che lui suoni per lei le sue bellissime musiche. Ma mentre James comincia a realizzare i suoi sentimenti per entrambe, Dee e Nuala stanno mutando e Samhain – meglio conosciuta come Halloween – si avvicina, con i suoi fuochi e i suoi riti, mortali per entrambe... E così James sarà costretto a salvare solo una delle due, e la scelta non sarà affatto facile.
DESTINY
Stiefvater Maggie
Quando, nel 1925, Virginia Woolf si accinse a scrivere Gita al Faro era decisamente giunta alla soglia della maturità artistica: in questa sua opera riuscì infatti mirabilmente a mostrare il suo sapiente dominio delle possibilità del monologo interiore e la straordinaria capacità di muoversi liberamente tra il flusso delle coscienze dei personaggi. Con tutta la sua avvolgente bellezza, questo romanzo è una commossa elegia all'Assenza: assenza innanzitutto della madre, morta quando la Woolf aveva solo tredici anni, lasciandole un vuoto incolmabile. Ed è proprio tale immagine cara a legare le diverse solitudini dei protagonisti di questa rievocazione corale, tutti chiusi in un proprio mondo isolato da cui è difficile comunicare. Fluido e ritmato come il mare sotto il raggio ora breve ora lungo del Faro che fende l' oscurità della notte, il romanzo si impone al lettore con la forza della memoria, il fascino del ricordo, la voce struggente della nostalgia.
Gita al faro
Woolf Virginia
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