
LA LIBERTA’ E’ UN PASSERO BLU
Studart Heloneida
Descrizione: "Chi salirà nel monte di Dio? Chi ha le mani innocenti e il cuore puro." Un quartiere di vicoli a Napoli: Montedidio. Un ragazzo di tredici anni va a bottega da Mast'Errico, il falegname. E' l'inizio della sua vita nuova, la vita che a sera, a casa, in una casa vuota per l'assenza del padre e per la malattia della madre, il ragazzo va scrivendo su una bobina di carta avuta in regalo dal tipografo di Montedidio. Ha anche un altro regalo, che porta sempre con sé, un "bùmeran", un legno nato per volare che il padre ebbe a sua volta da un marinaio di passaggio. Così passano i giorni: Mast'Errico gli insegna il mestiere e Don Rafaniello, uno scarparo che Mast'Errico tiene ospite a bottega, gli insegna a pensare sugli uomini e sulle cose.
Categoria: Narrativa
Editore: Feltrinelli
Collana: Universale economica
Anno: 2013
ISBN: 9788807881510
Recensito da Luigi Bianco
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Menina, centenaria, unica erede dei potenti Carvalhais Medeiros, spadroneggia sulla famiglia e su tutta la città. Chiusa nella sua villa sontuosa, teme il sesso, la luce, i colori. Vive di minacce e rancore, della sua fredda intelligenza. Solo una giovane nipote, Marina, non si lascia intimidire. Con João, ha esplorato tutti gli angoli della città, i quartieri più poveri, le vie delle prostitute. Il suo amore per lui è nato a diciott'anni, sulla sabbia fine delle dune di Jaçaña. E adesso che João è in prigione, per aver scritto sui muri che la libertà è un passero blu,Marina non vede l'ora che venga il sabato, per andarlo a trovare con una scatola di biscotti fatti in casa.
LA LIBERTA’ E’ UN PASSERO BLU
Studart Heloneida
Franco Scelsit, cinquantenne, vizioso e appassionato di bolidi anni '60 (che compra e distrugge in bizzarre gare amatoriali) è convinto di essere uno scrittore di talento incompreso. Il riconosci-mento economico e letterario arriverà quando, sotto pseudonimo, comincerà a pubblicare thriller da autogrill, Potrebbe finalmente scappare da Milano, dalla madre rompiballe e dal fratello artista con cui vive, ma un infarto improvviso stravolge ogni piano. Da un ospedale di periferia Franco si ritrova a dover ripensare la propria vita. Con lui, un agguerrita gruppo di infartuati di diversa età ed estrazione con cui instaura un rapporto di cameratismo ed accettazione della condizione umana. Un romanzo egregiamente scritto per chi nella vita non riesce a sfondare, anche per cause "contingenti". Perché solo uno spirito illuminato sa scherzare sulla propria morte.
Grandi momenti
Krauspenhaar Franz
Poteva essere un weekend normale: il padre separato viene a prendere il figlio per portarlo in montagna, la madre ne approfitta per rilassarsi e lavorare un po'. Poteva esserlo, forse, senza il dattiloscritto che il padre lascia in casa della ex moglie, con un bigliettino: "Voglio che tu lo legga". La madre scorre le parole dell'ex marito: una storia sanguinaria, di vendetta. C'è una minaccia rivolta a lei, in quel romanzo, o è la sua immaginazione, è lei che legge quello che non c'è scritto? Certo, c'erano delle difficoltà, all'inizio: lei aveva chiesto al giudice di vietare all'ex marito di vedere il figlio, ma ora non è tutto superato, non sono finalmente in pace? Intanto padre e figlio perdono il treno, cala il buio; sbagliano sentiero. Quando raggiungono la baita, non sono più soli. La madre li chiama, i cellulari squillano a vuoto. Tranquilla, si dice, il ragazzo è con suo padre. Ma più legge il romanzo, più si allarma.
QUELLO CHE NON C’E’ SCRITTO
Reig Rafael
La storia è quella di Morris Bober, umile commerciante ebreo che nel cuore di Manhattan conduce una vita misera e consumata dagli anni, e di Frank Alpine, un ladruncolo di origini italiane, deciso a riscattarsi e diventare un uomo onesto e degno di stima, aiutando Morris al negozio. Tuttavia il giovane Frank non resisterebbe dietro al bancone, sempre più assediato dalla concorrenza, se non si innamorasse di Helen, la fi glia di Morris. La vicenda è straordinariamente intrecciata intorno alle emozioni, ai segreti, al destino di queste tre esistenze. La narrazione, dal ritmo quasi ipnotico, e la singolare capacità di Malamud di raccontare i gesti, gli sguardi e le abitudini dei protagonisti rendono possibile sin dalle prime battute una completa comprensione della particolarità dell’ambiente e della psicologia dei personaggi. Lo stile limpido, semplice, a tratti ironico, è un capolavoro di perfezione, e regala quella atmosfera inconfondibile, a metà tra il tragico e il comico, che rende affascinante la narrativa di Malamud.
Il commesso
Malamud Bernard
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