Giallo - thriller - noir

Mr. Mercedes

King Stephen

Descrizione: L'alba di un giorno qualsiasi della primavera 2009, davanti all'ufficio di collocamento di una cittadina americana, si è formata una lunga coda di giovani, donne, uomini che sperano di trovare un lavoro. All'improvviso su di loro piomba una rombante Mercedes grigia, che spazza decine di persone per poi sparire alle prime luci del giorno. Il killer non sarà mai trovato. Un anno dopo, un poliziotto che sta per andare in pensione, William Hodges, riceve il beffardo messaggio di Mr. Mercedes, che lo sfida a trovarlo prima che lui compia la prossima strage. Nella disperata corsa contro il tempo e contro il mostro, il vecchio Hodges può contare solo sull'intelligenza e l'esperienza per fermare il suo sadico nemico. Inizia quindi un'incalzante caccia all'uomo, una partita a scacchi tra bene e male.

Categoria: Giallo - thriller - noir

Editore: Sperling & Kupfer

Collana: Pandora

Anno: 2014

ISBN: 9788820057190

Recensito da Elpis Bruno

Le Vostre recensioni

Mr Mercedes di Stephen King è un romanzo che mi ha spiazzato e cercherò di spiegarne i motivi.

Anno del Signore 2010”: la crisi impazza e la gente in cerca d’impiego si accalca al City Center ove si svolge la fiera del lavoro. Il sogno di un’occupazione s’infrange per il delirio di un pazzo, che irrompe sulla folla guidando una Mercedes SL 500 e compie una strage.
Le modalità di esecuzione del delitto tradiscono la follia dell’assassino: “L’uomo che la stampa ha deciso di chiamare: a) il Jolly b) il Pagliaccio oppure c) l’assassino della Mercedes” ha compiuto “un crimine dettato da un impulso improvviso. Nessun legame con nessuna delle vittime, nessun movente, una strage commessa giusto per divertirsi”.
Si occupa del caso, che viene denominato “il massacro del City Center”, Kermit William Hodges,  “detective di primo grado” in pensione: quand’era in servizio faceva coppia con Peter Huntley dando vita a “i segugi del Cielo”. A questo personaggio positivo (“Ti ho appena aiutato. Prima del tramonto, voglio che tu faccia lo stesso con qualcun altro”) fa da contrappunto il profilo orrendo di Brady Hartsfield: personalità contorta (“vuole stare simpatico a tutti”) e deformata da un delitto infantile (“Quando uccise il fratello. E la madre gli coprì le spalle”), autentico mostro che si nasconde sotto un ruolo altrimenti romantico (“Tutti amano l’omino dei gelati”).

La storia scorre non particolarmente originale, anzi direi dozzinale rispetto al florilegio dei romanzi trash sugli omicidi seriali. Poi s’incappa in due pagine illeggibili che contengono la descrizione del fratricidio vile ai danni di un bambino menomato e un senso di vergogna s’impossessa del lettore.
Non bastano alcuni aforismi (talvolta copia-incollati: “E se tu riguarderai a lungo in un abisso, ha scritto Nietzsche, anche l’abisso vorrà guardare dentro di te”), non sopperisce il mestiere di King e neppure lo stile (ormai opaco e scadente), che si affida a paragrafi spesso troncati dai luoghi comuni: “Meglio prevenire che curare”.
Rimane il disagio per un’atrocità imperdonabile tra le tante, rimane una domanda che mi sono posto pensando a fatti di cronaca (come le stragi nei college, di cui spesso leggiamo) che alimentano le menti esaltate  di vigliacchi che colpiscono a tradimento, ispirati da un’idea rinunciataria e codarda: “L’unica verità è il buio. E conta solo entrarci dopo aver fatto qualcosa d’importante. Dopo aver ferito il mondo, lasciando il segno.”

Ribelliamoci alla legge del mercato. Non leggiamo questo libro di Stephen King.

Bruno Elpis

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