Non ricordo le modalità con le quali mi sono imbattuto in Charlie Risso - questa talentuosa cantautrice genovese -, se sia stata colpa di Instagram o di qualche sbirciata alle nuove uscite musicali. Ma devo dire che già al primo ascolto del suo nuovo singolo ho pensato “che voce!” e che avrei voluto farci una chiacchierata.
Mi raggiunge al telefono qualche giorno più tardi e, tra il latrare di un cane prigioniero di un balcone, lo sciabordio del mare (perché sto camminando a pochi passi da casa) e il rombo di qualche sporadica auto, mi racconta un po’ di lei, della sua vita. Parliamo di musica e songwriting, di natura, del suo amore per i paesaggi del Nord Europa. Le confesso che credo molto al concetto di fisiognomica e che dunque, già dalla sua estetica e dai tratti del viso, si intuisce che la sua natura è permeata dal folk e dalla musica celtica. Credo che certe nostre caratteristiche personali producano una sorta di imprinting, di cui forse non riusciamo nemmeno a rintracciare nitidamente l’origine. Charlie – mi pare di capire – è una donna schietta e altrettanto umile. Mi racconta con fermo entusiasmo anche altre cose in merito alla scrittura dei suoi brani, della produzione degli stessi. Alcune delle quali riportate nell’intervista che segue.
Carlotta è magnetica nella voce. Una scintilla di vera luce adamantina dai toni chiaroscuri in mezzo al preconfezionato brillio di paillettes pronte a volar via al primo colpo di vento.
D – Chi è Charlie?
R – Sono una cantautrice di origine italiana che ha fatto il suo esordio nel 2016 con l’album “Ruins of Memories” e che, a distanza di quattro anni, è uscita il 15 settembre scorso con il primo singolo DARK, che anticipa l’uscita del nuovo disco TORNADO (a dicembre).
D – Come nasce il tuo nuovo singolo Dark?
R – Dark è nato una notte: mi trovavo fuori casa, ero all’aperto, c’era questa intermittenza di un lampione la cui luce andava e veniva.
Mi sono lasciata andare a una melodia, una cantilena che è una ripetizione magnetica. Poi è nato il testo che parla della lotta infinita tra luce e oscurità.
Dentro di noi esiste una dualità, la lotta tra le nostre paure più profonde E le energie positive che ci risollevano…
La canzone in origine è nata voce e chitarra, con un impronta molto folk, quasi celtica… poi l’ho importata in Pro Tools e ho giocato sopratutto con il suono dei bassi.
Il giorno dopo ero in studio dal mio produttore Mattia Cominotto, che ha fatto il resto.
S – Questo brano si discosta come sonorità da quelli del primo disco ”Ruins of Memories”, dal piglio decisamente più folk. Qui si riscontrano atmosfere che rimandano alla musica celtica, sopratutto nel cantato del brano. In generale quali sono le tue influenze musicali e dunque con quali artisti ti piacerebbe collaborare?
R – Il nuovo disco TORNADO si spinge verso generi più sperimentali rispetto al precedente lavoro grazie anche all’ausilio di nuovi programmi che Charlie ha iniziato a utilizzare e che influiscono sulla fase di pre-produzione curata da Charlie stessa.
Ritengo che sia anche per via del mio timbro vocale che si possano attribuire ad alcuni dei miei lavori spunti celtici e, se si può parlare di influenze creative, direi che negli anni 80/90 – tra i tanti e vari ascolti – amavo molto (e amo tutt’ora) gruppi come ENYA e i CLANNAD, che si mescolavano ad ascolti più americani come i MAZZY STAR e gli inglesi PORTISHEAD.
Non vi elenco tutti i miei ascolti perché sono davvero infiniti, ma posso dire che in cima alle classifiche c’è sicuramente il cantautorato americano (Simon & Garfunkel, Dylan, Joni Mitchell, Joan Baez, Judy Collins, Crosby Stills Nash &Young…) e naturalmente l’universo inglese dei Beatles (sempre al primo posto), gli Stones, Bowie, i Queen, LED Zeppelin, gli Smiths, gli Who… potremmo continuare all’infinito…
D – Ci dici qualcosa in più sul videoclip?
R – Il videoclip di DARK è stato realizzato dal talentuoso regista Marco Pellegrino, che ha vinto l’anno scorso il Nastro d’Argento con il cortometraggio “Moths of flame” e che ha girato l’ultimo videoclip di Piero Pelù e il videoclip per la versione dei I MINISTRI di “Inverno”, cover di Fabrizio De André.
Il videoclip è stato realizzato durante il lOckdown e le immagini della sottoscritta le ho girate io stessa con il cellulare.
D – Nei precedenti video ti si nota particolarmente a tuo agio con i paesaggi boschivi.
Che rapporto c’è tra la natura e la tua musica e in un certo senso come definiresti la ”natura della tua musica”?
Il mio rapporto con la natura è splendido e necessito di circondarmi di natura… adoro in particolare i paesaggi boschivi e le campagne, nonostante viva al mare.
I momenti di massima ispirazione li ho quando sono circondata dal magico rumore silenzioso della natura nei meravigliosi giorni autunnali, fatti di colori caldi, di nebbioline leggere e pioggia, accompagnati dal profumo di foglie bruciate.
La natura della mia musica nasce dall’esigenza istintiva di raccontare, attraverso descrizioni visive, un mondo interiore fatto di tante emozioni che accompagnano tutti noi nel corso della nostra vita.
D – Ci sono impegni live nonostante il periodo difficile?
R – Al momento ci sono degli impegni legati a eventi privati; ci piacerebbe molto, Covid permettendo, presentare il nuovo disco nella mia città natale (Genova) e poter intanto lavorare sulla programmazione della prossima stagione primavera/estate…
D – Negli appuntamenti dal vivo preferisci una versione più intima, magari con chitarra e un arco/violoncello, o ti senti più a tuo agio contornata da una band?
R – Tra le esibizioni acustiche, ad esempio con chitarra e violoncello e quelle live full band sul palco non ho particolari preferenze: varia a seconda degli scenari, delle location, ma posso dire che sono molto più rare le occasioni di full band per ovvie ragioni di budget e che quindi mi piacerebbe incrementarle per portare in giro – dal vivo – il vero sound del disco.
D – “Dark” farà parte di un album? E, se sì, quando uscirà?
R – Si, Dark farà parte di un disco che si chiamerà TORNADO e che uscirà a dicembre.
D – Altri progetti per il futuro?
R – Direi di sì, alcune nuove collaborazioni su nuovi brani originali; per adesso e per scaramanzia: top secret.
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