Oggi ho intervistato Elisa Pucci, in arte Mille, c’eravamo già fatti una chiacchierata di recente su un’altra rivista per la quale scrivo. La cantautrice torna con un nuovo singolo intitolato La vita Le cose. In sintesi dirò che la vocalità di Mille ha un’originalità senza eguali, anche solo per questa caratteristica vi consiglio di ascoltarla. Se proprio dovessimo tracciare un parallelismo col passato, direi che il suo modo di cantare ricorda quello di Cinzia Farolfi  dei Cattivi Pensieri. Ad ogni modo molti di voi forse già la conoscono per averla vista in un’edizione di X Factor di qualche tempo fa con i Moseek. Questo brano arriva dopo il singolo Animali e conferma il nuovo percorso intrapreso. Ora lasciamo a lei la parola attraverso le domande di questa intervista.

D – Ciao Mille, ci parli del tuo ultimo singolo?
R – “La vita Le cose” fa parte di quelle conversazioni che si fanno a tavola o al telefono con persone che ti danno la possibilità di non spiegare troppo perché riescono a capirti al volo; fa parte dei gesti quotidiani che rendono la vita più preziosa. È una fotografia di un momento storico della mia vita, che corrisponde a quando mi sono trasferita a Milano, con tutto quello che ciò ha comportato.

D – Uscirà un Ep?
R – Perché fare solo un EP quando ho scritto tante canzoni per fare un disco intero?

D – Ci sono in programma delle esibizioni live?
R – Quando si potranno fare nuovamente  i concerti, ce ne saranno tanti.

D – Tra le cose della vita quale è la più importante per te? Ovviamente puoi parlare anche di qualcosa di astratto e non per forza materiale…
R- Concedersi la felicità, è la cosa più importante per me.

D – Personalmente sono curioso di sapere se ti piace leggere… e, in tal caso, qual è stato l’ultimo libro che hai letto? E quale invece consiglieresti a un amico?
R – Leggere mi ha permesso di vivere molta più vita di quanta ne ho vissuta. Sto leggendo “La testa e il cuore” di Simonetta Fiori; di questo libro Natalia Aspesi ha parlato molto bene. Visto che sono nel mezzo dell’entusiasmo, credo di avere già in mente a chi regalare proprio questo libro.