Come risolvere il problema della vita?
Come penetrare il segreto dell’esistenza – scheletro di pipistrello nell’armadio – e il suo enigma, trama di una tela di ragno?
Con la semplicità naturale, perfino volgare e crudele, di questa donna ritratta da Virginia Woolf.
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Ritratto 3
E a me sembrò, mentre sedevo nel cortiletto della locanda francese, che il segreto dell’esistenza non fosse altro che uno scheletro di pipistrello nell’armadio; e l’enigma nient’altro che la trama di una tela di ragno; talmente solida pareva la donna. Era seduta al sole. Senza cappello. La luce la trafiggeva. Non c’erano ombre. La faccia era gialla e rossa; e tonda; un frutto sopra un corpo; un’altra mela, solo non sul piatto. Dei seni si erano formati sodi come mele sotto la blusa sul suo corpo.
La osservai. Contrasse la pelle come se una mosca ci avesse camminato sopra. Passò qualcuno. Vidi le sottili foglie del melo che erano i suoi occhi dare un guizzo. E la sua volgarità, la sua crudeltà, era come corteccia ruvida di licheni e lei era imperitura e aveva completamente risolto il problema della vita.
Virginia Woolf, “Tutti i racconti”, La Tartaruga edizioni, pagg. 275-276
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