
La cucina diet_etica
Barbero Emanuela
Categoria: Narrativa
Editore: IoScrittore
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Recensito da Elpis Bruno
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I due terzi delle malattie croniche - come cancro, infarto cardiaco, angina, ictus, diabete, ipertensione, osteoporosi e obesità - che flagellano la società occidentale dipendono dalla dieta: possiamo ammalarci e morire non solo per l’insufficienza ma anche per il troppo cibo. Poiché la nostra salute dipende da ciò che mangiamo, è importante conoscere i principali nutrienti, le calorie e i gruppi di cibi vegetali, e le raccomandazioni particolari per garantire l’adeguatezza nutrizionale della dieta. Ogni ricetta è corredata da un breve commento introduttivo con gli abbinamenti più adatti e da tabelle con i valori nutrizionali, per venire incontro alle esigenze di mangiare bene, tenendo sotto controllo il peso e la propria salute. Ricette gustose e per tutte le esigenze e un intero capitolo dedicato alle pizze e ai «calzoni» vegan.
La cucina diet_etica
Barbero Emanuela
Lazzaro è un uomo quasi cinquantenne che ritorna a casa, nella terra natia di Puglia, dopo trent'anni di esilio volontario in Argentina. A riportarlo a casa è un omicidio e un'ingiustizia, di cui è stato testimone. Nel ritornare in Italia, Lazzaro ricava una nuova consapevolezza di sé pacificando i fantasmi del passato e le incognite del futuro. Un romanzo avvincente, una storia che emozionerà il lettore e lo trascinerà in un mistero a sfondo familiare, dove violenza e amore sono le due forse contrapposte.
Il segreto di Lazzaro
Vicidomini Letizia
W. Somerset Maugham non ha mai dovuto dilungarsi troppo a spiegare che cosa fosse il suo secondo e più celebre romanzo, quello che già alla sua uscita, nel 1915, fece di lui uno scrittore immensamente popolare. In diverse occasioni, si limitò infatti a precisare che Schiavo d’amore non era «un’autobiografia, ma un romanzo autobiografico» – e che Philip Carey, pur essendo orfano come lui, medico come lui, e come lui attratto dai lati meno dominabili dell’esistenza, era solo il protagonista di una finzione, e non la controfigura del suo autore. I lettori (allora come oggi) erano quindi liberi di seguire Philip prima durante gli studi a Heidelberg, poi negli anni della bohème parigina, e alla fine per tutto il lungo, tormentoso e distruttivo amore per Mildred, la cameriera reprensibile, perfida e perciò ancor più desiderabile (di cui non a caso Bette Davis è stata la definitiva incarnazione cinematografica) che finirà quasi per ucciderlo. Ma se si può anche fingere di credere a quel diabolico illusionista di Maugham quando sostiene di aver prestato a Philip solo i sentimenti, è legittimo sospettare che poche altre volte, in letteratura, la menzogna romanzesca – anche la più sofisticata e avvincente, come questa – abbia coinciso in modo tanto fedele e tanto necessario con una personale, e quasi feroce, autenticità.
Schiavo d’amore
Maugham W. Somerset
Joseph Mengele è il famigerato medico di Auschwitz autore di terribili esperimenti pseudo-scientifici sui bambini, forse il più feroce criminale nazista. Alla caduta di Hitler (che gli aveva affidato il compito di scoprire il meccanismo genetico che portava alla nascita dei gemelli), riuscì a far perdere le sue tracce. Jorge Camarasa, il giornalista argentino che ha indagato a lungo sui criminali nazisti in fuga, prima dagli alleati e poi braccati dal Mossad, ha scoperto le diverse identità assunte da Mengele in Argentina e in Brasile, fino alla morte avvenuta nel 1979. L’aspetto forse più agghiacciante è che molto probabilmente il dottor Mengele continuò a lungo i suoi esperimenti. In particolare a Candido Godoi, in Brasile, la «città dei gemelli», dove vivono un centinaio di coppie di gemelli omozigoti, biondi e con gli occhi azzurri. Una misteriosa anomalia genetica che forse oggi ha una terribile spiegazione.
Mengele
Camarasa Jorge
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