
Cara Napoli
Marone Lorenzo
Descrizione: "Il libro più intelligente - ma anche il più divertente - di questi ultimi anni." Lars Gustafsson, Der Spiegel "Il libro è così ricco che permette tutti i livelli di lettura... Eco, ancora bravo!" Robert Maggiori, Liberation "Brio e ironia. Eco è andato a scuola dai migliori modelli." Richard Ellmann, The New York Review of Books "Precisamente il genere di libro che, se fossi un milionario, comanderei su misura." Punch "Quando Baskerville e Adso entrarono nella stanza murata allo scoccare della mezzanotte e all'ultima parola del capitolo, ho sentito, anche se è fuori moda, un caratteristico sobbalzo al cuore." Nicholas Shrimpton, The Sunday Times "E' riuscito a scrivere un libro che si legge tutto d'un fiato, accattivante, comico, inatteso..." Mario Fusco, Le Monde "E' un tipo di libro che ci trasforma, che sostituisce la nostra realtà con la sua... ci presenta un mondo nuovo nella tradizione di Rabelais, Cervantes, Sterne, Melville, Dostoevskij, lo stesso Joyce e Garcfa Marquez." Kenneth Atchity, Los Angeles Times "Mi rallegro e tutto il mondo delle lettere si rallegrerà con me, che si possa diventare best seller contro i pronostici cibernetici, e che un'opera di letteratura genuina possa soppiantare il ciarpame... L'alta qualità e il successo non si escludono a vicenda." Anthony Burgess, The Observer
Categoria: Classici
Editore: Bompiani
Collana: I grandi tascabili
Anno: 2000
ISBN: 9788845246340
“A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l’ultima speranza che resta alla razza umana.” Luciano De Crescenzo Cari librai, sono felice di presentarvi questo libro a cui tengo molto perché, più di tutti, parla della città in cui sono nato e vivo da oltre quarant’anni: Napoli. È una raccolta dei miei “Granelli”, gli articoli che negli ultimi tre anni ho scritto ogni domenica per “la Repubblica” di Napoli, attraverso i quali ho cercato di descrivere le mille sfaccettature di questa città. È un libro che mi aiuterà a spiegare perché, a mio avviso, sia necessario cambiare prospettiva su Napoli, perché occorra mostrarla in modo diverso a chi non la vive quotidianamente e ne sente sempre parlare in chiave critica, sottolineando quanto sia una città normale, piena di buchi neri, certo, ma anche di luce, e quanto valga la pena conoscerla, visitarla, viverla. Una passeggiata sottobraccio con i miei lettori, insomma, per raccontare a modo mio i granelli di verità che ho raccolto strada facendo. Credo che il paese abbia più che mai bisogno di Napoli, di capirla fino in fondo, assorbirne la mentalità, la sua cultura del vivere, quell’affrontare l’esistenza con un’alzata di spalle, con la velata ironia che serve a mascherare la malinconia. Credo che abbia infinitamente bisogno della sua “filosofia leggera”, della sua arte, della creatività che riesce a esprimere nonostante tutto, la capacità di convertire il brutto nel bello, le difficoltà in successi, la vita in commedia e di “farsi bastare” la poesia delle piccole cose...
Cara Napoli
Marone Lorenzo
AMORIZZAZIONI
Vetterlein Suse
Non ricordo più
Chi è lui? Chi lo ha generato davvero? Suo padre Alois Hitler, funzionario di dogana austriaco, se lo chiederà sempre. E senza risposta, perché nemmeno sul letto di morte la madre gli svelerà il segreto della sua nascita di illegittimo. E lo stesso ci chiediamo noi di Adolf Hitler: chi è? Chi lo ha generato? Da dove viene il lupo Fenrir che, nelle mitologie nordiche, a un certo punto del Tempo spezzerà la catena per irrompere schiumando di rabbia e annunciare la fine del mondo? Questo noi ci domandiamo, consapevoli che, se si comincia a spiegare, a rispondere alla domanda "perché?", si finisce per correre il rischio di giustificare. E invece lo strenuo sforzo, letterario e civile, di Genna è quello di attenersi alla cruda durezza dei fatti, di raccontarci passo per passo la vita di un uomo che ha incarnato il Male dei nostri tempi, facendone un'epica non celebrativa ma distruttiva, un'epica che si corrode nel suo farsi.
HITLER
Genna Giuseppe
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