
Storia della mia gente
Nesi Edoardo
Descrizione: Tre bambini crescono insieme in un collegio immerso nel verde della campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani. La loro vita verrà accompagnata dalla musica dei sentimenti: l'amicizia e l'amore come uniche armi contro un mondo che nasconde egoismo e crudeltà.
Categoria: Narrativa
Editore: Einaudi
Collana: Super tascabili
Anno: 2007
ISBN: 9788806190453
C'era una volta la Provincia italiana ricca, felice e molto produttiva. Che commerciava con l'estero, dava del tu ai colossi oltre confine con l'orgoglio di una identità, prima che nazionale, comunale. C'era un tempo in cui anche gli stupidi facevano soldi, in un paese dove il PIL cresceva di due cifre l'anno. Dove i soldi guadagnati con allegria, spensieratezza e persine cafonaggine venivano ben esibiti in beni di lusso. Poi arrivarono i guru della globalizzazione a dire che si doveva cambiare, ad andare in televisione a sponsorizzare mercati stellari in Cina e a sostenere che il vecchio modello, quello dove si stava bene, andava male. Questa è "la storia della mia gente", non solo degli "stracciaroli di Prato", ma di una provincia felice e intelligente, sacrificata alla globalizzazione.
Storia della mia gente
Nesi Edoardo
Antonio Armellini ripercorre la genesi della Carta di Parigi in un volume edito dall’Università di Trento. Armellini è stato ambasciatore alla Csce (Conference on Security and Cooperation in Europe), in Algeria e India
L’Italia e la Carta di Parigi
Armellini Antonio
Menina, centenaria, unica erede dei potenti Carvalhais Medeiros, spadroneggia sulla famiglia e su tutta la città. Chiusa nella sua villa sontuosa, teme il sesso, la luce, i colori. Vive di minacce e rancore, della sua fredda intelligenza. Solo una giovane nipote, Marina, non si lascia intimidire. Con João, ha esplorato tutti gli angoli della città, i quartieri più poveri, le vie delle prostitute. Il suo amore per lui è nato a diciott'anni, sulla sabbia fine delle dune di Jaçaña. E adesso che João è in prigione, per aver scritto sui muri che la libertà è un passero blu,Marina non vede l'ora che venga il sabato, per andarlo a trovare con una scatola di biscotti fatti in casa.
LA LIBERTA’ E’ UN PASSERO BLU
Studart Heloneida
Yambo, il protagonista del romanzo, si risveglia dopo un incidente e scopre di aver perso la memoria. Non la memoria che i neurologi chiamano “semantica” (egli ricorda tutto di Giulio Cesare e sa recitare tutte le poesie che ha letto in vita sua), bensì quella “autobiografica”: non sa più il proprio nome, non riconosce la moglie e le figlie, non ricorda nulla della sua infanzia. La moglie lo convince a tornare nella casa di campagna, dove ha conservato i libri e i giornali letti da ragazzo, i quaderni di scuola, i dischi ascoltati allora. Così, in un immenso solaio, l’uomo rivive la storia della propria generazione, arrestandosi soltanto di fronte a due vuoti ancora nebbiosi: le tracce di un’esperienza atroce vissuta negli anni della resistenza e l’immagine vaga di una ragazza amata a sedici anni e poi perduta.
La misteriosa fiamma della regina Loana
Eco Umberto
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