
In bilico. Storie di animali terrestri
Autori Vari
Descrizione: Le storie vere di Flora Tristan, attiva socialista e fondatrice dell'Unione Universale delle Operaie e degli Operai, e suo nipote Paul Gauguin, legati dal grande sogno dell'Utopia di una società liberata dalle ingiustizie sociali e riconquistata alla bellezza artistica.
Categoria: Narrativa
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Anno: 2003
ISBN: 9788806166496
Recensito da Lucilla Parisi
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"In bilico. Storie di animali terrestri" contiene dodici racconti inediti. Questi nuovi racconti italiani, scritti da autori nati tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, descrivono la realtà del nostro paese, tra speranze, desideri, tra crisi del lavoro e volontà di cambiamento, in cerca di un nuovo possibile destino. Con racconti di: Paolo Colavero, Gianluca Conte, Luigi De Gregorio, Marco Goi, Belisario Laveneziana, Angela Leucci, Valentina Luberto, Paolo Merenda, Antonio Montefusco, Annarita Pavone, Marina Piconese.
In bilico. Storie di animali terrestri
Autori Vari
“Le Chat curieux” è una rinomata pasticceria nel centro di Montpellier gestita da Juliette e dalla figlia, Florence. La loro vita è scandita dalle visite dei clienti affezionati come Monsieur Girard, che tutti i giorni fa colazione lì da vent’anni, Claire, compagna di giochi dai tempi dell’infanzia, e Madame Marie, la proprietaria della pensione dove si è sistemato Alain, giovane architetto parigino che ha abbandonato lavoro, famiglia, amici per girare il mondo. E poi c’è Didier, scapestrato senza futuro e senza affetti, sempre in bilico tra l’onestà e i piccoli reati, che abita le pagine di un romanzo di cui Florance è l’autrice.
FLORENCE
Becco Monica
Mia Martini racconta, in prima persona, la sua travagliata esistenza poche ore prima di morire. Quel letto di uno squallido appartamento di un piccolo paese della provincia di Varese dove cercava di fuggire dalle dicerie infamanti che la perseguitavano e da cui non si è mai più rialzata. Aldo Nove, con un linguaggio secco e poetico. ripercorre la vita di una grande e sempre più popolare artista, amata in tutto il mondo eppure odiata da uno star system che ne ha fatto un capro espiatorio.
Mi chiamo…
Nove Aldo
Camelia vive con la madre a Leeds, una città in cui "non comincia mai niente" e l'inverno non è mai finito, in una casa assediata dalla muffa accanto al cimitero. Traduce manuali di istruzioni per lavatrici, mentre la madre fotografa ossessivamente buchi di ogni tipo. Entrambe segnate da un trauma, comunicano con un alfabeto fatto di sguardi. Un giorno Camelia trova nel cassonetto dei vestiti deformi, con molte maniche e strani squarci: in quel momento cambia qualcosa, comincia a trascorrere più tempo fuori casa e ogni giorno trova nuovi vestiti nel cassonetto. È così che incontra Wen, un ragazzo cinese che lavora in un negozio di vestiti e che le insegna la sua lingua. Saranno proprio gli ideogrammi ad aprire un varco di bellezza e mistero nella vita di Camelia, attribuendo nuovi significati alle cose. Camelia si innamora di Wen, ma lui la respinge nascondendole il motivo. E c'è anche il bizzarro fratello di lui, ossessionato dall'oscura morte di Lily, un'altra studentessa di Wen...
SETTANTA ACRILICO TRENTA LANA
Di Grado Viola
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