Giallo - thriller - noir

Pericolo giallo

Ervas Fulvio

Descrizione: Gialla, veloce, imprendibile: un’Audi rubata semina il panico nelle strade del Nord Est. L’ispettore Stucky e la sua squadra le danno la caccia, ma il bolide sfreccia nella notte, sguscia tra le dita. Tra un inseguimento e l’altro Stucky frequenta (per ragioni di servizio!) bordelli cinesi e aiuta un’amica poliziotta in un’indagine spinosa: un collega ha ucciso la moglie e si è suicidato. Dietro questo gesto disperato, l’ombra di un uomo misterioso: colto, elegante, cinese. Ha un attico con vista su Porto Marghera, e conquista il Nord Est, pezzetto dopo pezzetto, come un giocatore di go. Quando siamo diventati così facili prede? si chiede Stucky. E si addentra pericolosamente nella rete. Sul filo della cronaca recente, l’avventura più ‘gialla’ con l’ispettore Stucky. Con contorno di vicine di casa belle e smaliziate, giovani colleghi di variegata simpatia, poliziotte notevoli in molti sensi, cani perfettamente all’altezza, uno zio persiano in crisi, alle prese con un innamoramento tardivo. Mentre il crimine finisce per porre le domande giuste, la vita si svela nelle chiacchiere notturne su un pavimento di legno, con l’odore di un alcolico pregiato che dura a lungo nelle narici. Un romanzo pieno di azione, di atmosfera, di spunti stimolanti sulla fragile realtà che ci circonda. Una lettura di piacere e di sostanza, tutta da gustare.

Categoria: Giallo - thriller - noir

Editore: Marcos y Marcos

Collana: Gli alianti

Anno: 2016

ISBN: 9788871687605

Trama

Le Vostre recensioni

Nel ricco e variegato panorama dei giallisti italiani trova giustamente spazio anche la figura dell’ispettore “Stucky”, partorito dalla mente dello scrittore Fulvio Ervas e già protagonista di una serie di romanzi tra i quali l’ultimo pubblicato è Pericolo giallo. L’ispettore italo-persiano questa volta si trova coinvolto in una tripla indagine: fornire le prove necessarie per fare chiudere dei centri massaggio gestiti da cinesi (che dietro l’apparente facciata nascondono in realtà un’attività di sfruttamento della prostituzione), collaborare con i colleghi per sgominare la “banda dell’Audi gialla” (che semina il panico tra la gente sfrecciando per le strade del Nordest e compiendo rapine e atti criminali) ed infine aiutare, come favore personale, una collega di Mestre nello scoprire la verità dietro a un duplice caso di omicidio-suicidio, che sembra coinvolgere la comunità cinese del luogo. Il titolo “Pericolo giallo” appare pertanto azzeccato e questo colore sembra ben caratterizzare il filone narrativo che affronta tematiche molto attuali nel riferirsi a episodi di cronaca dei giorni nostri, riguardanti tanto le scorribande notturne di criminali su potenti bolidi, quanto le attività illecite, o comunque molto border-line, compiute dalla comunità cinese radicata nel territorio. Proprio il territorio del nordest e in particolare le province di Treviso e di Venezia rappresentano le location in cui si muovono l’ispettore Stucky e gli altri colleghi, luoghi che Ervas fa apparire molto reali e simili a quelli che conosciamo. Un nordest scosso da scandali politici ed economici in cui si percepisce “…il rumore sinistro degli scricchiolii bancari che hanno tosato i greggi di fiduciosi risparmiatori, probi pensionati e piccoli artigiani, imprenditori di medie dimensioni…..tra quelle mura si era infilato un vento in grado di gelare certezze, alleanze….mai troppo evidente. Mai troppo aggressivo almeno pubblicamente”.

L’autore conduce la vicenda sempre con uno stile molto scorrevole ed ammiccante, che allevia la gravità delle situazioni descritte: con un’intonazione tendente al surreale in alcuni dialoghi tra personaggi di contorno, il romanzo riesce comunque a penetrare, come una lama nel burro, dentro alla realtà di un mondo, quello veneto, in cui si ricorda che “Questa regione ha subito trasformazioni tettoniche negli equilibri di potere. Si è rimescolato un mondo che aveva la corruttela come collante. Che si fondava sulla fiducia di cittadini ciechi. Banche, aziende, grandi opere: ovunque si è potuto imbrogliare lo si è fatto”.  Di impatto e molto accattivanti gli scenari notturni in quanto, come in ogni giallo che si rispetti, le indagini devono essere condotte dopo il calar del sole, quando arrivano le ombre che fanno sembrare ancora più spettrali i profili delle fabbriche dismesse del polo petrolchimico di Marghera.

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