
La squola – di storie ce ne sono tante
Oliva Marilù
Descrizione: In Una lama di luce avevamo lasciato Montalbano e Livia sconvolti per la fine di François, il protagonista del Ladro di merendine, il bambino che Livia avrebbe voluto adottare. Livia non si è mossa da Boccadasse e nelle lunghe telefonate con Salvo mostra tutta la sua prostrazione, ma in un’alba livida la telefonata di Fazio interrompe il sogno angoscioso di Montalbano per trascinarlo in una nuova indagine. Sono giorni di pioggia a Vigàta, quegli acquazzoni violenti e persistenti che non danno requie, fiumane d’acqua scatenata che travolgono case e terreni lasciando dietro di sé un mare di fango. È in una di queste giornate che un uomo, Giugiù Nicotra, viene trovato morto in un cantiere, mezzo nudo, colpito da un proiettile alle spalle. Aveva cercato scampo in una specie di galleria formata da grossi tubi per la costruzione di condotte d’acqua. L’indagine parte lenta e scivolosa, ma ben presto ogni indizio, ogni personaggio, conduce al mondo dei cantieri e degli appalti pubblici. Un mondo non meno viscido e fangoso della melma di cui ogni cantiere è ricoperto. Districandosi tra tutto quel fango nel quale «sguazzariano» costruttori, ditte, funzionari pubblici, una cosa Montalbano non riesce a togliersi dalla testa: che Nicotra, il morto, andando a morire dentro alla galleria, avesse voluto comunicare qualche cosa. «Lei poco fa ha detto una parola, piramide. E a me è tornato in mente… Sa che dentro alla piramide di Cheope nessuno per lungo tempo ci è potuto entrare perché non si riusciva a scoprire l’accesso? Poi qualcuno ha rotto gli indugi e ha praticato un foro nella parete, foro non autorizzato dai custodi della piramide. Ma così anche i custodi, che fino a quel momento erano stati costretti a starsene fuori, poterono penetrare all’interno».
Categoria: Narrativa
Editore: Sellerio
Collana: La memoria
Anno: 2014
ISBN: 9788838931918
Trama
Le Vostre recensioni
Un romanzo rivolto, soprattutto, ai ragazzi e ai giovani adulti. E’ la storia di quattro studenti, Fil, Miluna, Cecio e Pauline che frequentano il liceo artistico di Bologna, la Squola: detta così per la scritta che campeggia sul muro esterno dell’edificio dove qualcuno ha volutamente sbagliato a scrivere il termine. L’istituto liceale è la cornice narrativa dentro cui nascono le storie inventate da Marilù Oliva, scrittrice di riferimento in Italia per la narrativa noir e fantastica al femminile. Le vicende dei quattro protagonisti sono una perfetta rappresentazione della vita dei giovani alle porte dei vent’anni, tra eccessi, passioni, conflitti sociali e famigliari, sesso. La difficoltà di diventare grandi, la diversità sociale tipica degli studenti, è il tema vincente che l’autrice mette in gioco. La trama si sviluppa su cinque piani narrativi: le quattro voci dei ragazzi più quella della scuola. Fil è un ragazzo belloccio, subordinato al bullo della scuola, Sauro, con il quale trafuga le preziose tavole di fumetti, giunte dall’America, per esporle in una mostra nel liceo. La bravata, che finirà male, renderà Fil un ragazzo più consapevole grazie anche all’amore per la più bella della scuola: Miluna. La ragazza ha una situazione famigliare difficile, senza padre e con una madre allo sbando al punto da acconsentire che la figlia si prostituisca. Miluna, infatti, conduce una squallida doppia vita, alterna weekend con clienti di lusso ai sogni strampalati e romantici di una adolescente. Gli altri due protagonisti, e voci narranti sono Cecio e Pauline. Cecio fa il primo anno, è un ragazzino minuto, insicuro, pieno di debolezza ma anche di tenerezze. Pauline, invece, è la classica ragazza geniale ma svogliata, arrabbiata con il mondo e sempre in lotta con genitori e professori. Quando si rende conto di essersi innamorata di Fil lo seduce…
La squola – di storie ce ne sono tante
Oliva Marilù
Cosa si mangiava nel Medioevo? E perché? Cosa è rimasto di tutto ciò nell'alimentazione di oggi? La storia del cibo è una storia affascinante perché, come quella del pensiero, ricca di scoperte e di imprese anonime, ma non per questo meno importanti. Dall'alimentazione romana alla corale conversione del mondo mediterraneo verso la carne, si rende in questo libro pian piano evidente come gli uomini si adattino spesso e con rapidità a cambiare i loro gusti. Una curiosa e interessante vicenda collettiva che ci trascina fino ad approdare al Medioevo,tra gusti, odori e aspetti del cibo e dell'umanità sempre diversi.
Alighieri passatemi il sale
Pischedda Anna
La prima volta che Teresa li vede stanno facendo il bagno in piscina, nudi, di nascosto. Lei li spia dalla finestra. Le sembrano liberi e selvaggi. Sono tre intrusi, dice suo padre. O tre ragazzi e basta, proprio come lei. Bern. Tommaso. Nicola. E Teresa che li segue, li studia, li aspetta. Teresa che si innamora di Bern. In lui c'è un'inquietudine che lei non conosce, la nostalgia per un'idea assoluta in cui credere: la religione, la natura, un figlio. Sono uno strano gruppo di randagi, fratelli non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, carichi di nostalgia per quello che non hanno mai avuto. Il corpo li guida e li stravolge: la passione, la fatica, le strade tortuose e semplici del desiderio. Il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. E la campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent'anni, quattro vite, un amore. Coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l'altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto del mondo.
Divorare il cielo
Giordano Paolo
Un uomo di molti mestieri è incaricato di un delicato restauro. La statua del crocifisso contiene segreti che si rivelano solo al tatto. Bisogna risalire a diverse nudità per eseguire. C'entra una città di mare e un villaggio di confine, un amore d'azzardo e una volontà di imitazione.
La natura esposta
De Luca Erri
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