Boto (delfino rosa)
Nei lunghi mesi di pioggia quelle voci
sibilanti tra spume: i delfini
nascono dalle acque profonde.
Corpo vermiglio-rosato corre, vola
la pelle, frutto tenero e liscio,
porta memorie, si culla nelle onde
dei tropici, vicino all’equatore
scherza nella laguna, nel fiume denso di suoni
all’improvviso appare in mezzo alla foresta.
Corpo-sapore dolciastro porta a riva
un delfino, parto al chiaro di luna
affronta dolore alla nascita
penetra l’astro doloroso del tempo,
materia, sangue nelle acque, geme
un parto un solo figlio, lo allatta
uno scambio di sguardi, il latte scaturisce
tra i sussurri nasce un dio: il Boto.
Marcia Théophilo
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Poesia tratta da Ogni parola un essere (leggete il commento dell’opera a questo link)
Leggete il commento all’opera Amazzonia madre d’acqua di Marcia Théophilo a questo link
Guardate il video di National Géographic Amazzonia, l’ultimo regno dei delfini d’acqua dolce a questo link
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