Andalusia nella poesia e nelle foto
Ballata di ciò che disse il vento (Rafael Alberti)
L’eternità potrebbe essere
un fiume, semplicemente,
o un cavallo dimenticato
e il tubare
d’una colomba smarrita.
Appena l’uomo s’apparta
dagli uomini, viene il vento
a dirgli ben altre cose,
aprendogli gli occhi
e gli orecchi a ben altro.
Oggi, appartato dagli uomini,
e solo, fra queste balze,
son stato a guardare il fiume
e ho visto solo un cavallo
e ho solo ascoltato
il tubare
d’una colomba smarrita.
E il vento passandomi accanto
come di sfuggita
m’ha detto:
l’eternità potrebbe essere
un fiume, semplicemente,
o un cavallo dimenticato
e il tubare
di una colomba smarrita.
Cordova – Vista sul Guadalquivir con il ponte romano
Canzone di cavaliere (Federico Garcia Lorca)
Cordova.
Lontana e sola.
Cavallina nera, grande luna,
e olive nella mia bisaccia.
Pur conoscendo le strade
mai più arriverò a Cordova.
Nel piano, nel vento,
cavallina nera, luna rossa.
La morte mi sta guardando
dalle torri di Cordova.
Ahi, che strada lunga!
Ahi, la mia brava cavalla!
Ahi, che la morte mi attende
prima di giungere a Cordova!
Cordova.
Lontana e sola.
(Nella Canzone di cavaliere il poeta in qualche modo vaticina la propria fine, intervenuta il 18 agosto del 1936, dodici anni più tardi, all’inizio della guerra civile, quando i fascisti lo assassinarono in località Fuente Grande, sulla strada tra Víznar e Alfacar.)
Cordova – Il campanile della moschea
Cordova – L’Alcazar
Cordova – L’Alcazar, particolare
Cordova – La moschea, particolare
Cordova – La moschea, interno
Aggiungi un tuo commento
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )