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Poesia

Nidi di periferia

a cura di Laura Monteleone

Poesie tratte da Nidi di periferia, la silloge poetica di Laura Monteleone

Ombre di cammini tra luci e caffè – cliccate qui per acquistare l’opera su Amazon

DI RABBIA E DI TENEREZZA

Dentro il cerchio
di un girotondo ferito
ci sono bambini scalzi
che ingoiano stupiti
il gelo della notte.
Orfani di favole e di bambole
cullano tra le braccia
ricordi di ordigni
avidi e sanguinari
e germogli di sogni
generosi e vitali.
Per loro
la primavera
ha grattugiato
un po’ di cielo
sugli spaghetti dei prati.
Complice ignara
persa nel profumo
di terra nuova,
promessa negata
ai pellegrini del vento.
Bloccati a un confine
scritto sul pentagramma
del filo spinato.
Al ritmo immobile
di musiche silenziose
cantano instancabili
inni di libertà
appesi ai lembi
di speranze ferite.

A LENTI PASSI

Caparbi anziani
che stupiscono di gentilezza.
Corpi fatiscenti custodi
di menti meravigliose.
Hanno tradito la fretta,
la pressione della velocità,
coltivando il sedimento
di orti remoti.
Si traveste di saggezza
la necessità,
in una mano
che chiede a bassa voce.
Delicato parlare
di corde usurate
leggendarie
cetre di poeti comuni.
Nulla più
è straniero al loro cuore
colmo di storie umane
che ora abitano
le città silenziose.

NOTTE SENZA STELLE

Questa notte il sonno
non verrà a visitarmi.
Salgo.
Mi avvicino al cielo.
I pensieri sono gomitoli
di fumo, in bilico
sul dorso chino
delle tegole madide.
I graffi dei gatti scuri
li dipanano malevoli.
Il cielo ha spento le sue stelle
da quando una distanza lunga
si è sdraiata tra di noi.
Il silenzio bussa
pavido tra le tempie.
Increspa l’arco delle sopracciglia
disegna un futuro a carboncino.


Qui trovate la scheda della silloge poetica
di Laura Monteleone nel sito della casa editrice.

nidi_di_periferia

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Laura Monteleone è un’inquieta lettrice e viaggiatrice milanese (ex insegnante, ex traduttrice, ex tour operator) dello storico quartiere di Niguarda. Ossessionata dalla scrittura e dall’uncinetto, sta cercando di fonderli in un’unica attività di uncinettura. Il marito e due figlie tostissime non sono mai riusciti a distoglierla da attività di vario volontariato (Telefono Rosa, Terres des Hommes, biblioteche, missioni parrocchiali…) e di biscotteria. Quando non è impigliata nella lana, persa in un libro, travolta in un concorso letterario, la si può trovare dietro il banchetto di un mercatino hobbistico, tra le linee dei balli country, a una seduta di meditazione, in una poltroncina di teatro e certamente aggrappata a una tazza di caffè, preferibilmente durante sessioni notturne di eventi letterari e cineforum. La sua prima pubblicazione risale al 1999, con il racconto Cuori senza frontiere per l’antologia di Voci di Donne.

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