
Del sacro e del profano
Pozzati Simone e autori vari
Descrizione: Siamo a Denver, è il 7 aprile 2052 quando ad Oscar Mianich, 70 enne burbero e abitudinario, viene diagnosticata una rara malattia che lo porterà, in poco tempo, a perdere la vista. Cosa lega il suo destino a quello di Anthony Peng, ricco e potente imprenditore? Probabilmente ciò che accomuna da sempre tutti gli umani sulla terra: la paura di andarsene senza aver lasciato un segno tangibile di sé. Nell'era in cui la rivoluzione digitale ha ormai cambiato radicalmente la quotidianità del genere umano, Anthony Peng brevetta un server in grado di custodire tutto ciò che vi confluisce dalla memoria di pc, tablet, smartphone di miliardi di utenti, un vero e proprio database grande milioni di gigabyte. In questo sterminato spazio dorme la nostra memoria e i nostri ricordi, l'esubero di informazioni che non riusciamo più a contenere nell'angusto spazio di un cellulare. Quanti scatti fotografici conta ogni giorno la camera del nostro smartphone? Quante di quelle cose che abbiamo filmato e memorizzato ci interessano davvero?
Categoria: Fantascienza
Editore: Santelli
Collana:
Anno: 2019
ISBN: 9788832040623
Recensito da Ornella Donna
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In un pittoresco mosaico di stravaganti preghiere si dipanano storie cucite ad arte, tra il sacro ed il profano. Questi racconti sono perle di un rosario, gocce stillanti, e voci fuori dal coro. Un campionario di vicende narrate senza filtri, dove il perbenismo non è ammesso e dove prendono vita in maniera spontanea e bestiale, solipsistiche aberrazioni del sé. Perché la verità condita da bianche bugie è più nera del sole. Profane preghiere scandiscono il tempo dell'incertezza. Qui dove nessuna lezione di vita viene impartita. Racconti diversi a volte per-versi inscenano un carosello di esistenze violate. Dove il sacro è pretesto per riscoprire il corpo e il credo solo un vincolo profano. Non vi è spazio per l'ipocrisia della correttezza in queste pagine sporcate dalle penne di anime originali e controcorrente. Una raccolta di diciotto racconti curata dall'autore Simone Pozzati. Un mix di scrittori in cui spiccano i racconti di autori noti al panorama nazionale come Marilù Manzini, il poeta beat Antonio Veneziani, il regista Livio Galassi, il biografo e poeta Ignazio Gori, lo scrittore Maurizio Valtieri, il commediografo Simone Romano e l'editore Simone Di Matteo.
Del sacro e del profano
Pozzati Simone e autori vari
Tra campioni e perdenti, vittorie e sconfitte, venti storie sul senso di precarietà che caratterizza ogni sfida. Perché nello sport, come nella vita, è tutta una questione di equilibrio. Vite che si intrecciano, si sfiorano, spesso inconsapevolmente, da un racconto all’altro, in un gioco dove le comparse si trasformano in protagonisti e i protagonisti tornano sullo sfondo, dove un luogo o un ricordo uniscono due sconosciuti e un dettaglio diventa sostanza. Così, alla periferia di Napoli, un pugile a fine carriera bussa alla porta del vicino per chiedergli aiuto. L’anziano signore è tornato nella sua città dopo una vita trascorsa al Nord, forse a Ivrea, lavorando come operaio. Per anni l’unico punto di riferimento dell’uomo è stato il canoista che vedeva ogni mattina, alle sette e trentacinque in punto, dal finestrino dell’autobus, lo stesso canoista che ha smesso di andare sul fiume e adesso non trova la forza di alzarsi da letto. Lì vicino, nella stessa sconfinata periferia, c’è una donna affacciata al balcone, guarda la croce della parrocchia e fuma. Il figlio si è fatto prete e il marito, costretto su una sedia a rotelle, si è dato alla fotografia. La stessa donna, cinque anni più tardi, incontra a una mostra del marito – fotografie di atleti, scatti fugaci dei protagonisti di questa grande storia – una neurologa che ha una relazione con un giocatore di golf. È la stessa donna che ha lasciato il compagno dopo che la figlia è morta durante un incontro di tennis. Lui, distrutto, solo, una domenica incontra su un treno un ciclista che assomiglia in modo impressionante a Fausto Coppi. Comincia la storia dei novelli Coppi e Bartali… Un crocevia di destini per il primo inedito italiano di 66thand2nd.
LE COINCIDENZE
Polidoro Ivan
Il piccolo libri del Natale; dal nascere al mondo e alla vita; l'enorme mistero della maternità. Una lettura della storia di Maria che restituisce alla madre di Gesù la meravigliosa semplicità di una femminilità coraggiosa, la grazia umana di un destino che la comprende e la supera.
In nome della madre
De Luca Erri
Al BarLume, in un paese della costa intorno a Livorno, tra un caffè e una briscola in cinque, quattro vecchietti e il barista si ritrovano a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare sul delitto di una giovane ragazza. E sotto all’intrigo giallo, la vita di una provincia ricca che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico. La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell’immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l’immaginaria Pineta, «diventata località balneare di moda a tutti gli effetti, e quindi la Pro Loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l’architettura del paese: dove c’era il bar con le bocce hanno messo un discopub all’aperto, in pineta al posto del parco giochi per i nipoti si è materializzata una palestra da body-building all’aperto, e non si trova più una panchina, solo rastrelliere per le moto». L’omicidio ha l’ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista. In realtà è quest’ultimo il vero svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all’indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sicché, sotto all’intrigo giallo, spunta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione. Un giallo in toscanaccio.
LA BRISCOLA IN CINQUE
Malvaldi Marco
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