Giallo - thriller - noir

Presenza oscura

Dorn Wulf

Descrizione: Quando Nikka, sedici anni, si risveglia dal coma in ospedale fatica a ricordare cosa sia successo. Era a una festa, questo lo ricorda, insieme alla sua amica Zoe. Ma poi? Poi, improvvisamente un blackout. Nikka ha provato l'esperienza della morte: per ventuno terribili minuti il suo cuore ha cessato di battere, ma il suo cervello ha continuato a funzionare. E Nikka ricorda un tunnel buio in cui si intravedeva una luce e ricorda che anche Zoe era con lei. E quindi rimane scioccata alla notizia che Zoe è scomparsa proprio durante la festa e che da allora manca da casa. Che sia stata uccisa? Nikka è convinta di no e appena riesce incomincia a cercarla... Ma fin dove sarà disposta a spingersi per salvare la sua migliore amica?

Categoria: Giallo - thriller - noir

Editore: Corbaccio

Collana: Top Thriller

Anno: 2019

ISBN: 9788867005857

Recensito da Elpis Bruno

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Wulf Dorn torna nelle librerie con Presenza Oscura.

Protagonista del romanzo è Nikka (“Come Nikka Costa, la cantante preferita della mamma”), una giovane tenace e volitiva, vittima di una violenza nella notte di Halloween (“Dipendeva dalla droga con la quale ero stata avvelenata. GBL, Gamma-butirrolattone”).

Mascherata per l’occasione, accompagnata dall’inseparabile amica Zoe, viene drogata e per ventuno lunghissimi minuti sperimenta l’esperienza della morte. Grazie all’intervento di Sascha viene rianimata (“Non è stato un caso, sono uno dei dj”), ma l’esperienza di premorte segna profondamente il corso dei giorni.

Innanzitutto per il viaggio che Nikka compie nel tunnel che dovrebbe condurla alla vita ultraterrena – la luce in fondo al tunnel – e per gli incontri nei quali lì si imbatte.

Il risveglio è amaro e i medici diagnosticano particolari insoliti (“Finché non troveremo la causa della tua elevata attività cerebrale…”).
Zoe è scomparsa.
La crudeltà dei coetanei ha immortalato in un filmato virale il suo malessere (“Scagliai il cellulare nella stanza… avrei portato quel marchio addosso per tutta la vita”).
E, particolare non da poco, Nikka viene perseguitata dalle oscure presenze che ormai popolano la sua vita (“Tuta di pelle era di nuovo appeso al soffitto…”) e desiderano comunicare con lei (“603. Che cosa significava?”).
Che natura hanno queste ombre?

Poi, finalmente, Zoe ritorna, ma non è più la stessa persona  (“Zoe… Era come se avesse indossato una maschera interiore”), ma sembra cambiata…

Con una decisa virata dal thriller psicologico al paranormal, Dorn affronta i temi della premorienza (“Anche per quanto riguarda il tunnel e la luce… esiste una spiegazione. Non è altro che un’immagine creata da restringimento del nervo ottico. Sono gli ultimi segnali che questi nervi inviano al cervello prima di smettere di funzionare”), s’interroga sull’aldilà e sulle possibilità di comunicazione con i defunti (“Duncan Mac Dougall… voleva scoprire se esistesse una vera psicostasia, ovvero una separazione dell’anima dal corpo dopo la morte”). E scrive righe accorate sull’amicizia e sulla profondità dei legami destinati a durare nel tempo.

Bruno Elpis

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