
In fondo al tuo cuore. Inferno per il commissario Ricciardi
De Giovanni Maurizio
Descrizione: “Se cominci a dare un senso alle cose significa che stai invecchiando” Tony Pagoda è un cantante melodico con tanto passato alle spalle. La sua è stata la scena di un’Italia florida e sgangheratamente felice, tra Napoli, Capri e il mondo. È stato tutto molto facile e tutto all’insegna del successo. Ha avuto il talento, i soldi, le donne. E inoltre ha incontrato personaggi straordinari e miserabili, maestri e compagni di strada. Da tutti ha saputo imparare e ora è come se una sfrenata, esuberante saggezza si sprigionasse da lui senza fatica. Ne ha per tutti e, come un Falstaff contemporaneo, svela con comica ebbrezza di cosa è fatta la sostanza degli uomini, di quelli che vincono e di quelli che perdono. Quando la vita comincia a complicarsi, quando la scena muta, Tony Pagoda sa che è venuto il tempo di cambiare. Una sterzata netta. Andarsene. Sparire. Cercare il silenzio. Fa una breve tournée in Brasile e decide di restarci, prima a Rio, poi a Manaus, inebriato da una nuova libertà e ossessionato dagli scarafaggi. Ma per Tony Pagoda, picaro senza confini, non è finita. Dopo diciotto anni di umido esilio amazzonico qualcuno è pronto a firmare un assegno stratosferico perché torni in Italia. C’è ancora una vita che lo aspetta.
Categoria: Narrativa
Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Anno: 2010
ISBN:
Immersa nel caldo torrido di luglio, la città si appresta a festeggiare una delle sue ricorrenze più popolari, quella della Madonna del Carmine, quando viene sconvolta da una terribile notizia: la tragica fine di un medico, professore universitario di ostetricia e ginecologia, stimato come professionista e molto amato per l'attività gratuita che svolge a favore delle famiglie più povere. Il dottore, caduto da un'impalcatura in circostanze poco chiare, era sposato e aveva un figlio piccolo. Ricciardi è incaricato di indagare sul caso: deve scoprire se qualcuno ha spinto l'uomo nel vuoto, e come al solito "il fatto", l'immagine dell'ultimo istante di dolore del morto, lo perseguita. Ma questa volta il commissario è distratto da uno dei momenti più difficili della propria esistenza; su di lui incombono l'abbandono e il lutto.
In fondo al tuo cuore. Inferno per il commissario Ricciardi
De Giovanni Maurizio
Tutto comincia con "Delitto e castigo", un romanzo che Paolo Nori legge da ragazzo: è una iniziazione e, al contempo, un'avventura. La scoperta è a suo modo violenta: quel romanzo, pubblicato centododici anni prima, a tremila chilometri di distanza, apre una ferita che non smette di sanguinare. "Sanguino ancora. Perché?" si chiede Paolo Nori, e la sua è una risposta altrettanto sanguinosa, anzi è un romanzo che racconta di un uomo che non ha mai smesso di trovarsi tanto spaesato quanto spietatamente esposto al suo tempo. Se da una parte Nori ricostruisce gli eventi capitali della vita di Fëdor M. Dostoevskij, dall'altra lascia emergere ciò che di sé, quasi fraternamente, Dostoevskij gli lascia raccontare. Perché di questa prossimità è fatta la convivenza con lo scrittore che più di ogni altro ci chiede di bruciare la distanza fra la nostra e la sua esperienza di esistere. Ingegnere senza vocazione, genio precoce della letteratura, nuovo Gogol', aspirante rivoluzionario, condannato a morte, confinato in Siberia, cittadino perplesso della "città più astratta e premeditata del globo terracqueo", giocatore incapace e disperato, marito innamorato, padre incredulo ("Abbiate dei figli! Non c'è al mondo felicità più grande", è lui che lo scrive), goffo, calvo, un po' gobbo, vecchio fin da quando è giovane, uomo malato, confuso, contraddittorio, disperato, ridicolo, così simile a noi. Quanto ci chiama, sembra chiedere Paolo Nori, quanto ci chiama a sentire la sua disarmante prossimità, il suo essere ferocemente solo, la sua smagliante unicità? Quanto ci chiama a riconoscere dove la sua ferita continua a sanguinare?
Sanguina ancora
Nori Paolo
L’esordio di un nuovo, straordinario personaggio destinato a restare a lungo nel cuore e nella mente dei lettori: il detective Carl Mørk. «Buon compleanno, Merete. Oggi sono centoventisei giorni che sei qui, e questo è il nostro regalo per te. Lasceremo la luce accesa per un anno, a meno che tu non sia capace di rispondere a una domanda. Perché ti abbiamo rinchiusa?» In una bella giornata d’inverno, la giovane parlamentare Merete Lynggaard scompare senza lasciare tracce. I media si lanciano avidamente sulla storia e le ipotesi si avvicendano nei titoli: dal suicidio all’omicidio, dal tragico incidente al rapimento, fi no alla sparizione volontaria. La polizia mette in campo tutte le forze, ma senza risultato. Merete Lynggaard sembra inghiottita dalla terra. Solo quando Carl Mørk, un poliziotto tenace e polemico, decide anni dopo di impegnarsi nel caso con la sua sezione Q, il reparto speciale per i casi irrisolti, le indagini fanno un decisivo passo in avanti. Carl e il suo misterioso assistente siriano, Assad, si lanciano in una battaglia contro il tempo e contro il disegno delirante di un criminale folle.
LA DONNA IN GABBIA
Adler-Olsen Jussi
In un pittoresco mosaico di stravaganti preghiere si dipanano storie cucite ad arte, tra il sacro ed il profano. Questi racconti sono perle di un rosario, gocce stillanti, e voci fuori dal coro. Un campionario di vicende narrate senza filtri, dove il perbenismo non è ammesso e dove prendono vita in maniera spontanea e bestiale, solipsistiche aberrazioni del sé. Perché la verità condita da bianche bugie è più nera del sole. Profane preghiere scandiscono il tempo dell'incertezza. Qui dove nessuna lezione di vita viene impartita. Racconti diversi a volte per-versi inscenano un carosello di esistenze violate. Dove il sacro è pretesto per riscoprire il corpo e il credo solo un vincolo profano. Non vi è spazio per l'ipocrisia della correttezza in queste pagine sporcate dalle penne di anime originali e controcorrente. Una raccolta di diciotto racconti curata dall'autore Simone Pozzati. Un mix di scrittori in cui spiccano i racconti di autori noti al panorama nazionale come Marilù Manzini, il poeta beat Antonio Veneziani, il regista Livio Galassi, il biografo e poeta Ignazio Gori, lo scrittore Maurizio Valtieri, il commediografo Simone Romano e l'editore Simone Di Matteo.
Del sacro e del profano
Pozzati Simone e autori vari
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