
Al Verdi di Pordenone L’Histoire du soldat
Categoria: Classici
Editore:
Collana:
Anno:
ISBN:
Trama
Le Vostre recensioni
...
Leggi tutto
Aggiungi un tuo commento
Scrivi la tua recensione
Al Verdi di Pordenone L’Histoire du soldat
Nel tepore ingannevole di un maggio malato, il raccogliticcio gruppo di investigatori comandato da Gigi Palma si trova a fronteggiare un crimine terribile: un bambino di dieci anni, nipote di un ricco imprenditore, è stato rapito. Le indagini procedono a tentoni, mentre il buio si impadronisce lentamente dei cuori e delle anime e la morsa di una crisi di cui nessuno intravede l'uscita stravolge le vite di tanti, spegnendo i sentimenti piú profondi. Anche un banale furto in un appartamento può nascondere le peggiori sorprese. I Bastardi dovranno essere piú uniti che mai, per trovare insieme la forza di sporgersi su un abisso di menzogne e rancori dove non balena alcuna luce. Intanto, nel commissariato piú chiacchierato della città, i rapporti di lavoro e quelli personali si complicano, e il vecchio Pisanelli prosegue la sua battaglia solitaria contro un serial killer alla cui esistenza nessuno vuole credere.
Buio per i bastardi di Pizzofalcone
De Giovanni Maurizio
Dalla splendida collina di Capodimonte nota come «la Posillipo povera», Rosa osserva Napoli e ripensa alla madre morta. C’è qualcosa che la unisce a quella donna, qualcosa che va oltre il legame di sangue e che risiede in «un guasto» che ha marchiato le vite di entrambe. Alla ricerca di quel guasto, Rosa rivive la storia di sua madre, Vincenzina, dall’incontro con il suo futuro padre, Rafele, alla nascita di un amore nato in mezzo alla povertà e alla lordura del borgo dei Vergini, dove la guerra sembra non finire mai. Come in un film proiettato solo nella sua mente, Rosa passa in rassegna la morte di suo padre Refele, la decisione di Vincenzina di iniziare a praticare il prestito a usura e la richiesta a Rosa di accompagnarla nei suoi giri per le vie del quartiere, per aiutarla a conteggiare gli interessi. Ma il flusso di memoria di Rosa è una giostra che non può fermarsi. E allora davanti agli occhi le appaiono per magia anche altre persone. «Anime finte» che, come gli attori di una compagnia teatrale, salgono sul palco e recitano la loro parte: Annarella, l’amica d’infanzia, la sua tentatrice; Angiulillo, un ragazzo assoldato dai NAR e dalla camorra per compiere la strage di Bologna; Emilia, una tenera e primitiva down; il maestro Nunziata, sognatore incandescente; il trans Maria. Una galleria di gente esclusa dalla storia a cui Rosa sente di dover restituire quella dignità che è stata rubata loro dalla società. Perché la povertà non finisce mai, pensa Rosa, è la gente che decide di dimenticarla. Con la prosa poetica e originale che le è valsa la candidatura al Premio Strega 2015, Wanda Marasco riesce nell’impresa di scrivere un secondo romanzo all’altezza delle aspettative: barocco ma accessibile, coraggioso ma spietato.
La compagnia delle anime finte
Marasco Wanda
Cinque racconti, cinque storie, cinque incontri legati dal filo rosso del destino. Le strane abitudini del caso è un paso doble con la vita. Cinque viaggi attraverso i chiaroscuri del cuore, un gioco di apparenze che colora di luce e d'ombra situazioni e personaggi sempre sospesi, come in bilico tra presente e passato. Perché la sorte di ognuno sta nell'illusione che, allo stesso tempo, tutto sia vero, tutto sia falso: la felicità e il dolore, l'amore e il disincanto, l'attesa, la realtà e la fantasia. Le strane abitudini del caso sono finestre accese sul buio, sfere di vetro dove la neve scende per molto, per poco, dove il silenzio, come il destino, è uno sparo lontano.
LE STRANE ABITUDINI DEL CASO
Pompameo Giuseppe
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )