
Martha Peake
McGrath Patrick
Descrizione: È una primavera strana, indecisa, come l’umore di Guido Guerrieri. Messo all’angolo da una vicenda personale che lo spinge a riflettere sulla propria esistenza, Guido pare chiudersi in sé stesso. Come interlocutore preferito ha il sacco da boxe che pende dal soffitto del suo soggiorno. A smuovere la situazione arriva un cliente fuori del comune: un giudice nel pieno di una folgorante carriera, suo ex compagno di università, sempre primo negli studi e nei concorsi. Si rivolge a lui perché lo difenda dall’accusa di corruzione, la peggiore che possa ricadere su un magistrato. Quasi suo malgrado, Guerrieri si lascia coinvolgere dal caso e a poco a poco perde lucidità, lacerato dalla tensione fra regole formali e coscienza individuale. In un susseguirsi di accadimenti drammatici e squarci comici, ad aiutarlo saranno l’amico poliziotto, Carmelo Tancredi, e un investigatore privato, un personaggio difficile da decifrare: se non altro perché è donna, è bella, è ambigua, e gira con una mazza da baseball.
Categoria: Giallo - thriller - noir
Editore: Einaudi
Collana: Stile libero big
Anno: 2014
ISBN: 9788806218126
La storia del poeta Harry Peake, di come ha perso sua moglie Grace in un tragico incendio che lo ha lasciato orribilmente deformato, di come si guadagnava da vivere nelle birrerie londinesi del XVIII secolo, del suo unico conforto, la devota figlia Martha, che temendo per la sua vita decide di fuggire nelle colonie americane.
Martha Peake
McGrath Patrick
Alchimia e poesia, o meglio poesia alchemica, questo ciò che "Quore" offre al lettore. Versi dal sapore ermetico a volte criptico che inducono ad un arduo lavoro di introspezione e di sgrossamento. Un percorso alchemico appunto fatto di varie fasi fino alla scoperta e la conoscenza del proprio vero sé.
Quore
Spinosa Claudio
Io guidavo e Vittorio stava seduto davanti, vicino a me. Divorava tutto con gli occhi, il suo sguardo attraeva a sè le facciate delle case, i pochi alberi, le persone. Rimaneva per lo più zitto. Solo a un certo punto ha detto di avere fame e poco dopo ha aggiunto, parlando a bassa voce senza staccare gli occhi dal finestrino, che doveva trovare il modo di dare un senso a quello che gli era successo. un senso estetico, ha detto ancora.
PICCOLO TESTAMENTO
Dadati Gabriele
Antonio Ligabue, Poe e i delitti della Rue Morgue
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )