
L’EROE QUOTIDIANO
Foenkinos David
Descrizione: La vita sembra sorridere a Caterina. Ha finalmente una trasmissione televisiva tutta sua, si è lasciata alle spalle una relazione ormai stanca a Roma e finalmente può tornare nella sua amata Milano. Solo una cosa la turba: ritrovare la sua ingombrante famiglia. Caterina è sempre stata determinata a non farsi coinvolgere negli affari familiari, ma la morte della madre rimescola tutte le carte. Resta incredula quando – assieme ai suoi fratelli – scopre che la madre ha lasciato in eredità la vicepresidenza dell’azienda di famiglia all’amante del marito. Di fronte a una decisione così inspiegabile, prende il via un’indagine nei “misteri” di casa che si intreccia ai grandi e piccoli drammi personali dei cinque rampolli, tra gelosie, complicità e passioni improvvise. Un frizzante ritratto familiare in cui il gusto per la narrazione si alterna alla passione per il cibo (e per i tacchi alti); un romanzo sapido e piccante come possono essere solo la vita e l’amore.
Categoria: Narrativa
Editore: Libro/mania
Collana:
Anno: 2013
ISBN: 9788898562008
Trama
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Una vita come tante quella del protagonista di questo romanzo, dalla morte dei nonni amatissimi al difficile rapporto con i genitori, dalla scoperta dell'amore alla nascita del primo figlio, fino alla mestizia del divorzio. Eppure, seguendo le avventure di ordinaria quotidianità del protagonista senza nome, ci accorgiamo che questo è l'eroe moderno. L'uomo che si sveglia la mattina per andare a lavorare, che si innamora di una donna per il suo taglio di capelli, che sogna di scrivere un romanzo che non porterà mai a termine, che si interroga tutta la vita sulle dinamiche dell'amore. La sensazione che resta dopo aver letto questo romanzo è quella di aver attraversato un paesaggio fatato pieno di luci tenui e sfumature brillanti. È lo stile di Foenkinos, la capacità di rendere magico l'ordinario.
L’EROE QUOTIDIANO
Foenkinos David
«L'unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti e cercare la distanza giusta, che è lo stile dell'unicità». Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo libro che, all'apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, cosi propensa alle illusioni. Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l'aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava. Ne mostra anche le differenti condotte: l'ossessione della semplificazione di Rocco Carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue Furie; la timida sfrontatezza di Pia Pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore. Tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell'unicità di questo libro non stanno nell'impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie. Stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l'amicizia. Nutrendo ossessioni diverse e inconciliabili, Rocco Carbone e Pia Pera appaiono, in queste pagine, come uniti da un legame fino all'ultimo trasparente e felice, quel legame che accade quando «Eros, quell'ozioso infame, non ci mette lo zampino».
Due vite
Trevi Emanuele
Milano, estate 1981: siamo nella fase più tarda, e più feroce, della stagione terroristica in Italia. Non ancora quarantenne, Giacomo Colnaghi a Milano è un magistrato sulla linea del fronte. Coordinando un piccolo gruppo di inquirenti, indaga da tempo sulle attività di una nuova banda armata, responsabile dell’assassinio di un politico democristiano. Il dubbio e l’inquietudine lo accompagnano da sempre. Egli è intensamente cattolico, ma di una religiosità intima e tragica. È di umili origini, ma convinto che la sua riuscita personale sia la prova di vivere in una società aperta. È sposato con figli, ma i rapporti con la famiglia sono distanti e sofferti. Ha due amici carissimi, con i quali incrocia schermaglie polemiche, ama le ore incerte, le periferie, il calcio, gli incontri nelle osterie. Dall’inquietudine è avvolto anche il ricordo del padre Ernesto, che lo lasciò bambino morendo in un’azione partigiana. Quel padre che la famiglia cattolica conformista non poté mai perdonare per la sua ribellione all’ordine, la cui storia eroica Colnaghi ha sempre inseguito, per sapere, e per trattenere quell’unica persona che ha forse amato davvero, pur senza conoscerla. L’inchiesta che svolge è complessa e articolata, tra uffici di procura e covi criminali, tra interrogatori e appostamenti, e andrà a buon fine. Ma la sua coscienza aggiunge alla caccia all’uomo una corsa per capire le ragioni profonde, l’origine delle ferite che stanno attraversando il Paese. Si risveglia così il bisogno di immergersi nella condizione degli altri, dall’assassino che gli sta davanti al vecchio ferroviere incontrato al bar, per riconciliare la giustizia che amministra con l’esercizio della compassione. Una corsa e un’immersione pervase da un sentimento dominante di morte. Un lento disvelarsi che segue parallelo il ricordo della vicenda del padre che, come Giacomo Colnaghi, fu dominato dal desiderio di trovare un senso, una verità. Anche a costo della vita.
Morte di un uomo felice
Fontana Giorgio
Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull'adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli "altri" per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.
Norwegian Wood. Tokyo blues
Murakami Haruki
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