
Talent shop
Manfredi Roberto
Descrizione: Giorni nostri, metà ottobre. In un paese dell’hinterland di Bologna, un anziano squilibrato si mette a sparare dalla finestra, uccide alcune persone e tiene in scacco le forze dell’ordine. A sera inoltrata, la polizia decide di passare al contrattacco e, per disorientare il folle, ordina che venga tolta l’energia elettrica all’intero circondario. In questo quadro – realmente accaduto nel giugno 2005 in un paese dell’Italia settentrionale – si sviluppa la finzione narrativa: cento minuti, quattro storie parallele, tutte segnate dalla mancanza di luce. Mario, un dirigente comunale, cerca di sedurre Federica, sua vicina di appartamento e ausiliaria del 118. A casa del professor Umberto, lui, la moglie e i due figli affrontano l’emergenza facendo un gioco che travolgerà la stessa coesistenza famigliare. Nel bar di Loretta, nella piazza del paese, ci si industria per continuare a giocare a carte e a biliardo, ma presto e in modo del tutto imprevedibile si dipanerà una storia completamente diversa. Intanto, Domenico, uno scrittore solitario, si prepara a realizzare il suo desiderio più oscuro...
Categoria: Narrativa
Editore: Perdisa
Collana:
Anno: 2008
ISBN: 9788883721069
Recensito da Marika Piscitelli
Le Vostre recensioni
...
Leggi tutto
Aggiungi un tuo commento
Scrivi la tua recensione
In quarant’anni è cambiato tutto. Se una volta nelle audizioni discografiche era bandita la cover di un brano famoso, oggi nei pre-casting dei talent show è proibito eseguire un inedito. Negli anni Settanta gli aspiranti talenti erano musicisti, gruppi e cantautori che si esibivano cantando e suonando brani originali. Nei talent show di oggi si è scelti cantando a cappella, a voce nuda, senza l’utilizzo di strumenti musicali di accompagnamento. Le cover di brani noti sono obbligatorie. Il pop televisivo è ormai l’unico codice riconosciuto dai network generalisti. Attraverso le molteplici esperienze dirette dell’autore, “Talent Shop” racconta la storia dei giovani talenti di ieri e di oggi e le diverse quanto opposte modalità di scouting: dalle audizioni negli uffici discografici negli anni Settanta e Ottanta ai “Karaoke casting” televisivi degli anni Novanta, fino ai grandi raduni di massa dei pre-casting dei talent show odierni. Tra romanzo, autobiografia e saggio, il libro si avvale di numerose testimonianze di autorevoli personaggi del mondo discografico e televisivo come Alberto Fortis, Morgan, Mara Maionchi, Ivan Cattaneo, Karima, Marco Mengoni e tanti altri.
Talent shop
Manfredi Roberto
Tamara nasce in una ricca famiglia di Varsavia – nel 1898, dicono i suoi biografi, ma le date non sono fatte per le signore: Tamara è sempre giovane e sempre moderna, sempre bella e spregiudicata. A nove anni, crea dei fiori finti che vende fuori dalla porta di casa perchè è decisa a mantenersi da sola. Il giorno dopo le nozze con un nobile playboy, si lascia corteggiare da un diplomatico siamese. Incontra Marinetti e decide di andare a bruciare il Louvre. Questi e altri brillanti episodi hanno fatto di Tamara un’icona straordinaria dei ruggenti anni Venti, armata di fascino, pennelli e sigarette: la matita e gli acquarelli di Vanna Vinci ne restituiscono perfettamente l’eleganza sfrontata, la sensualità irrequieta, il talento precoce e inesausto. Una graphic novel interamente dedicata alla romanzesca vicenda di Tamara de Lempicka, protagonista del bel mondo di San Pietroburgo, Parigi, Hollywood, New York, e pittrice talentuosa di inconfondibili figure di donne, ricche, emancipate e malinconiche come lei.
Tamara De Lempicka
Vinci Vanna
Montechiasso è un borgo toscano arroccato sulle colline: nelle giornate di cielo nitido, scarno di nubi e con l'aria frizzante e pulita, si scorgono le vette delle Apuane, il mar Tirreno, le colline Metallifere, gli Appennini tosco-emiliani, il Casentino. Lì vive Sara, diciannove anni, figlia di Attilio, un tempo militante comunista nonché voce e chitarra del gruppo rock I Timidi. Ma a Montechiasso sono arrivati anche nuovi abitanti: per esempio il suo amico Averroè, giovane promessa dell'atletica nonché figlio dell'imam. Tutto sembra andare per il meglio, finché non arriva la notizia bomba: nel paese verrà costruita una gigantesca moschea, un'astronave aliena edificata tra le vigne e i campanili. Verranno tutti coinvolti in una discussione che rischia di degenerare, tra razzismi e idealismi, solidarietà e diffidenze: anziani con il pannolone e casalinghe disperate, preti troppo intraprendenti e affaristi senza scrupoli, politicanti di provincia e giornalisti ficcanaso, vecchi militanti e giovani rampanti, sciampiste pettegole e commesse della Coop.
Le querce non fanno limoni
Calamini Cosimo
Secondo incontro del Circolo de i-LIBRI
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )