
ROSSO TOTALE
Calenda Fabio
Descrizione: "Gentili lettori, questa quarta di copertina promette molte cose, le più strane. In effetti il libro che andrete a sfogliare ha poco di convenzionale. Si tratta di una innovativa visione del teatro o forse di un passatempo vintage con risvolti social: in quest'opera l'antico e il moderno coesistono, così come la burla e il dramma. Quello di un'attrice che sopravvive alla scomparsa del cinema muto e che, circondata di gemme e di rose, viene irretita da un bellimbusto. Un noir ferrarese degli anni Trenta che vi vede spettatori e protagonisti, note esplicative con curiosità e gossip d'epoca, un kit per la messa in scena e un pubblico che vi attende online. Del resto, se siamo fatti della stessa sostanza dei sogni - come sosteneva Shakespeare -, conviene forse sognare in grande: i fasti di Broadway dal divano di casa. Anzi, dal Sofà".
Categoria: Teatro
Editore: Le Mezzelane
Collana: Comodìa
Anno: 2019
ISBN: 9788833283388
Roma, anni Settanta, i giovani in rivolta. Ma stavolta è tutto diverso. Patrizia e Michele, due ragazzi di opposta estrazione sociale, ribelli verso il proprio destino. Sullo sfondo, il mito della rivoluzione: non più prerogativa solo degli oppressi e degli emarginati, ma anche dei figli della Roma bene, come succede in "Rosso totale", intenso romanzo di Fabio Calenda. Sotto i nostri occhi scorrono gli anni Settanta, vividi come non mai, ripresi da un'angolazione del tutto inedita. Oltre a Patrizia e Michele ci sono Paolo, Lisa, Guido e via via gli altri, sempre più immersi in un clima di sfida. Una sfida contro il potere della politica e della società, di volta in volta compiacente o repressivo a seconda degli interessi in gioco? Oppure contro il potere che si cela all'interno delle mura domestiche? In ogni caso un potere mascherato da indifferenza, ma che può anche rivelarsi più feroce quando si manifesta nel rancore irriducibile di una madre nei confronti di sua figlia. In un continuo mutamento di prospettiva, tra pulsioni ideali e deliri ideologici, tra impegno sociale e protagonismo narcisistico, "Rosso totale" ci dice anche quello che non sapevamo sugli Anni di piombo. E oltre.
ROSSO TOTALE
Calenda Fabio
Un uomo misterioso, scrittore di gialli di scarso successo, 65 anni, sapendo di non avere molto da vivere a causa di un cancro ai polmoni, decide che come ultimo atto della sua esistenza compirà un gesto spettacolare che tramanderà la sua memoria ai posteri: un omicidio perfetto. Non uno soltanto, tre. Ucciderà tre donne diverse, già individuate, accomunate dal fatto di avere i capelli rossi. L'assassino ha intenzione di mettere per iscritto dettagliatamente il suo operato e di avvertire via lettera le tre donne della loro sorte imminente per vedere come si comporteranno. L'uomo, servendosi della favola di Cappuccetto Rosso nella sua versione originale e cruenta, avverte le tre donne che il lupo cattivo è sulle loro tracce e che le ucciderà, senza specificare quando, come o dove. Nel momento in cui arrivano le lettere con l'annuncio di morte le tre donne reagiscono in modi diversi. L'uomo non vuole soltanto uccidere, vuole fare una ricerca e una riflessione approfondita sul periodo che precederà la morte. La sfida che si trova di fronte è cercare di aggirare e superare tutti i mezzi e modi in cui le sue tre vittime tenteranno di salvarsi da lui, per questo dovrà avvicinarsi a loro mantenendo il suo anonimato, per prevenire le loro mosse. Nessuno ha mai tentato prima un'operazione simile: tre vittime diverse, in tre luoghi diversi, destinate a tre morti diverse, tutte nello stesso giorno a poche ore di distanza l'una dall'altra. Ma anche il lupo cattivo può sottovalutare...
Un finale perfetto
Katzenbach John
Il romanzo, che valse a Pasolini un processo per pornografia e il ruolo di provocatore della società perbenista, racconta la giornata di un gruppo di giovanissimi sottoproletari romani. Mossi da esigenze primordiali (la fame, la paura, la ricerca di solidarietà), i "ragazzi di vita" sciamano dalle borgate della Roma anni Cinquanta verso il centro, in un itinerario picaresco fatto di molteplici incontri, di eventi comici, tragici, grotteschi. I giovani alternano una violenza gratuita a una generosità patetica, compiendo una sorta di rito iniziatico in una Roma contradditoria. Il romanzo viene ripubblicato in occasione dei trent'anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini.
Ragazzi di vita
Pasolini Pier Paolo
Clamence, un brillante avvocato parigino, abbandona improvvisa mente la sua carriera e sceglie come quartier generale un locale d'infimo ordine, il Mexico-City, ad Amsterdam. Presa coscienza dell'insincerità e della doppiezza che caratterizza la sua vita, Clamence decide di redimersi confessando e incitando (per sincerità, per virtù, per dialettica?) gli occasionali avventori della taverna portuale a confessare la loro "cattiva coscienza". Ma non bisogna lasciarsi ingannare: Clamence non si redime. L'eroe di Camus secondo le sue stesse parole "percorre una carriera di falso profeta che grida nel deserto e rifiuta di uscirne".
La caduta
Camus Albert
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