
Non c’è dolcezza
Ibrahimi Anilda
Descrizione: Dopo il successo della trilogia dei noir marsigliesi - Casino totale, Chourmo, Solea - Jean-Claude Izzo, ha scritto questo romanzo altrettanto "nero", altrettanto impregnato di quella nostalgia per una felicità impossibile che è una nota caratteristica della sua scrittura. Il sole dei morenti non è un giallo, come non erano solo dei gialli i suoi romanzi precedenti. È la storia di un uomo sfortunato, un giovane sereno, innamorato della moglie, felice di avere un bambino, un lavoro, una casa. Poi la moglie lo lascia, lui perde il lavoro, la casa, finisce in strada: quello che chiamano un barbone. Ma dietro continua a vivere un uomo. E questo uomo, questo barbone, prova, in un ultimo slancio vitale, a lasciare la Parigi del freddo, dei metrò, dell'alcolismo, della solitudine, per raggiungere Marsiglia, il sole, il mare la città dove aveva scoperto l'amore. Il sole dei morenti è la storia di un viaggio e di una vita. Un romanzo struggente, di rara umanità.
Categoria: Giallo - thriller - noir
Editore: Edizioni e/o
Collana: Tascabili
Anno: 2011
ISBN: 9788876417801
Recensito da Silvia Borghi
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Arlind non è ancora nato che già la vita si prende gioco di lui. Sua madre Lilla ha sognato che partorirà un'altra femmina, la quarta. Perciò ha promesso di darla in adozione alla cognata Eleni, che non può avere figli. Ma quando nascerà un maschio, Arlind, Lilla rinuncerà lo stesso a lui, perché in un villaggio albanese venir meno alla parola data attira la cattiva sorte. Arlind cresce con un profondo senso di smarrimento, che diventa a poco a poco dolore, e poi odio profondo. Unico punto di riferimento, il nonno Kristo che gli insegna "il discreto rumore del perdono". Nel frattempo un'onda travolge il mondo attorno a lui: il crollo dei regimi dell'Est. Cambia il mondo dei vivi, ma anche quello dei morti: e chi è stato creduto morto, si scopre essere vivo.
Non c’è dolcezza
Ibrahimi Anilda
Quando nel 1985 Robert Ward pubblicò Red Baker, romanzo accolto da un enorme successo di critica e vincitore del Pen West, non sapeva che il libro fosse destinato a scomparire dalle librerie per un bel po’ di tempo. Riapparve più avanti, sull’onda di un feroce passaparola. Red Baker era divenuto una sorta di oggetto di culto fra scrittori come Robert Stone, Richard Price, Michael Connelly, Cristopher Hitchens, James Crumley, Laura Lippman. Oggi Ward è autore di undici romanzi e un libro di nonfiction. Red Baker è stato paragonato a Il grande Gatsby di Fitzgerald e soprattutto a Furore di Steinbeck, per la capacità di dare voce alle classi più svantaggiate e meno rappresentate.
Io sono Red Baker
Ward Robert
Susie, tredicenne, e stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. E' stata adescata da quest'uomo dall'aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il cadavere e nasconde i resti in cantina. A raccontarci l'orrendo omicidio e la stessa Susie, di cui Alice Sebold riesce a ricostruire in modo sorprendente pensieri e fantasie.
AMABILI RESTI
Sebold Alice
Milano, 1973. Sono gli anni della grande industria cinematografica italiana, dell'Austerity, della cronaca nera prestata alla politica, della criminalità da far west, della Polizia con le mani legate, dell'imprenditoria gangster, delle grandi penne del giornalismo. Travolti da questi sconvolgimenti epocali e dalla sfortuna del quotidiano, un funambolo della pubblicità col vizio del gioco contrae un debito di troppo, un oste milanese dalle mani grandi fronteggia lo sfratto della bocciofila che gestisce, un fiorista ciociaro raccoglie i frantumi del proprio chiosco devastato dagli stuntmen di un film con Alain Delon. La morte di un loro vecchio collega, di quando scavavano i tunnel della metropolitana, li riunisce al cimitero. Da qui in poi, il terzetto ne penserà di ogni per risolvere i guai di ciascuno, fino a scegliere di mettere in pratica la più assurda delle idee: rubare il simbolo più alto di Milano, per riscattare i soldi e se stessi. Da un'idea di Luca Crovi, un noir a tre penne, una commedia che al sorriso combina la tensione drammatica ed emotiva dell'Italia degli anni Settanta, gli anni che ci hanno insegnato che l'assurdo non è una sciocchezza, ma l'impossibile che si fa reale.
OPERAZIONE MADONNINA
Ferrari Andrea
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