
Oro puro
Genovesi Fabio
Descrizione: Dopo il successo della trilogia dei noir marsigliesi - Casino totale, Chourmo, Solea - Jean-Claude Izzo, ha scritto questo romanzo altrettanto "nero", altrettanto impregnato di quella nostalgia per una felicità impossibile che è una nota caratteristica della sua scrittura. Il sole dei morenti non è un giallo, come non erano solo dei gialli i suoi romanzi precedenti. È la storia di un uomo sfortunato, un giovane sereno, innamorato della moglie, felice di avere un bambino, un lavoro, una casa. Poi la moglie lo lascia, lui perde il lavoro, la casa, finisce in strada: quello che chiamano un barbone. Ma dietro continua a vivere un uomo. E questo uomo, questo barbone, prova, in un ultimo slancio vitale, a lasciare la Parigi del freddo, dei metrò, dell'alcolismo, della solitudine, per raggiungere Marsiglia, il sole, il mare la città dove aveva scoperto l'amore. Il sole dei morenti è la storia di un viaggio e di una vita. Un romanzo struggente, di rara umanità.
Categoria: Giallo - thriller - noir
Editore: Edizioni e/o
Collana: Tascabili
Anno: 2011
ISBN: 9788876417801
Recensito da Silvia Borghi
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Fabio Genovesi non solo ci racconta la navigazione di Colombo come mai è stato fatto prima, ma ci cala dentro una grande avventura umana, esistenziale e sentimentale.
Oro puro
Genovesi Fabio
È la storia di due ragazze, Maria (che narra in prima persona) e Tsugumi. A diciannove anni Maria lascia il piccolo paese sul mare per trasferirsi a Tokyo e iscriversi all'università. Anni dopo, decide di tornare al paese per le vacanze, dove ritrova Tsugumi, l'eroina del romanzo, bellissima e dispotica ragazza. Tutti tentano di essere indulgenti con lei, sperando di renderle migliore la vita che le resta. Infatti le è stata diagnosticata dalla nascita una malattia incurabile. Terminate le vacanze, Maria sta per tornare a Tokyo ma le condizioni di Tsugumi peggiorano e pare non ci sia più niente da fare. All'ultimo momento Tsugumi si salva, sentendosi vicina alla morte però aveva scritto a Maria una lettera-testamento e con questa si chiude il romanzo.
TSUGUMI
Yoshimoto Banana
Un ricercatore in filosofia si imbatte del tutto casualmente nel nome di Gaspard Languenhaert, oscuro filosofo del Settecento propugnatore di una singolare quanto esclusiva "filosofia dell'egoismo", dottrina in base alla quale il mondo non esiste in quanto fatto oggettivo, ma è semplicemente una proiezione mentale dell'individuo. Attraverso le scoperte del ricercatore, quindi, il lettore viene a conoscenza della strana dottrina dell'uomo che affermava di essere l'unica entità realmente esistente, e della vita assurdamente comica da lui condotta in un mondo che non è "vero"... Il tutto culmina in un finale a sorpresa che giustifica pienamente come il mondo, negato dal filosofo, non abbia conservato del filosofo alcuna traccia. “La scuola degli egoisti” esce dalla fucina del miglior Schmitt, uno Schmitt d'antan (1994) che ha da poco lasciato la carriera di professore universitario di filosofia per dedicarsi a tempo pieno alla letteratura. Il suo stile veloce e incisivo ci porta con altrettanta facilità a ragionare su concetti che danno le vertigini e a ridere di gusto per le avventure del filosofo convinto di essere l'unico autore della realtà, un filosofo che ci rimane malissimo quando constata che la realtà esterna non corrisponde alla sua volontà, e che ha seri problemi a gestire una Scuola degli Egoisti dove ogni singolo affiliato è graniticamente convinto di essere l'unica cosa vera al mondo!
LA SCUOLA DEGLI EGOISTI
Schmitt Eric-Emmanuel
De Amicis, Edmondo – IL PICCOLO PATRIOTA PADOVANO
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