
La morte a Venezia
Mann Thomas
Descrizione: Storia del nuovo cognome è il seguito dell’amica geniale, pubblicato nel 2011. L’amica geniale racconta l’infanzia e l’adolescenza di due ragazze napoletane, Lila e Lenù, seguite nelle intense peripezie della loro amicizia, in un quartiere povero e feroce negli anni del passaggio a un benessere conquistato con ogni mezzo. Al cuore del romanzo c’è il rapporto tra le due amiche, un rapporto di affetto, di gelosia, di competizione, di emulazione, di rifiuto e di attrazione vertiginosa. Ritroviamo le due protagoniste e la loro straordinaria amicizia nelle nuove prove che la vita mette loro davanti. Lila si sposa a soli diciassette anni con un giovane del quartiere arricchitosi con commerci e traffici non sempre limpidi, e diventa la signora Carracci in una nuova esistenza dove agio e violenza, frustrazione e potere si mischiano. Lenù continua invece a studiare, suscitando l’ammirazione e l’invidia dell’amica. È una gara a chi delle due riuscirà a uscire dal quartiere che le imprigiona, a liberarsi da un ambiente che entrambe odiano. Ameranno anche lo stesso uomo.
Categoria: Narrativa
Editore: Edizioni e/o
Collana: Dal mondo
Anno: 2012
ISBN: 9788866321811
Una Venezia estiva ammorbata da una peste incombente ospita l'inquieto Gustav Aschenbach, famoso scrittore tedesco che ha costruito vita e opera sulla più ostinata fedeltà ai canoni classici dell'etica e dell'estetica. Un sottile impulso lo scuote nel momento in cui compare sulla spiaggia del Lido la spietata bellezza di Tadzio, un ragazzo polacco. Un unico gioco di sguardi, la vergogna della propria decrepitezza, la scelta di imbellettarsi per nasconderla, sono i passi che scandiscono la vicenda. In pieno Novecento, Thomas Mann ha colto e rappresentato la grande cultura borghese in via di dissoluzione, in un'opera emblematica che fonde la perfezione formale con la rappresentazione degli aspetti patologici di quella crisi.
La morte a Venezia
Mann Thomas
Clamence, un brillante avvocato parigino, abbandona improvvisa mente la sua carriera e sceglie come quartier generale un locale d'infimo ordine, il Mexico-City, ad Amsterdam. Presa coscienza dell'insincerità e della doppiezza che caratterizza la sua vita, Clamence decide di redimersi confessando e incitando (per sincerità, per virtù, per dialettica?) gli occasionali avventori della taverna portuale a confessare la loro "cattiva coscienza". Ma non bisogna lasciarsi ingannare: Clamence non si redime. L'eroe di Camus secondo le sue stesse parole "percorre una carriera di falso profeta che grida nel deserto e rifiuta di uscirne".
La caduta
Camus Albert
Ad alta voce, la poesia interpretata da Luigi Maria Nastasi Corsanico
Laura è giovane, bella e molto amata. Ha sposato un famoso scrittore che la venera, lei stessa scrive, va a teatro, è un’esperta storica dell’arte. E’ capace di concedersi emozioni intense con altri uomini, senza farsi travolgere dal senso di colpa. E’ generosa di sé e delle proprie ricchezze. Ma, in certi momenti, su di lei cala un cono d’ombra. “Ho il ghibli” dice, secondo l’immagine evocata da uno dei suoi amanti: perché davvero è come se si alzasse nel suo cuore il temibile vento del deserto, che la prostra e la costringe a giorni di reclusione durante i quali nessuno deve azzardarsi a toccarla. Poi torna la bonaccia, e Laura è di nuovo la donna volubile ma anche luminosa che tutti ammirano. Fino a che, una notte, Laura scompare. Incontrando chi l’ha conosciuta, presto il commissario Maurizi – incaricato delle indagini sulla sua sparizione – capirà che di Laura, come di una divinità antica, ognuno ricorda un volto diverso. Al primo sguardo sembra una donna facile, che non vuole perdere una sola occasione. E invece le tracce che portano a lei sono quelle invisibili lasciate dalle domande che si è posta senza tregua, dalla tensione bruciante nascosta in ogni suo gesto. Proprio come nel movimento dei corpi al centro dell’affresco del Beato Angelico che Laura stessa aveva saputo interpretare con una intuizione straordinaria, quello dedicato alle parole che Gesù dice a Maria Maddalena dopo essere risorto: Noli me tangere, Non toccarmi…
Noli me tangere
Camilleri Andrea
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