Narrativa

Studio illegale

Baccomo Federico

Descrizione: Andrea Campi è un professionista serio. Giovane avvocato nella sede milanese del prestigioso studio legale internazionale Flacker Grunthurst and Kropper, si occupa di importanti operazioni societarie per conto dei più grandi colossi industriali. Aveva ambizioni, aveva amici, aveva una ragazza. Ora ha prospettive. Lavora fino a notte fonda, mangia pizza e sushi sulla scrivania, vive con un bonsai e parla con il muro. Le giornate scorrono tra pause alla macchinetta del caffè, redazione di contratti e riunioni interminabili, fino al giorno in cui Andrea si trova coinvolto in un nuovo progetto particolarmente delicato. Le responsabilità si moltiplicano, come pure le ore di lavoro e i deliri di un capo sempre su di giri. È l’inizio di un turbine di eventi e incontri che investe l’immobile routine di Andrea spazzandone via certezze ed equilibri. Tra una vita privata sempre più a rotoli e la catastrofe lavorativa incombente, Andrea arriverà a fare i conti con la sua vita, l’unica professione per la quale non ha mai sostenuto un colloquio.

Categoria: Narrativa

Editore: Marsilio

Collana:

Anno: 2009

ISBN: 9788831796750

Recensito da Marika Piscitelli

Le Vostre recensioni

Svelata l’identità del misterioso Duchesne, il libro ha perso parte del suo fascino e l’autore molti dei suoi fan.

Mi chiedo il perché… Quasi si trattasse di un impostore.
Lavori o meno (ancora) in uno dei tanti studi “illegali”, Duchesne ha esordito alla grande, con un romanzo dallo stile fresco e divertente, descrivendo in modo tristemente ironico un mondo che nessuno prima aveva mai sviscerato con tanta franchezza. La franchezza di chi lo vive o lo ha vissuto, e ne è deluso.

Sicuramente gli avvocati saranno stati i primi ad acquistarlo, ma credo che anche lettori estranei all’ambiente degli studi d’affari possano apprezzare una così esilarante smitizzazione del successo.

Andrea Campi torna a casa a notte fonda e si chiede quotidianamente perché stia conducendo un’esistenza tanto alienante, si domanda se, alla fin fine, ne valga davvero la pena…

Non riesce ad avere una relazione stabile, non riesce ad avere del tempo per sé. Tra due diligence, closing e conference call, Andrea si sente quasi uno spettatore e comincia ad acquistare consapevolezza dell’assurdo delirio di chi lo circonda. Ma può ancora salvarsi.

Gli  stacchetti “Ti offro un caffè” estendono sapientemente lo scenario, riferendo i dialoghi-tipo di colleghi cinici e spesso apatici, così come le riunioni, imbevute della noia e della tensione del protagonista.

Lo consiglio.

 “Avvocato d’affari (…) è una formula vuota ma altisonante che mi consente di uscire a testa alta da qualsiasi richiesta professionale, mettendo gli interlocutori con le spalle al muro, costretti a un rapido esame di coscienza che esclude quesiti in grado di competere con un rango come il mio: gli affari”

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