
SMILE PLEASE
Rhys Jean
Descrizione: Tre donne regnano sovrane sul palazzo popolare di via Damasco, a Bologna. Sono soprannominate le sultane e hanno dai settant’anni in su. C’è Wilma, che nomina incessantemente il suo morto: è piccola e astuta, un’abile mercante che venderebbe l’acqua santa al diavolo. C’è Mafalda, la donna più tirchia sulla faccia della Terra. E infine Nunzia, bigotta fuori e golosa dentro, incapace di contenersi. Le loro imperfezioni sono state marchiate a fuoco da una vita poco gentile: Wilma non sa fare i conti col suo lutto e litiga in continuazione con la figlia Melania, una disgraziata adescata da una setta satanica che bussa alla porta solo quando necessita di un piatto caldo. Mafalda è costretta ad accudire il marito malato di Alzheimer. Nunzia, in delirio tra i suoi crocifissi, trova sempre il tempo per estorcere pettegolezzi e per concedersi i peccati che riesce ad arraffare. I loro desideri sono palliativi al grande sconforto dell’indifferenza che suscitano. Sono ignorate da un mondo a misura di giovinezza, un mondo incarnato dalla frastornante vicina del secondo piano, Carmela, cui Wilma prova a chiedere maggiore educazione e rispetto delle regole. Ma niente, quella continua a riderle in faccia. Le vecchie sono abituate a non ricevere considerazione, ragion per cui, quando improvvisamente l’esistenza le costringe a una svolta forzata, osano quello che non hanno mai osato fare e rompono tutti i tabù. Così, come tre parche potenti che inseguono disperate lo scoccare del loro tempo, nell’ombra filano i destini di chi ha tentato di metter loro i bastoni tra le ruote...
Categoria: Narrativa
Editore: Elliot
Collana: Scatti
Anno: 2014
ISBN: 9788861925571
Jean Rhys divenne improvvisamente un caso letterario alla metà degli anni Sessanta, con la pubblicazione del romanzo Il grande mare dei Sargassi (un caso diffusosi dall'Inghilterra assieme alla scoperta della letteratura femminile come genere letterario specifico). In quel momento, Jean Rhys era quasi ottantenne, e aveva alle spalle una vita ricca di ferite e delusioni, iniziatasi, come per altre scrittrici del secolo, nel declino del colonialismo europeo. E aveva alle spalle una conclusa stagione di racconti, degli anni Venti e Trenta, i cui ricorrenti protagonisti erano donne vinte in tristi stanze londinesi o parigine. Poi, a trent'anni di distanza, il suo maggior romanzo. E questa autobiografia di un'infanzia e adolescenza in Dominica, in cui il teatro del mondo delle ultime colonie dà un respiro profondo e un orizzonte infinito al racconto di una diversità che si fa progressivamente emarginazione, lontananza spirituale. Smile please, ordinava inutilmente la mamma a una bambina distratta davanti al fotografo; e quella incapacità di sorridere a comando, dal primissimo ricordo infantile, diventa l'emblema di una vita.
SMILE PLEASE
Rhys Jean
E quando le cose ti chiamano, ti chiamano. Quando sono lì, sono lì per noi. Non importa se ci sono state per un secondo o da sempre. Arigliana, "cinquanta case di pietra e duecento abitanti", è il paesino sulle montagne della Lucania dove Pietro e Nina trascorrono le vacanze con i nonni. Un torrente che non è più un torrente, un’antica torre normanna e un palazzo abbandonato sono i luoghi che accendono la fantasia dei bambini, mentre la vita di ogni giorno scorre apparentemente immutabile tra la piazza, la casa e la bottega dei nonni; intorno, una piccola comunità il cui destino è stato spezzato da zi’ Rocco, proprietario terriero senza scrupoli che ha condannato il paese alla povertà e all’arretratezza. Quell’estate, che per Pietro e Nina è fin dall’inizio diversa dalle altre – sono rimasti senza la mamma –, rischia di spaccare Arigliana, sconvolta dalla scoperta che dentro la torre normanna si nasconde una famiglia di stranieri. Chi sono? Cosa vogliono? Perché non se ne tornano da dove sono venuti? è l’irruzione dell’altro, che scoperchia i meccanismi del rifiuto. Dopo aver catalizzato la rabbia e la paura del paese, però, sono proprio i nuovi arrivati a innescare un cambiamento, che torna a far vibrare la speranza di un Sud in cui si mescolano sogni e tensioni. Un’estate memorabile, che per Pietro si trasforma in un rito di passaggio, doloroso eppure pieno di tenerezza e di allegria: è la sua stessa voce a raccontare come si superano la morte, il tradimento, l’ingiustizia e si diventa grandi conquistando il proprio fragile e ostinato splendore. Attraverso questa voce irriverente, scanzonata eppure saggia, Catozzella scrive un romanzo potente e felice, di ombre e di luce, tragico e divertente, semplice come le cose davvero profonde.
E tu splendi
Catozzella Giuseppe
Quando incontra il Professore per la prima volta, Doria ha sedici anni e la sua vita è intrappolata tra le mura della pensione del padre. Lui ha molti più anni e porta con sé un bagaglio dentro al quale conoscenza e mistero si alternano con intrigante complicità. Quando l'anno successivo l'uomo fa ritorno in Liguria, la natura prende il sopravvento e la loro storia prende forma. L'uomo è sposato e Doria è solo una tappa lungo il viaggio che durante le vacanze estive lo porta dalla moglie e la figlia a Nizza. Una tappa che però diventa piacevole abitudine e si ripete ogni estate. Negli anni più delicati della sua giovinezza, si abbandona a lui e pur di non deluderlo è disposta non solo ad assecondare ogni sua fantasia, ma anche a imparare nuove pratiche, facendo esperienze con i compagni durante gli interminabili mesi scolastici. Durante i loro fugaci incontri, il Professore si dedica totalmente a lei con il chiaro intento di iniziarla alla ricerca di se stessa e del piacere. Dopo una lunga separazione, ad aspettarlo però non troverà Doria, ma un plico di lettere in cui racconta di se stessa, di loro e di un segreto che non ha mai avuto il coraggio di confidargli.
Il basilico raccolto all’alba
Gènin Eugènie
Benvenuti a teatro. Dove tutto è finto ma niente è falso…
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