Saggi

Tempo di seconda mano

Alesksievič Svetlana

Descrizione: Ci sono mondi che da lontano sembrano brutti e grigi. Mondi poveri, in cui il cibo era poco, in cui la libertà di scelta era poca, in cui la fatica sembrava non finire mai. Eppure, proprio di questi mondi, pur ricordandone tutte le ombre, decenni dopo si sente nostalgia, si avverte la mancanza. Confrontata all’anonimato consumistico contemporaneo, la Russia d’un tempo, la Grande Russia del socialismo, rappresentava una fede, una identità, una sfida. Attraverso le testimonianze di decine e decine di donne e uomini che hanno attraversato e creduto alla Perestrojka, Svetlana Aleksievic ci racconta l’utopia di un mondo finito, che non ha saputo restituire al suo popolo l’orgoglio di un tempo.

Categoria: Saggi

Editore: Bompiani

Collana: Overlook

Anno: 2014

ISBN: 9788845277078

Recensito da Monique Pistolato

Le Vostre recensioni

Settecentosettantasette pagine tra le mani. Tempo di seconda mano ha un corpo importante e un tema impegnativo annunciato già dal sottotitolo. Anche se si tratta dell’opera di una Premio Nobel, qualche dubbio si affaccia sulla possibilità di naufragare in questo mare di carta. Ma poi una scrittura capace, vivida, fa scordare il peso del tomo e la sveglia sul comodino. Le testimonianze raccolte incollano alle vicende dei protagonisti: insegnanti, operai, studenti, pensionati, militari… prendono voce. Insieme si vive il sogno, l’amore, la violenza, la passione per la letteratura, di un popolo che sembra non avere sufficienti anticorpi per governare i cambiamenti sociali.

In Tempo di seconda mano, uomini e donne si raccontano dalle cucine, testimoni dello sgretolamento di un paese. “Ricordo bene quella traversata nella Mosca notturna con il mio libro a tracolla. Lo stavamo trasportando come un’arma segreta… Credevamo davvero che le parole potessero scuotere il mondo…”
Un dramma corale del quotidiano, dove l’utopia del comunismo mostra le sue tante sfaccettature, infrangendosi nelle disillusioni del dopo Gorbačev.

La scrittrice compone un mosaico di umanità, tracciando una geopolitica preziosa: la grande Storia narrata attraverso gli occhi dei più piccoli.
Un lavoro potente che non lascia indenni. Da custodire.

Qui un articolo che racconta della vittoria del Nobel da parte dell’autrice.

...

Leggi tutto

LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )

Aggiungi un tuo commento

Scrivi la tua recensione

Devi effettuare il login per aggiungere un commento oppure registrati

Svetlana

Alesksievič

Libri dallo stesso autore

Intervista a Alesksievič Svetlana

Dall’incontro di due personalità eccezionali nasce un libro unico e prezioso, che affianca a trentasei racconti di Erri De Luca altrettanti disegni (in bianco e nero e a colori) dell’artista Alessandro Mendini. Un duetto che rimanda a una nostra tradizione forte – basti pensare al connubio fra Rodari e Munari – e che qui comincia sempre con un’illustrazione, da cui poi il racconto prende liberamente l’abbrivio. “Quello che scrivo,” dice De Luca, “dipende dal riflesso di uno che è preso alla sprovvista.” E a stupire, a spiazzare sono quei disegni che fanno spalancare gli occhi come uno strappo nel cielo, fanno sentire nudi “come quei due nel primo giardino, dopo l’assaggio scippato dall’albero della conoscenza”, perché “la suggestione è una manifestazione della verità”. Erri De Luca e Alessandro Mendini iniziano quasi per gioco – ispirandosi ai disegni di un bambino caro a entrambi – e poi via via stabiliscono fra loro un dialogo di forme e parole serrato e ricco di senso, tracciano sulla pagina le proprie paure, le tentazioni, le fiere ostinazioni, e tutto un vivace campionario di “mostruosità terrestri”. Compongono dunque un libro di eroismi quotidiani che scandaglia, attraverso percorsi tutt’altro che logici e prevedibili, il nostro più profondo sentire: facendoci avvertire il fiato dei mostri dietro le nostre spalle e al contempo consegnandoci le chiavi del serraglio dentro cui tenerli a bada. I mostri sono i diavoli custodi dell’infanzia, nessun angelo può tenerli a bada.

Diavoli custodi

De Luca Erri - Mendini Alessandro

La vita di Andrea Scotto è tutto fuorché perfetta, specie quando c’è di mezzo la famiglia. Fotografo quarantenne, single e ostinatamente immaturo, Andrea ha sempre preferito tenersi alla larga dai parenti: dal padre Libero, comandante di navi a riposo, procidano, trasferitosi a Napoli con i figli dopo la morte della moglie, e dalla sorella Marina, sposata, con due bambine e un evidente problema di ansia da controllo. Quando però Marina è costretta a partire e a lasciare il padre gravemente malato, tocca ad Andrea prendere il timone. È l’inizio di un fine settimana rocambolesco, in cui il divieto di mangiare dolci e fritti imposto da Marina è solo uno dei molti che vengono infranti. Tallonato da Cane pazzo Tannen, un bassotto terribile che ringhia anche quando dorme, costretto a stare dietro a un padre che si rifiuta di farsi trattare da infermo e che continua a sorprenderlo con richieste imprevedibili, Andrea sbarca a Procida e ritorna dopo anni tra le persone e i luoghi dell’infanzia, sulla spiaggia nera che ha fatto da sfondo alle sue prime gioie e delusioni d’amore e tra le case colorate della Corricella scrostate dalla salsedine. E proprio in mezzo a quei contrasti, in quell’imperfetta perfezione che riporta a galla ferite non rimarginate ma anche ricordi di infinita dolcezza, cullato dalla brezza che profuma di limoni, capperi e ginestre e dal brontolio familiare della vecchia Dyane della madre, Andrea trova finalmente il suo equilibrio. Sullo sfondo di un’isola dal fortissimo immaginario letterario, Lorenzo Marone racconta una storia di grande potenza narrativa, intima e al tempo stesso universale.

Tutto sarà perfetto

Marone Lorenzo

“A undici anni, in pochi mesi, può finire l’infanzia. E i tradimenti che ci sembra di subire a volte li cerchiamo, oppure li inventiamo, per consentire a un’altra età di avere inizio”. Così pensa il protagonista di Bestia da latte quando apprende della morte di uno zio un tempo molto amato e poi altrettanto odiato, mentre i ricordi del passato, all’improvviso, cominciano a fargli visita. Ma a tornargli in mente sono soprattutto i momenti vissuti insieme al cugino Giuseppe. Perché è proprio il complesso rapporto fra i due a segnare, più di ogni altra cosa, l’infanzia del protagonista. Un rapporto fatto di grande complicità ma anche di violenza, di paura.

Bestia da latte

Villalta Gian Mario

È il 1859 a Londra e davanti alla legatoria Damage si è appena fermata una carrozza con le ruote di un rosso fiammante, i fanali dorati e uno stemma sulla portiera. Dalla carrozza è sceso un uomo alto, abbronzato, elegantissimo con la sua redingte nera, il foulard scarlatto, gli occhiali d’oro e il bastone da passeggio sormontato da un enorme rubino. È sir Jocelyn Knightloey che, con la sua cerchia di amici, aristocratici come lui, coltiva il sogno di liberare la società dalle «pastoie del ritegno» e della morale. Da quando la legge ha stabilito che è illegale pubblicare e diffondere opere letterarie di genere immorale ma non possederle, sir Knightley e i suoi amici collezionano quei libri proibiti che i puritani dell’epoca vorrebbero bruciare tra le fiamme dell’inferno: il Decamerone, il Satyricon di Petronio, l’Ars Amatoria di Ovidio…A rilegare quei libri con preziose pelli e fodere scarlatte è Dora Damage, la moglie di Peter Damage. L’artrite reumatica sta deformando e immobilizzando le mani del marito e, in barba a tutte le leggi della corporazione dei legatori che vietano il lavoro alle donne, Dora è stata costretta a prenderne il posto. Le sue originali rilegature, così morbide e seducenti, suscitano l’entusiasmo di sir Knightley e dei suoi amici, i «Sauvages Nobles». Dora comincia così a rilegare tutte le opere proibite e galanti del gruppo con l’aiuto di Jack, un giovane apprendista, e di Din, uno schiavo nero americano condotto nel laboratorio dalla filantropica e ambigua Lady Sylvia, la moglie di sir Knightley.

La rilegatrice dei libri proibiti

Starling Belinda