
Nei secoli corrotta
Iai Ivano
Descrizione: C'è Remo, poeta bevitore, antifascista e protagonista di una surreale Resistenza alcolica, che ogni giorno si reca davanti alla statua di Garibaldi spronandolo a scendere dal piedistallo per porre rimedio a torti e soprusi. C'è Ciccillo, basso, grosso, peloso come un orso, un passato da stellina del beat nel gruppo I Planetari, che dilapida tutto per farsi star dell'ospizio comunale. C'è la Bombolina, esile donzelletta dalla mano pesante. C'è Bighe Boghe, fulminato sulla via dell'America come il Nando Moriconi di Alberto Sordi, innamorato di ogni moda e tendenza esterofila, che si ritiene il più grande ballerino al mondo di "boogie woogie" (che però, come ogni altra parola straniera, non sa assolutamente pronunciare).
Categoria: Narrativa
Editore: Piemme
Collana: Piemme voci
Anno: 2014
ISBN: 9788856640557
Recensito da Elpis Bruno
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La corruzione è un male antico capace di infettare chiunque abbia tra le mani l'esercizio di un qualche potere, che contamina con la seduzione del denaro e del profitto e assedia con le armi della disonestà, dell'ingiustizia e del personalismo.
Nei secoli corrotta
Iai Ivano
Una portinaia, all'apparenza sciatta, scorbutica e teledipendente, assiste allo scorrere della vita in un palazzo elegante abitato da famiglie dell'alta borghesia. Ma all'insaputa di tutti Renée è una coltissima autodidatta che incontrerà Paloma, una dodicenne geniale e brillante che stanca di vivere ha deciso di farla finita.
L’ELEGANZA DEL RICCIO
Barbery Muriel
Un ricercatore in filosofia si imbatte del tutto casualmente nel nome di Gaspard Languenhaert, oscuro filosofo del Settecento propugnatore di una singolare quanto esclusiva "filosofia dell'egoismo", dottrina in base alla quale il mondo non esiste in quanto fatto oggettivo, ma è semplicemente una proiezione mentale dell'individuo. Attraverso le scoperte del ricercatore, quindi, il lettore viene a conoscenza della strana dottrina dell'uomo che affermava di essere l'unica entità realmente esistente, e della vita assurdamente comica da lui condotta in un mondo che non è "vero"... Il tutto culmina in un finale a sorpresa che giustifica pienamente come il mondo, negato dal filosofo, non abbia conservato del filosofo alcuna traccia. “La scuola degli egoisti” esce dalla fucina del miglior Schmitt, uno Schmitt d'antan (1994) che ha da poco lasciato la carriera di professore universitario di filosofia per dedicarsi a tempo pieno alla letteratura. Il suo stile veloce e incisivo ci porta con altrettanta facilità a ragionare su concetti che danno le vertigini e a ridere di gusto per le avventure del filosofo convinto di essere l'unico autore della realtà, un filosofo che ci rimane malissimo quando constata che la realtà esterna non corrisponde alla sua volontà, e che ha seri problemi a gestire una Scuola degli Egoisti dove ogni singolo affiliato è graniticamente convinto di essere l'unica cosa vera al mondo!
LA SCUOLA DEGLI EGOISTI
Schmitt Eric-Emmanuel
Ci sono scrittrici che hanno fatto della propria vita una storia irripetibile. Dacia Maraini è tra queste, come racconta Concita De Gregorio che, con sguardo tanto intimo quanto acuto, riporta alla luce istantanee senza tempo: i genitori ribelli e coraggiosi Fosco e Topazia, gli amici Pasolini, Callas, Visconti, Moravia e le passioni - il femminismo, il teatro, i viaggi - che hanno abitato l’esistenza di Dacia.
Non chiedermi quando
De Gregorio Concita
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