
UNA CATENA DI ROSE
Moore Jeffrey
Descrizione: Crudo e potente: così si presenta questo romanzo fin dalle prime pagine. Un’opera importante, la cui compiutezza sfiora la profondità di una riflessione filosofica sul potere e sulla violenza. È la storia di un affarista senza scrupoli che abbraccia l’ideale del dominio fino a farne la propria ragione di vita. L’uomo fa rapire una bambina, la piccola Isabel, in Amazzonia. La tiene con sé per anni, la sposa e le fa mettere al mondo una figlia, Marta. Intanto, sadico e consapevole, continua a gestire i suoi traffici, in nome di un successo che ai suoi occhi giustifica ogni aberrazione. Quando, anni dopo in Italia, Marta incontrerà Gianmario, un crescendo di tensione drammatica porterà a un finale sorprendente e inaudito.
Categoria: Giallo - thriller - noir
Editore: Perdisa
Collana:
Anno: 2011
ISBN: 9788883725371
Recensito da Nicoletta Scano
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Buffo, vitale, appassionato. Superstizioso, paziente ascoltatore, imbranato. È Jeremy Davenant, l'ultimo dei cavalieri di ventura. La sua forza? La sua normalità. La capacità di convivere con le proprie debolezze, di accogliere quelle altrui. Il fatto è che Jeremy è completamente andato, partito, per quella che ritiene la donna del destino, e sembra invece l'incarnazione della donna di picche: Milena. Metà indiana, metà zingara, intelligente e sovversiva, Milena appare selvatica e irraggiungibile. Irraggiungibile? Jeremy è convinto che la loro unione sia predestinata, profondamente voluta dal fato. Lo dice anche la Pagina magica! Un foglio strappato da un'enciclopedia, ragalatogli molti anni prima da zio Gerard durante un gioco a mosca cieca.
UNA CATENA DI ROSE
Moore Jeffrey
Chi è Malik Mir Sultan Khan? L’uomo misterioso di cui parla tutta New York, erede di una piccola parte dell’enorme fortuna di Mrs Abbott, ritiratosi a vita privata in una remota località del subcontinente indiano. È soltanto uno scaltro seduttore di facoltose vedove? E come ha fatto negli anni Trenta a vincere per tre volte il campionato inglese di scacchi partendo da un piccolo villaggio sperduto nella foresta? Un giornalista americano, di stanza nel Punjab a metà degli anni Sessanta, decide di incontrarlo per ricostruire la sua storia. Una storia iniziata con una tigre, che appare nei suoi sogni di bambino e poi si fa reale portandogli via entrambi i genitori. Una storia che prosegue alla corte del nababbo che lo aiuta a perfezionare il suo stile nel chaturanga e lo introduce alla versione occidentale del gioco, per poter sfoggiare le sue vittorie (batterà addirittura il campione del mondo Capablanca) in giro per l’Europa umiliando i colonialisti inglesi. Una storia che s’intreccia con quella del mondo intero quando le sue doti di raffinato stratega trascinano Malik in uno strano gioco di guerra che deciderà le sorti del Secondo conflitto mondiale...
Il gioco degli dei
Maurensig Paolo
Due sconosciuti in attesa di sparare durante un safari umano. Un giovane sacerdote, ignaro del suo futuro di papa, in un corpo a corpo con il desiderio. Gli attentati compiuti nei supermercati da un tranquillo padre di famiglia con la passione per gli esplosivi. Le peripezie di un cuore espiantato, in corsa verso la seconda vita. Un uomo deciso a condividere la casa con un branco di lupi. Fatti realmente accaduti che si fondono a invenzioni folgoranti.
La sposa
Covacich Mauro
Un inno alla vita, tra fiction e realtà. Il romanzo più disperato e divertito di Franz Krauspenhaar, pericolosamente in bilico tra il coronarico e l’esoterico. Franco Scelsit, cinquantenne, vizioso e appassionato di bolidi anni ’60 – che compra e distrugge in furiose scorribande notturne – è convinto di essere uno scrittore dal talento incompreso. Il riconoscimento economico arriva quando, sotto pseudonimo, crea il personaggio di Stan Dolero e comincia a pubblicare thriller di bassa lega che affollano gli autogrill dell’intera Penisola. Potrebbe finalmente scappare da Milano, da una madre apprensiva e dal fratello saggio e alienato con cui vive, ma un infarto arriva a stravolgere ogni piano. Da un ospedale di periferia, Franco si trova a dover ripensare la propria vita. A fargli da spalla, un agguerrito gruppo di infartuati di diversa età ed estrazione sociale con cui instaura un rapporto di cameratismo ed accettazione della transitorietà umana. “Se la noia di vivere avesse un prezzo sarebbe quello di una mutanda di Bulgari. Bulgari non tratta mutande? Beh, per ora.”
Grandi momenti
Frank Krauspenhaar
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