
L’ultimo ballo di Charlot
Stassi Fabio
Descrizione: Margherita Malventi si dedica a una cucina intima e riflessiva nel suo piccolo ristorante a Venezia, nel sestiere di Castello, ed è convinta che la luna le abbia salvato la vita più di una volta. Suo padre si chiama Achille, ha ottantasette anni, è alto un metro e cinquantaquattro, ed è stato uno dei più rinomati chef della città lagunare, finché non ha perso tutto a causa delle sue manie di grandezza. È un uomo rabbioso, in guerra contro il mondo, ma l'invito a partecipare come ospite d'onore a Chef Test, popolarissimo programma televisivo di cucina, sembra offrirgli la possibilità di una rivalsa pubblica. Margherita decide di accompagnarlo a Milano, dove il programma viene registrato, con la speranza assai poco realistica che il viaggio possa dischiudere tra loro una comunicazione che non c'è mai stata.
Categoria: Narrativa
Editore: La nave di Teseo
Collana: I libri di Andrea De Carlo
Anno: 2018
ISBN: 9788893446181
Nel giorno di Natale del suo ottantaduesimo compleanno la Morte va a trovare Chaplin nella sua casa in Svizzera. Chaplin è anziano, ma ha un figlio ancora piccolo e vorrebbe vederlo crescere. Perciò fa un patto con la vecchia: se riuscirà a farla ridere avrà guadagnato un anno di vita. E Chaplin riesce sì a divertirla, ma non con l’umorismo consumato dell’attore che egli è, ma per la comicità involontaria che deriva dagli impacci dell’età. Anno dopo anno la Morte si ripresenta e la commedia della vecchiaia le provoca sempre un’irrefrenabile risata. Nell’attesa dell’incontro Chaplin racconta il suo passato, dai primi passi fino all’incredibile successo. Eppure il romanzo non è solo la biografia apocrifa di uno dei grandi del Novecento, quanto piuttosto l’avventura stessa della vita, il ritratto di un’America piena di promesse, la terra delle illusioni e della fortuna. Sbarcato negli Stati Uniti il giovane Chaplin passa da un mestiere all’altro - strillone, tipografo, boxeur, imbalsamatore - da una costa all’altra, incontra uomini straordinari e anche gente comune, pronti quasi sempre a dargli una possibilità. È un orfano a spasso per il Nuovo Mondo e si paragona a una strada ferrata: «un taglio dentro la terra, un’ambizione smisurata, un desiderio di qualcosa cui non sapevo dare un nome». Su tutto la magia del cinema, l’invenzione dei fratelli Lumière che la fantasia dell’autore attribuisce al guardiano degli elefanti innamorato che Chaplin incontrò nel circo in cui aveva lavorato da giovane. E ritorna il Natale, l’ultimo, Chaplin si impegna davvero a rallegrare la Morte indossando i panni di un vecchissimo Charlot. Ma la sua esibizione è troppo perfetta…
L’ultimo ballo di Charlot
Stassi Fabio
Senso è la storia di una relazione, di un tradimento, di un inganno, di una vendetta, sullo sfondo della terza guerra di indipendenza. Racconto insolito, che andrà incontro a un altrettanto insolito destino, ripropone l'intelaiatura del melodramma ma ne snatura implicitamente i contenuti e gli effetti; dissacra le certezze morali e le illusioni sentimentali; destabilizza le attese e spiazza il lettore. Viene a lungo trascurato dalla critica e dal pubblico: è il film di Luchino Visconti con Alida Valli e Farley Granger ad assicurargli un'inattesa notorietà, peraltro alterandone radicalmente la prospettiva storica e l'impianto drammatico. L'analisi proposta da Clotilde Bertoni si inoltra nelle dissonanze del testo letterario, per poi metterlo in parallelo con il film, illuminandone le diverse peculiarità.
Senso
Boito Camillo
Siamo nel VI secolo d.C.: Artú è morto da qualche tempo ormai e la terra della futura Inghilterra, dilaniata per decenni dalla guerra intestina fra britanni, romanizzati e cristianizzati, e sassoni, indigeni e pagani, gode ora di relativa pace. Ma uno strano fenomeno interessa entrambe le popolazioni: una nebbia diffusa sovrasta le genti e causa una labilità della memoria di breve e anche di lungo periodo, che impedisce loro di capire le ragioni del presente. Beatrice e Axl, ormai in tarda età, partono alla ricerca del figlio che ricordano vagamente di aver avuto. Per la strada si uniscono a loro un ragazzino morso da un demone, Edwin, un guerriero senza paura, Wistan, e un cavaliere della tavola rotonda, Gawain, ormai vecchissimo e male in arnese, a suo dire incaricato da Artú di uccidere la draghessa Querig, responsabile della nebbia che porta via la memoria. Sotto la veste del romanzo d’avventura, pur ricco d’inventiva e avvincente com’è, Il gigante sepolto nasconde un tema di piú lungo e profondo respiro: il contrasto fra ricordo e perdono, fra il dovere e la peculiarità umana della memoria, da un lato, e l’ostacolo che essa rappresenta all’appianamento dei conflitti, dall’altro. È la memoria il gigante sepolto e semimorto del libro, e la risposta individuale del lettore alle domande che esso pone non può essere né univoca né prevedibile.
Il gigante sepolto
Ishiguro Kazuo
Millecinquecento, non uno di più, non uno di meno: è il numero di abitanti che deve mantenere Algren per essere la città più piccola del Canada e aggiudicarsi la visita del primo ministro il giorno della festa nazionale. Hosea Funk, il sindaco di Algren, ha una ragione in più per desiderarlo: sua madre, sul letto di morte, gli ha confidato che il primo ministro è il suo vero padre, l'uomo misterioso che tanti anni prima la rapì dal ballo per far l'amore in un campo di colza e poi sparire nella notte. Quindi gli abitanti di Algren non devono assolutamente aumentare né diminuire, almeno fino al primo luglio: per il sindaco Hosea sta diventando un'ossessione. È un disastro, per esempio, se Max, giovane padre ex fuggitivo, torna all'improvviso per riconquistare la sua donna, e spiegare a Summer Feelin', la sua bimba, che non bastano le braccia per volare. Un abitante di troppo. Per fortuna il vecchio Hamm, novant'anni suonati, esala l'ultimo respiro. Meno uno, evviva; ma ecco che un miracoloso parto trigemellare fa saltare di nuovo i conti: più tre! Per quanto Hosea si sforzi di tenere fermo il mondo, mille accidenti cospirano a mettere la gente in movimento. E una partita molto seria si gioca proprio sul suo cuore, perché Lorna, la splendida donna che lui ama, vorrebbe trasferirsi da Winnipeg ad Algren per stargli accanto… Un tipo a posto è un romanzo dolce e sognante di persone che vanno e vengono, entrano dalle finestre aperte nelle notti calde o aspettano l'autobus che porta via. Tra albe arancioni e neve che si sfalda sui tetti a primavera, amori infiniti, finiti e rinnovabili ridisegnano le mappe dell'umana realtà.
Un tipo a posto
Toews Miriam
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