
Un ragazzo normale
Marone Lorenzo
Descrizione: Monique ha sempre creduto nel suo matrimonio. Soprattutto, ha sempre creduto nel suo ruolo di moglie: muoversi sicura per casa, gestire la vita familiare, provvedere agli altri con la certezza di essere necessaria. Ma è bastata una frase di Maurice: "C'è una donna". E se Monique è tradita dal marito, la madre di Philippe lo è dal figlio, che al progressismo materno preferisce lo spirito pratico e conservatore della moglie. Murielle, invece, non ha né mariti né figli con cui scontrarsi: due matrimoni finiti male e il suicidio della figlia la condannano a una solitudine che la rende cruda e volgare, astiosa verso il mondo e verso un Dio che forse non c'è. Tre racconti, tre donne, tre crisi.
Categoria: Letteratura femminile
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi tascabili. Scrittori
Anno: 2014
ISBN: 9788806221355
Recensito da Elpis Bruno
Le Vostre recensioni
...
Leggi tutto
Aggiungi un tuo commento
Scrivi la tua recensione
Mimì, dodici anni, occhiali, parlantina da sapientone e la fissa per i fumetti, gli astronauti e Karate Kid, abita in uno stabile del Vomero, a Napoli, dove suo padre lavora come portiere. Passa le giornate sul marciapiede insieme al suo migliore amico Sasà, un piccolo scugnizzo, o nel bilocale che condivide con i genitori, la sorella adolescente e i nonni. Nel 1985, l’anno in cui tutto cambia, Mimì si sta esercitando nella trasmissione del pensiero, architetta piani per riuscire a comprarsi un costume da Spiderman e cerca il modo di attaccare bottone con Viola convincendola a portare da mangiare a Morla, la tartaruga che vive sul grande balcone all’ultimo piano. Ma, soprattutto, conosce Giancarlo, il suo supereroe. Che, al posto della Batmobile, ha una Mehari verde. Che non vola né sposta montagne, ma scrive. E che come armi ha un’agenda e una biro, con cui si batte per sconfiggere il male. Giancarlo è Giancarlo Siani, il giornalista de “Il Mattino” che cadrà vittima della camorra proprio quell’anno e davanti a quel palazzo. Nei mesi precedenti al 23 settembre, il giorno in cui il giovane giornalista verrà ucciso, e nel piccolo mondo circoscritto dello stabile del Vomero (trenta piastrelle di portineria che proteggono e soffocano al tempo stesso), Mimì diventa grande. E scopre l’importanza dell’amicizia e dei legami veri, i palpiti del primo amore, il valore salvifico delle storie e delle parole. Perché i supereroi forse non esistono, ma il ricordo delle persone speciali e le loro piccole grandi azioni restano.
Un ragazzo normale
Marone Lorenzo
Narra la vita di Ghada Karmi, medico palestinese che trascorre l'infanzia in un sobborgo benestante di Gerusalemme. Quando la famiglia è costretta a fuggire in Inghilterra a causa delle crescenti violenze degli ebrei nei confronti della popolazione araba, Ghada deve imparare a convivere con la perdita del paese in cui è nata, sostituito da Israele. La scelta di privilegiare l'identità inglese è naturale e all'inizio risolutiva. Quando sceglie di sposare un inglese, Ghada è costretta a difendere il suo matrimonio agli occhi della famiglia tradizionalista, difendendo allo stesso tempo la fittizia identità inglese che ha attribuito a se stessa. Ben presto le contraddizioni di una tale decisione esplodono in tutta la loro violenza: durante la guerra dei Sei giorni Ghada farà i conti con l'indifferenza, o addirittura l'ostilità, di tutti quelli che credeva vicini. Convinta di dover cercare se stessa scavando nel passato, Ghada si getta anima e corpo nell'impegno politico: negli anni Settanta inizia a lottare per far sentire la voce dimenticata degli esuli palestinesi, si reca nei campi profughi dove lavora come medico, e alla fine torna addirittura a vivere in Siria. Incapace di sentirsi "a casa" dovunque provi, Ghada decide alla fine di visitare i luoghi della sua infanzia. Solo dopo questo viaggio capirà che non esiste per lei alcun posto dove fermarsi: che non sarà mai un'inglese, non potrà mai tornare in Palestina, e non appartiene per intero nemmeno al mondo arabo.
Alla ricerca di Fatima. Una storia palestinese
Karmi Ghada
La ragazza di Bube
Cassola Carlo
Una raccolta che prende il via dai ricordi, dal vissuto recente e passato, dal mondo di oggi e da quello scomparso. Un Sepulveda al suo meglio, con 1a sua consueta e straordinaria capacità di convertire ogni riflessione, ogni denuncia in un racconto affascinante. Come nel brano che dà il titolo alla raccolta. Nel 1990 torna per la prima volta in Cile, dopo quattordici anni di esilio,con una fotografa, che otto anni prima ha catturato un'immagine in cui si vedono cinque bambini. Lo scopo del viaggio è ritrovare quei cinque bambini e fotografarli. Uno di loro, però, non c'è più... La sua storia è il pretesto per raccontare che cos'è successo al Cile, e com'è il paese dopo diciassette anni di dittatura...
RITRATTO DI GRUPPO CON ASSENZA
Sepùlveda Luis
LEGGI COMMENTI ( Nessun commento )