
Riccardin dal ciuffo (Riquet à la houppe)
Descrizione: Settembre 2010. Tempo di vendemmia, ma a Bari fa ancora molto caldo e si continua ad andare al mare Lolita compie trentasette anni e finalmente scopre che il suo cuore è ancora capace di innamorarsi. A modo suo, si sa. Ma non è solo l'amore a far battere il cuore di Lolita: un bambino e il suo gattino sono scomparsi nel nulla e il dovere chiama. La bellissima madre del bambino. scura e carnosa come un chicco di uva nera, ha amici intimi molto particolari su cui indagare. Sullo sfondo della nuova inchiesta, una Bari sempre più bella e intrigante, qualcuno che gioca un brutto tiro a Lolita e una giostra di personaggi coloratissimi. Oltre alle immancabili. deliziose ricette della commissaria più scorretta – ma di gran cuore d’Italia.
Categoria: Narrativa
Editore: Sonzogno
Collana:
Anno: 2012
ISBN: 9788845425257
Riccardin dal ciuffo (Riquet à la houppe)
Roma, primi anni Novanta. Mentre i sogni del Novecento volgono a una fine inesorabile e Berlusconi si avvia a prendere il potere, uno scrittore trentenne cinico e ingenuo, sbadato e profondo assieme trova lavoro in un archivio, il Fondo Pier Paolo Pasolini. Su quel dedalo di carte racchiuso in un palazzone del quartiere Prati, regna una bisbetica Laura Betti sul viale del tramonto: ma l'incontro con la folle eroina di questo libro, sedicente eppure autentica erede spirituale del poeta friulano, equivale per il giovane a un incontro con Pasolini stesso, come se l'attrice di "Teorema" fosse plasmata, posseduta dalla sua presenza viva, dal suo itinerario privato di indefesso sperimentatore sessuale e dalla sua vicenda pubblica d'arte, eresia e provocazione. "Qualcosa di scritto" racconta la linea d'ombra di questo contagio e l'inevitabile congedo da esso - un congedo dall'adolescenza e da un'intera epoca; ma racconta anche un'altra vicenda, quella di un'iniziazione ai misteri, di un accesso ai più riposti ed eterni segreti della vita. Una storia nascosta in "Petrolio", il romanzo incompiuto di Pasolini che vide la luce nel 1992 e che rivive qui in un'interpretazione radicale e illuminante. Una storia che condurrà il lettore per due volte in Grecia, alla sacra Eleusi: come guida, prima il libro postumo di Pier Paolo Pasolini, poi il disincanto della nostra epoca - in cui può tuttavia brillare ancora il paradossale lampo del mistero.
Qualcosa di scritto
Trevi Emanuele
Ci sono molti modi d'intendere il giallo, genere che ormai ha mille sfaccettature e sa accontentare anche i palati più raffinati. Per Gaia Conventi il giallo ha soprattutto una vena comica, perché di tutto si può ridere, persino in mezzo alla tormenta che costringe un oste, un carabiniere e un curiale a indagare sulla morte di una mummia estense. E non stupitevi di scovare mummie ad Arginario Po, ridente paesino a pochi chilometri da Ferrara, non stupitevi nemmeno di non trovare la località su Google Maps. In "Quarti di vino e mezze verità" l'autrice - ridendo - vi svelerà una strana e cupa storia estense. Arginario Po torna anche nella seconda novella: in "La locanda del Giallo" il morto arriva quando serve e fa più comodo. A parecchia gente. Sarà quindi il caso di far svolgere le indagini alla combriccola di giallisti invitata alla kermesse. Ottima occasione per mettere all'opera gli esperti del settore e per farsi quattro risate ai danni dell'editoria.
Novelle col morto
Conventi Gaia
Lord Byron nasconde un segreto immortale. Quando una sua discendente cercherà di rintracciare le memorie del famoso poeta si troverà di fronte una realtà incredibile: Lord Byron non è morto ed è un vampiro. Un romanzo tra storia e leggenda.
Il vampiro
Holland Tom
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