
La misteriosa fiamma della regina Loana
Eco Umberto
Descrizione: Gaia, 38 anni, porta la taglia 38, vive nel centro di Milano e in equilibrio perfetto sul suo tacco dodici si muove disinvolta tra sfilate e locali alla moda: del resto ha un marito che le garantisce una grande agiatezza, un amante il cui profilo su Facebook dice sempre "innamorato", una figlia che va alla scuola steineriana, due amiche di nome Ilaria e Solaria, un iPhone, un iPod, un iPad e una psicanalista che a ogni seduta pronuncia queste parole: "Sono trecento euro". Madre in carriera, può vantare l'invenzione dell'apericena, rito che ha ormai contagiato l'intera penisola, e la soddisfazione di non avere fatto mancare nulla alla figlia Elettra senza per questo trascurare il lavoro. Nessuna sbavatura, insomma. Eppure il passato bussa, implacabile, nel sonno. Un incubo ricorrente, che sembra voler riportare a galla qualcosa... Prima o poi Gaia dovrà decidersi a parlare di suo padre. E dei suoi tre anni di black-out. Anche perché a un tratto nel suo presente si è aperta una piccola crepa, destinata ad allargarsi come la tela di un ragno e a mandare in pezzi le sue sicurezze: il licenziamento dall'agenzia di comunicazione dove lavora, un'impasse sentimentale inattesa, la carta di credito bloccata, Elettra che lancia segnali di un disagio sempre più ineludibile... Con irresistibile vena satirica, unita qui però a uno sguardo profondamente partecipe, Giuseppe Culicchia dà vita a un personaggio femminile tragico e grottesco, risucchiato in una spirale di menzogne e forzature che mostrano il volto più fasullo della borghesia d'inizio millennio, celebrandone i riti e insieme il declino; e al tempo stesso scrive un libro civile, capace di svelare il bene nascosto sotto la patina del nostro vivere quotidiano come le radici di un albero frondoso che spezzino la crosta dell'asfalto per dare ossigeno alla città. Attraverso una vertiginosa capacità di scavare nei cliché linguistici e umani, Culicchia procede insinuando variazioni minime nell'infinito gioco di specchi nel quale nostro malgrado ci muoviamo. E - in bilico tra il dolore e il sorriso - libera sulla pagina quelle piccole rivelazioni che sono il nucleo di un cambiamento possibile. Perché, toccato il fondo della crisi, si può ricominciare a vivere, spogli di tutto ma ricchi come mai prima.
Categoria: Narrativa
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori Italiani e Stranieri
Anno: 2012
ISBN: 9788804616184
Yambo, il protagonista del romanzo, si risveglia dopo un incidente e scopre di aver perso la memoria. Non la memoria che i neurologi chiamano “semantica” (egli ricorda tutto di Giulio Cesare e sa recitare tutte le poesie che ha letto in vita sua), bensì quella “autobiografica”: non sa più il proprio nome, non riconosce la moglie e le figlie, non ricorda nulla della sua infanzia. La moglie lo convince a tornare nella casa di campagna, dove ha conservato i libri e i giornali letti da ragazzo, i quaderni di scuola, i dischi ascoltati allora. Così, in un immenso solaio, l’uomo rivive la storia della propria generazione, arrestandosi soltanto di fronte a due vuoti ancora nebbiosi: le tracce di un’esperienza atroce vissuta negli anni della resistenza e l’immagine vaga di una ragazza amata a sedici anni e poi perduta.
La misteriosa fiamma della regina Loana
Eco Umberto
Una protagonista femminile forte e tenera al tempo stesso. Una storia divertente e agrodolce, ambientata nel mondo dello spettacolo sullo sfondo dei favolosi anni Sessanta della Swinging London. Un romanzo che si inserisce nella scia dei grandi successi di Nick Hornby, da "Alta fedeltà" a "Tutto per una ragazza". Dai suoi romanzi sono stati tratti numerosi film, di grande successo internazionale. In Italia ha venduto più di due milioni di copie.
Funny Girl
Hornby Nick
"Giuseppe Bonura è stato un grande autore di racconti. Per vocazione e per necessità, com'è giusto che sia, perché il Novecento - il secolo al quale Bonura ha voluto conservarsi fedele con furiosa ostinazione - ha metodicamente costretto gli scrittori a misurarsi con i rigori della ferialità e addirittura con le spietatezze del mercato. Altra definizione discutibile, quest'ultima, che tuttavia trova una giustificazione almeno parziale nell'insistenza con cui, negli ultimi anni della sua vita, Bonura ha denunciato lo strapotere del "capitalismo energumeno", in un crescendo di invettive che costituiva in effetti una continua variazione del tema che, fin dall'esordio, gli era parso decisivo: il feroce dissidio che, nell'era industriale e post-industriale, oppone l'individuo alla massa. Era la sua cifra nel tappeto, la sua successione di Fibonacci". Dalla prefazione di Alessandro Zaccuri.
RACCONTI DEL GIORNO E DELLA NOTTE
Bonura Giuseppe
Democrazia: il Dio che ha fallito
Hoppe Hans-Hermann
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